(mi-lorenteggio.com) Milano, 22 luglio 2018 – "Ho letto con preoccupazione e allarme l’inchiesta sulla recrudescenza della piaga del caporalato nelle nostre campagne pubblicata questa mattina dalla Gazzetta di Mantova e intendo intervenire con ogni mezzo per cancellare dalla Lombardia questo terribile fenomeno": l’assessore regionale a Istruzione, Formazione e Lavoro Melania Rizzoli prende posizione sul tema dello sfruttamento dei lavoratori agricoli, tornato alla ribalta della cronaca dopo il settimo arresto del 2018 avvenuto ieri nel Mantovano. Il contesto e’ la piaga del caporalato nelle micro imprese agricole: imprenditori improvvisati, per lo piu’ stranieri, affittano piccoli appezzamenti dove coltivano prodotti esotici utilizzando manodopera (proveniente da est Europa, Africa e subcontinente indiano), che viene costretta a lavorare 12 ore al giorno sottopagata e in condizioni disumane.
"La recente legge approvata dal Parlamento", ha spiegato l’assessore, e’ evidentemente insufficiente se non si affianca all’attivita’ di repressione – portata avanti egregiamente dall’Arma dei Carabinieri, dalla Prefettura e dal Nucleo Ispettivo Lavoro – e a un’azione preventiva sulla quale ho alcune idee, che desidero esporre e discutere al piu’ presto con le parti sociali". "Sono convinta", ha concluso l’assessore Rizzoli, "che anche in questo campo la Lombardia puo’ intervenire con misure di sostegno e di tutela dei lavoratori e delle lavoratrici, cosi’ da bloccare alla radice il proliferare di un fenomeno che, come dimostrano anche i reportage pubblicati da qualche giorno sul quotidiano dei vescovi, Avvenire, non risparmia nessuna parte d’Italia".
Redazione