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LA FIDUCA A PRODI, DOPO I DODICI PUNTI PER ANDARE AVANTI

Governo, sì del Parlamento alla fiducia
Dopo il Senato anche la Camera ha rinnovato la fiducia al governo Prodi. Con 342 voti a favore e 253 contrari (2 gli astenuti), l’Aula di Montecitorio ha infatti approvato la mozione di richiesta della fiducia avanzata dal Presidente del Consiglio, Romano Prodi. L’Assemblea del Senato aveva approvato la fiducia con 162 voti favorevoli e 157 contrari.


Governo, sì del Senato alla fiducia

Roma 27 febbraio 2007 – Con 162 voti favorevoli e 157 contrari l’Assemblea del Senato della Repubblica Italiana ha approvato questa sera la mozione n. 2 sulla richiesta di fiducia al Governo avanzata dal Presidente del Consiglio, Romano Prodi.



Governo: Prodi in Parlamento

Roma, 24  febbraio 2007 – Il presidente Giorgio Napolitano ha ricevuto alle ore 11 al Quirinale il presidente del Consiglio, Romano Prodi. Il presidente della Repubblica sciogliendo la riserva formulata il 21 febbraio scorso ha respinto le dimissioni del governo e ha invitato il presidente del Consiglio a presentarsi al più presto in Parlamento per verificare la sussistenza del rapporto fiduciario.

 


 

Roma, 23 febbraio 2007 – Primo giorno di consultazione, ieri, giovedì, per il capo dello stato, Napolitano. Ma, nella serata di ieri c’è stato un incontro di tutti i partiti del centro-sinistra in cui Romano Prodi ha dettato le condizioni irrinunciabili per andare avanti, condizioni che sono state accettate. Ecco per esteso le 12 condizioni poste da Prodi all’Unione:

1. Rispetto degli impegni internazionali e di pace. Sostegno costante alle iniziative di politica estera e di difesa stabilite in ambito ONU ed ai nostri impegni internazionali, derivanti dall’appartenenza all’Unione Europea e all’Alleanza Atlantica, con riferimento anche al nostro attuale impegno
nella missione in Afghanistan. Una incisiva azione per il sostegno e la valorizzazione del patrimonio rappresentato dalle comunita’ italiane all’estero.

2. Impegno forte per cultura, scuola, universita’, ricerca e innovazione.

3. Rapida attuazione del piano infrastrutturale e in particolare, ai corridoi europei (compresa la Torino – Lione). Impegno sulla mobilita’ sostenibile.

4. Programma per l’efficienza e la diversificazione delle fonti energetiche: fonti rinnovabili e localizzazione e realizzazione rigassificatori.

5. Prosecuzione dell’azione di liberalizzazioni e di tutela del cittadino consumatore nell’ambito dei servizi e delle professioni.

6. Attenzione permanente e impegno concreto a favore del Mezzogiorno, a partire dalla sicurezza.

7. Azione concreta e immediata di riduzione significativa della spesa pubblica e della spesa legata alle attivita’ politiche e istituzionali (costi della politica).

8. Riordino del sistema previdenziale con grande attenzione alle compatibilita’ finanziarie e privilegiando le pensioni basse e i giovani. Con l’impegno a reperire una quota delle risorse necessarie attraverso una razionalizzazione della spesa che passa attraverso anche l’unificazione degli enti previdenziali.

9. Rilancio delle politiche a sostegno della famiglia attraverso l’estensione universale di assegni familiari piu’ corposi e un piano concreto di aumento significativo degli asili nido.

10. Rapida soluzione della incompatibilita’ tra incarichi, di Governo e parlamentari, secondo le modalita’ gia’ concordate.

11. Il Portavoce del Presidente, al fine di dare maggiore coerenza alla comunicazione, assume il ruolo di Portavoce
dell’Esecutivo.

12. Il coerenza con tale principio, per assicurare piena efficacia all’azione di Governo, al Presidente del Consiglio e’ riconosciuta l’autorita’ di esprimere in maniera unitaria la posizione del Governo stesso in caso di contrasto.

Redazione

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