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Proverbio: D'aprile non ti scoprire.

Ad Assago, Corsico, Trezzano, Buccinasco e Cesano Boscone e sud ovest Milano l’esercitazione di Protezione Civile “Oktober Test”

(mi-lorenteggio.com) Trezzano sul Naviglio, 19 ottobre 2018 – Una grande occasione per fare apprendimento, dare e unire esperienze. Non solo per aumentare la propria preparazione, ma anche per accrescere il senso del mutuo soccorso, la coesione ad una linea di comando, all’organizzazione. Quello dei volontari di Protezione Civile è un fare senza concessioni all’improvvisazione, un “gioco di squadra”, con linee guida e direttive previste e coordinate, secondo la risposta più funzionale da opporre alla criticità inaspettata. Si tratta anche di una verifica istituzionale per il mantenimento dei requisiti di operatività delle organizzazioni del volontariato richiesti dall’Albo Regionale.

“Ringraziamo i nostri volontari di Protezione Civile – dichiarano il sindaco Fabio Bottero e l’assessore alla Polizia locale e Protezione Civile Leo Damiani – per la loro professionalità a servizio della comunità. Anche in questa occasione saranno presenti e dimostreranno la loro preparazione e disponibilità”.

I diversi scenari esercitativi, celati ai volontari fino all’ultimo minuto, sono fatti per calarsi tutti nelle prime 72 ore – le peggiori – di un evento disastroso che tipicamente, nell’attesa degli aiuti, costringono al “fai da te”. Il cantiere comprende anche figuranti “feriti” e “deliranti”, preparati dagli psicologi dell’emergenza. A loro tocca dare verosimiglianza e caricare di stress emozionale la scena, ossia aggiungere confidenza con lo stupore delle situazioni difficili. Gli Psicologi del Soccorso, avranno cura oltre che delle vittime anche dei soccorritori sensibilizzandoli sulle conseguenze – anche per loro – di possibili “stress post traumatici” che anche a distanza di tempo potrebbe riaffiorare.

È compreso l’intervento della funzione sanitaria con un Posto Medico Avanzato e ambulanze, i radioamatori, l’Associazione Nazionale Carabinieri, le Polizie Locali, il Comitato di Coordinamento dei Volontari, gli osservatori, &cc.

Il campo base con il C.C.S (Centro Coordinamento Soccorsi) s’installa ad Assago (MI). Per prima, la logistica predispone i servizi per la sistemazione del flusso d’arrivo dei vari gruppi di soccorritori (acqua, luce e gas, inquadra le tende, la mensa e le prime necessità del campo); si colloca la segreteria con un Check Point degli accessi. Nel frattempo, s’issano le strutture sanitarie da campo, senza dimenticare anche le strutture “intangibili” come la presenza del conforto
Comunicazione istituzionale – comunicazione@comune.trezzano-sul-naviglio.mi.it
psicologico alle vittime ed ai soccorritori. S’innalzano poi le antenne; è la centrale radio che rende possibile la comunicazione tra tutto il dispiegamento e rende assertiva la catena di comando.

29 Comuni del Sud-Ovest Milanese, più un insieme di associazioni L’acronimo C.O.M. indica Centro Operativo Misto, ossia il comune capofila con i suoi comuni vicinali, complessivamente: Corsico, Assago, Buccinasco, Cesano B., Cusago, Trezzano sul Naviglio; Abbiategrasso, Albairate, Besate, Bubbiano, Calvignasco, Cassinetta di L., Cisliano, Gaggiano, Morimondo, Motta Visconti, Ozzero, Vermezzo, Zelo Surrigone. Un raduno di oltre 300 volontari, con una costellazione di associazioni e decine di mezzi; Rozzano, Basiglio, Binasco, Lacchiarella, Locate Triulzi, Noviglio, Pieve Emanuele, Vernate, Zibido San Giacomo. Tutti i volontari, fanno parte di Gruppi Comunali, della Pubblica Assistenza o d’associazioni del soccorso.

Il nome: “Oktober …Test”. Quando si è cercato un nome per la prima esercitazione di Protezione Civile, è scaturito “Oktober Test”, dal calembour scherzoso con l’altro evento tradizionale: “… Fest”. Senza prevedere, che anche questo nostro, tanto più morigerato e severo, avrebbe inanellato una lunga tradizione, questa è la 19° edizione.

L’eccellenza, niente di meno. Chi non è volontario di Protezione Civile difficilmente conosce quanto sia profuso l’impegno e la passione dei volontari – i cui numeri corrispondono a un’enorme orchestra che suona contemporaneamente – e quanto sia inclemente e avulsa dall’autocompiacimento la valutazione finale di tutta la prova. Senza negare che nello “stato di necessità” non sempre tutto è sotto controllo, tuttavia, quando l’insieme presenta qualche inevitabile imprecisione, qualche punto di debolezza, scatta un’autocritica e una dissezione dei difetti che in ogni sede successiva rinviene mal digerita; tiritere che nei discorsi dei volontari si riportano fino all’edizione successiva.

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