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AZIENDE AGRICOLE, ROLFI: NELLA NOSTRA REGIONE LE IMPRESE STANNO ASSUMENDO LAVORATORI LOMBARDI, LA SANATORIA E’INUTILE

ASSESSORE NEL MANTOVANO: QUI ESEMPIO CONCRETO DEL NOSTRO MODELLO

(mi-Lorenteggio.com) Milano, 29 maggio 2020 –  “Queste storie straordinarie di lavoro
sono l’emblema plastico di quello che sta avvenendo.
L’agricoltura e’ un settore che offre lavoro e molti lombardi
stanno cogliendo questa opportunita’. Le aziende agricole in
Lombardia stanno assumendo persone di questa regione, fanno
contratti regolari e garantiscono paghe giuste. Chi ha descritto
gli imprenditori agricoli come ‘schiavisti’ che sfruttano
irregolarmente gli immigrati dovrebbe chiedere scusa. La
maxi-sanatoria fatta dal Governo non serve: nei campi della
Lombardia servono sburocratizzazione e semplificazione”.
Lo ha detto l’assessore regionale all’Agricoltura, Fabio Rolfi,
che oggi ha visitato due aziende agricole mantovane.
La prima, la ‘Francescon’ di Rodigo, e’ leader italiana nella
produzione di meloni e angurie e di recente ha assunto il
titolare e alcuni operai di una ditta impiegata nel campo degli
allestimenti e della logistica, ‘rimasta ferma’ a causa
dell’emergenza Covid-19.
La seconda, l’azienda agricola ‘Boccola’ di Pozzolo sul Mincio,
che ha un impianto di 6 ettari di kiwi, ha garantito lavoro a
una quindicina di persone rimaste disoccupate negli scorsi mesi.

“Ex imprenditori, ex baristi, ex operai edili. Sono molti i
ragazzi e le ragazze che hanno trovato una nuova occupazione nei
campi dopo aver perso quella precedente – ha rilevato
l’assessore Rolfi -. La Regione Lombardia con l’iniziativa ‘Io
lavoro in agricoltura’ sta mettendo in relazione domanda e
offerta grazie alla collaborazione tra centri per l’impiego e
associazioni di categoria. Abbiamo ricevuto in poche settimane
centinaia di curricula di lombardi che cercano lavoro.
La filiera agroalimentare in Lombardia da’ lavoro a 150.000
persone ed e’ un settore nel quale la Regione continuera’ a
investire”.

“Dai decreti del Governo ci saremmo aspettati tagli alla
burocrazia, la reintroduzione dei ticket e maggiori risorse alle
filiere in difficolta’: florovivaismo, suinicultura, lattiero
caseario, agriturismi, giusto per citarne alcuni. Invece – ha
aggiunto Rolfi – ci siamo ritrovati con una sanatoria che, alla
fine, non riguarda il personale che opera nei campi”.

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