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MILANO. SECONDO APPUNTAMENTO PER LE PRATICHE DI ADAGIO URBANO

(mi-lorenteggio.com) Milano, 14 novembre 2018 – Il blog adagiourbano esce dal mondo virtuale e organizza un ciclo di incontri dal vivo nel laboratorio di pasticceria Caminadella Dolci, uno dei posti più rilassanti della città, invitando il pubblico a ritagliarsi un’ora e mezza di tempo per fare un’esperienza “adagio urbano” e riscoprire il piacere di rallentare, andare in profondità, confrontarsi, mettersi in gioco, partecipare. Un‘occasione per concedersi il lusso del tempo e fare pratica di cosa vuol dire andare piano pur continuando a fare i salti mortali sulla giostra della vita. Il programma prevede 5 appuntamenti a tema accompagnati da un aperitivo.
“Da quando ho aperto il blog ho ricevuto più volte dai lettori la stessa domanda: come si fa a mettere in pratica l’adagio urbano? – spiega la giornalista Teresa Monestiroli -. Non esiste una ricetta universale, ognuno deve trovare il proprio adagio seguendo le sue passioni e i suoi interessi, ma per dare dei suggerimenti concreti ho organizzato degli incontri e offrire alle persone un esempio pratico di quello che può essere concretamente l’adagio urbano”. Come? Con delle chiacchierate informali davanti a un bicchiere di vino che siano di per sé momenti di adagio urbano.
Il primo incontro è dedicato all’arte e in particolare al piacere di immergersi in un solo capolavoro: richiede meno impegno e meno tempo rispetto a un’intera mostra, ma il suo effetto sullo stress può perfino essere maggiore. Il secondo sarà sui libri, per molti il migliore gesto antistress, con il racconto del dietro le quinte di una casa editrice indipendente. Il terzo si concentrerà sul rapporto fra tempo e senso di colpa: in un mondo che procede sempre di corsa non siamo più capaci di rallentare e quando lo facciamo dobbiamo fare i conti con il senso di colpa. Il quarto si concentra sul fenomeno della partecipazione, in particolare sulle social street, a Milano sempre più diffuse, che nascono in rete ma diventano uno strumento per riscoprire il piacere della vita di quartiere. L’ultimo è dedicato al teatro partecipato, una pratica che coinvolge gli spettatori che consapevolmente scelgono di prendersi del tempo per sperimentare il ruolo dell’attore.

L’appuntamento è in via Caminadella 23 (citofonare), la partecipazione costa 15 euro e comprende un calice di vino e un buffet salato. Per motivi organizzativi è gradita la prenotazione, scrivere a teresa.monestiroli@gmail.com Per informazioni: 3289652732

Dopo l’appuntamento dello scorso, 25 ottobre con  tema “Perdersi nella fruizione di un quadro: L’autoritratto di Umberto Boccioni”, incontro con Chiara Gatti, critica d’arte e giornalista, l’iniziativa prosegue il prossimo 22 novembre con:

Come nascono i libri: dietro le quinte di una casa editrice indipendente
Incontro con Eugenia Dubini, fondatrice di NN Editore

Gli altri appuntamenti in programa:

Giovedì 17 gennaio 2019
Tempo e senso di colpa: perché è così difficile prendersi una pausa
Incontro con Emanuela Confalonieri, psicologa e docente dell’università Cattolica

Giovedì 21 febbraio 2019
Il potere delle social street: dalla rete alla strada, la rivincita della vita di quartiere
Incontro con Cristina Pasqualini, sociologa dell’università Cattolica

Giovedì 21 marzo 2019
Quando lo spettatore diventa attore: il teatro come rito di partecipazione
Incontro con Sara Chiappori, critica teatrale e giornalista

I RELATORI

Chiara Gatti
Storica e critica dell’arte, specialista di scultura e di grafica moderne e contemporanee. Scrive per il quotidiano La Repubblica, ha curato testi critici dedicati all’opera di Manet, Wildt, Amisani, Bucci, Rouault, Boccioni, Mirò, Carrà, Giacometti, Melotti, Baj, Ferroni, Lai. Ha pubblicato il saggio Dentro la cornice, dedicato al sistema dell’arte contemporanea, al fianco di Enrico De Pascale (Mondadori 2008), e Insolite natività (Interlinea 2012). Con Lea Vergine ha scritto L’arte non è faccenda di persone perbene (Rizzoli 2016). Ultimo uscito: Arte? Non mi faccia ridere. La critica d’arte secondo il disegnatore umorista, curato con Francesco Botter (Officina Libraria 2017).
Eugenia Dubini
Dopo gli studi in Economia e un’esperienza al mensile di Bea Marin, La Rivisteria, è stata caporedattore a Il Sole 24 ore Libri e in seguito collaboratrice free lance in alcune case editrici italiane. Nel 2004 ha contribuito alla nascita dell’agenzia di comunicazione legata alla fotografia, Prospekt Fotografi, dove ha lavorato fino al 2012. Dopo un anno di progettazione con Edoardo Caizzi, Alberto Ibba e Gaia Mazzolini, nel 2014 fonda NN Editore, una casa editrice indipendente con sede a Milano, dove vive e lavora.
Emanuela Confalonieri
Psicologa e professore di psicologia dello sviluppo e dell’educazione alla facoltà di Psicologia dell’università Cattolica si occupa sia come ricercatrice che come psicologa di adolescenti e giovani adulti, cercando di individuare gli elementi che possono contribuire alla loro crescita in chiave di benessere psicologico e sociale. Da sempre interessata a coltivare non solo una lettura accademica e di ricerca della realtà, è curiosa e sensibile a ciò che accade e a come ciò influenzi in modi differenti i giovani.
Cristina Pasqualini
Ricercatrice confermata in Sociologia generale presso la Facoltà di Scienze Politiche e Sociali dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, dove insegna Metodi per la ricerca sociale, Laboratorio di ricerca sociale qualitativa e Sociologia dei fenomeni collettivi. Membro del Gruppo operativo dell’Osservatorio Giovani dell’Istituto Toniolo, è tra i curatori dell’indagine “Rapporto Giovani”. Ha avviato e coordina l’Osservatorio sulle Social Street. Biografa di Edgar Morin e Marc Augé, studia la condizione giovanile, i fenomeni migratori e le nuove forme di socialità collaborative nei contesti urbani metropolitani.
Sara Chiappori
Giornalista e critica teatrale, vive e lavora a Milano. Scrive e ha scritto di spettacoli e cultura per il quotidiano la Repubblica, per D la Repubblica delle Donne, il Venerdì, Amica, GQ, Diario della settimana (quando ancora esisteva). Collaboratrice fissa del trimestrale di teatro Hystrio, è nella giuria del premio “Hystrio. Scritture di scena”, ha curato la direzione artistica del festival “Tfaddal. Variazioni su Amleto dalla nuova scena” (Teatro Franco Parenti, Milano, maggio 2013). Dal 2015 è consulente del festival “Il senso del ridicolo” di Livorno. Insegna storia della regia all’Accademia d’Arte Drammatica Paolo Grassi di Milano.

 

Redazione

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