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CACCIA,ROLFI:AUTORIZZATO CONTROLLO SELETTIVO DEL CORMORANO

Milano, 17 set) L’incremento in Lombardia del cormorano
ha determinato la riduzione di una quota sempre piu’
significativa negli stock ittici, con effetti dannosi sulle
produzioni e sulle attivita’ di pesca professionale e sportiva.
Per questo, la Giunta regionale della Lombardia, riunita
stamattina, ha autorizzato, su proposta dell’assessore
all’Agricoltura, Alimentazione e Sistemi verdi Fabio Rolfi, un
controllo selettivo del cormorano all’interno di alcuni corpi
idrici regionali nelle province di Varese, Como, Lecco, Bergamo,
Brescia.

DEROGA CONDIVISA CON ISTITUTO PROTEZIONE AMBIENTALE – “Il
provvedimento – ha spiegato Rolfi – ha lo scopo di tutelare le
popolazioni ittiche di pregio naturalistico e di maggiore
interesse per la pesca. Si tratta di una deroga condivisa con
l’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale e
molto attesa dai pescatori lombardi”.

LE MODALITA’ DELL’INTERVENTO – L’intervento ha finalita’
dissuasive per ridurre la predazione su specie ittiche. Gli
abbattimenti di Cormorano dovranno avvenire nel periodo compreso
tra il 17 novembre 2018 e il 15 marzo 2019 nelle province di
Bergamo, Brescia, Como, Lecco, Varese. I termini temporali
indicati coincidono con i periodi di massima presenza del
Cormorano in Italia e minimizzano la sovrapposizione con
migrazione e nidificazione delle altre specie ornitiche.
Gli interventi riguarderanno 923 Cormorani, pari al 10 per cento
degli individui di Cormorano conteggiati con il ‘Censimento
Annuale degli Uccelli Acquatici Svernanti in Lombardia –
International Waterbird Census’ nel mese di gennaio 2018. Al
fine di non superare il numero massimo di capi abbattibili, sara’
effettuato un monitoraggio dei capi abbattuti da parte della
Direzione Generale Agricoltura di Regione Lombardia.

GRAVI SCOMPENSI NELLA FAUNA ITTICA – “I cormorani hanno
determinato la diminuzione delle popolazioni di Temolo e di
Ciprinidi reofili dei grandi fiumi pedemontani e di pianura – ha
aggiunto l’assessore Rolfi -, creando ulteriori scompensi anche
ad alcune specie gia’ minacciate e di particolare rilevanza
faunistica presenti nelle acque lacustri, come l’alborella e il
triotto. In termini quantitativi si stima una quantita’ media di
pesce ingerito giornalmente dal cormorano di 500 grammi”.
ULTERIORI EFFETTI NEGATIVI – Alla perdita di pesce dovuta alla
predazione del Cormorano si aggiungono ulteriori effetti
negativi non trascurabili sulla comunita’ ittica quali:
– il ferimento dei soggetti che sfuggono alla cattura, in grado
di condizionare lo stato sanitario e renderli maggiormente
suscettibili alle malattie;
– l’alterazione comportamentale dei pesci, che vengono
spaventati e spesso indotti ad abbandonare settori di habitat
occupati, anche in momenti strategici quali la riproduzione o il
periodo di rifugio invernale.
Tali effetti negativi possono comportare dunque un danno non
soltanto al patrimonio ittico, ma anche avere riflessi sulle
attivita’ di pesca professionale e sportiva nonche’ sulla
pescicoltura.

Redazione

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