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Rho. PRENDIAMOCI CURA 2018 10 anni… un percorso per il Bene Comune

Dieci anni, decima edizione di “Prendiamoci Cura”, l’appuntamento settembrino che è diventato evento tradizionale per la città di Rho, è organizzato dall’Associazione di promozione sociale “Prendiamoci Cura”, che raggruppa i gruppi d’acquisto solidale di Rho e di Bollate, oltre ad essere in rete con diversi Gas del territorio (Vanzago, Settimo Milanese, Nerviano, Pogliano Milanese, ecc..) ed infine è tra i soci fondatori della RES Lombardia (rete di economia solidale lombarda).
Un percorso che, già dall’inizio di questa sorprendente avventura, nel settembre 2009, e via di seguito nel corso degli anni, ha focalizzato l’attenzione su diverse tematiche: il cibo genuino, l’ambiente, la dignità del lavoro e promozione sociale, l’essere e fare rete, le colture e le culture, nutrire il pianeta, il territorio, l’agricoltura contadina, il cibo e la salute.
Dieci anni di impegno e di sottolineature sui temi, sui legami e stili di vita che caratterizzano il cuore del valore della vita umana e dell’ambiente in cui viviamo. Dieci anni di lavoro che i Gas e l’associazione hanno profuso al servizio delle persone; in sintesi un percorso condiviso, responsabile, partecipato e democratico, appunto, per il bene comune. Ed è proprio questa la sottolineatura che sarà il filo conduttore della decima edizione.
Come afferma il dott. Franco Berrino: “Dobbiamo tener presente la macro-economia, perché le nostre scelte alimentari influenzano il resto dell’umanità, sia la salute dei popoli ricchi che di quelli poveri, e anche quella del pianeta. Dobbiamo essere coscienti di quello che mangiamo, sapere da dove viene, quanto è lontano il luogo in cui è stato coltivato, quanto tempo fa è stato prodotto, capire perché lo mangiamo, comprendere se quel cibo lo abbiamo scelto noi o se è lui che ha scelto noi attraverso la pubblicità. Abbiamo un grande potere, con le nostre scelte possiamo influenzare la produzione e la distribuzione del cibo “.
Diritto al cibo in relazione al territorio, beni a disposizione di tutti, beni comuni da condividere e nella consapevolezza del rispetto del lavoro e della dignità delle persone. L’associazione, in occasione del decimo anniversario della manifestazione annuale in piazza insieme ai produttori, desidera proporre un’iniziativa di particolare valenza etica e sociale, con l’obiettivo di meglio riflettere e rappresentare i valori di solidarietà e giustizia sociale fondativi della missione alla quale ci dedichiamo.
All’interno degli spazi di incontro con i nostri produttori, intendiamo istituire un’area dedicata alle pratiche del cibo inteso come bene comune. In questo spazio si realizzerà uno scambio fra i nostri produttori e le persone che vorranno partecipare alla “spesa bene comune” per sé e per le proprie famiglie. Vi sarà poi un banchetto di raccolta dei soldi che le persone, alla fine della loro “spesa bene comune” decideranno di versare, come giusto equilibrio fra le risorse personali di cui dispongono ed il riconoscimento del lavoro svolto dai produttori in proporzione ai beni acquistati. A completare questa diversa modalità di relazione fra produttori e fruitori dei beni, interviene l’associazione Prendiamoci Cura. Ci saranno cartelli e persone “tutor” che guideranno coloro che vorranno essere protagonisti di questo scambio. A fine giornata, dopo aver distribuito proporzionalmente ai beni corrisposti alla utenza la quantità di denaro percepito, l’Associazione verserà a ciascun produttore l’eventuale differenza fra quanto erogato in termini di cibo e il valore congruo per il giusto riconoscimento del lavoro che è stato necessario per produrre i beni distribuiti.
Una sfida, e una provocazione di natura inequivocabilmente positiva per porsi finalmente le questioni di fondo per una nuova consapevolezza di carattere valoriale sulle regole e sulle logiche della domanda, dell’offerta e della mercificazione.
I mercati contadini sono stati in questi anni e sono un punto di riferimento fondamentale per tutti coloro che si pongono il problema della qualità del cibo, della loro provenienza, della modalità di produzione, ecc… Sulle bancarelle dei nostri produttori possiamo trovare prodotti curati, di piccole realtà che difendono il territorio, conoscerle direttamente e constatare quanto questi prodotti siano buoni e diversi da quanto troviamo abitualmente in commercio.
Ma sappiamo attraverso la nostra scelta e il nostro acquisto valorizzare il cibo, il territorio, il lavoro, le persone, in definitiva i beni a nostra disposizione come beni comuni che possano essere a disposizione di tutti e delle generazioni future? Prendiamoci Cura vuole essere ancora una volta un punto di riferimento per coloro che vogliono porsi queste domande.

Cordiali saluti,
il direttivo dell’Associazione ‘Prendiamoci Cura’
direttivo@prendiamocicura.it

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