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Apre a Melzo la scuola dell’infanzia con didattica Apple – FOTO

(mi-lorenteggio.com) Melzo, 13 settembre 2018 – Ha aperto stamane a Melzo la Materna sottoposta a un restauro finanziato (1,8 milioni di euro) da Tangenziale Esterna SpA con l’obiettivo di preparare i 150 nativi digitali iscritti all’utilizzo di terminali Apple nel contesto di un palazzo storico impresso nei ricordi delle tante generazioni di ex bambini avvicendatesi, dai primi del ’900, dentro l’edificio.

La sperimentazione della didattica d’avanguardia adottata avrà luogo, infatti, nelle medesime aule che nonni e bisnonni dei piccoli frequentavano quando il locale asilo era ancora la scuola per l’infanzia ideata, a fine ’800, dall’allora sindaco Luigi Invernizzi e gestita, per diversi decenni, da una congregazione di carità apprezzata per l’impegno profuso da suore e volontari laici.

Futuro e passato dell’istituto, intitolato a Umberto I e inaugurato oggi dal primo cittadino Antonio Fusè e dagli assessori Franco Guzzetti (Infrastrutture) e Morena Arfani (Cultura), risultano, dunque, connessi dall’intervento attuato dal Comune grazie alle risorse garantite dalla Concessionaria di A58-TEEM nell’ambito della destinazione di fondi a opere di compensazione.

La ristrutturazione, pianificata nei minimi particolari con la Sovrintendenza, non s’è limitata, del resto, al risanamento dei due corpi originari con il recupero delle piastrelle colorate scolpite nell’immaginario collettivo dei residenti, ma s’è estesa pure alla ricostruzione del terzo plesso, risalente agli anni ’60 e compromesso, e all’attivazione del riscaldamento geotermico.

Ma, già al termine della sobria cerimonia odierna che ha preceduto la prima campanella dell’anno, la scuola s’è rivelata un’eccellenza soprattutto per la qualità delle apparecchiature informatiche messe a disposizione degli allievi in virtù dello stanziamento erogato da Tangenziale Esterna SpA allo scopo di abituare gli allievi all’impiego di tablet e computer.

Compiuti i sei anni, tutti i 150 iscritti continueranno, d’altra parte, gli studi al «Giuseppe Ungaretti», l’istituto omologato 4.0 che la Concessionaria di A58-TEEM ha donato (6,4 milioni di euro l’investimento) all’Amministrazione e che, sabato scorso, è stato «battezzato» dal ministro all’Istruzione Marco Bussetti davanti a oltre 1.000 tra alunni, genitori e insegnanti.

E la nuova Primaria, com’è stato ampiamente riferito dai media nell’ultima settimana, si distingue, oltre che per i banchi ergonomici progettati per capovolgere il tradizionale schema della lezione frontale, per i programmi Apple sviluppati attraverso il ricorso a lavagne interattive, sussidiari elettronici e robot a forma di ape in grado di analizzare persino i linguaggi in codice.

«Non sarebbe stato possibile concretizzare questo sogno nel cassetto senza il sostegno della Giunta e la professionalità dei docenti – aveva dichiarato, l’8 settembre, la preside Stefania Strignano -. Ora intendiamo esportare anche alle Medie il modello educativo scelto rendendole simili ai college d’Oltremanica. Le pratiche sono avviate. Confidiamo di farcela entro il 2021».

Presto la terza scuola 4.0 di Melzo consoliderà, dunque, l’offerta formativa all’insegna dell’innovazione avviata, nel 2014, dal Municipio con la vernice della Biblioteca dedicata a Vittorio Sereni e realizzata con i quattro milioni di euro assicurati dalla Concessionaria di A58-TEEM (33 chilometri da Agrate a Melegnano raccordati con A4 Torino-Venezia, A35-BreBeMi e A1 Milano-Napoli).

Redazione

 

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