Milano, sbloccate 147 aree ferme dal 1975

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    Milano 08 marzo 2007 – La Giunta comunale ha approvato la delibera che prevede il recupero di 147 aree del territorio urbano bloccate dal 1975, definite tecnicamente “Zone omogenee B2”.
    La decisione, che segna una fase storica per il futuro urbanistico di Milano, interessa 10 milioni di mq di superficie, cioè il 5% del territorio comunale, il 17% ubicato all’interno del centro storico.
    Il piano di recupero prevede la realizzazione di volumetrie per 4.500.000 metri cubi, di cui 2.300.000 su aree libere immediatamente edificabili. Ciò consentirà di costruire residenze per 23.000 nuovi inquilini. Il giro d’affari complessivo stimato per la prima fase sarà di 3 miliardi di euro, con un incasso per l’Amministrazione di 60 milioni di euro di oneri di urbanizzazione.

    “Con la delibera approvata in Giunta – commenta l’assessore allo Sviluppo del Territorio Carlo Masseroli – è iniziata la rivoluzione urbanistica della città. A causa dei limiti posti dal vecchio Piano Regolatore Generale e dall’eccessiva gabbia legislativa, infatti, le zone omogenee B2 hanno rappresentato fino ad oggi una risorsa inattuata per Milano”.

    “La decisione della Giunta – aggiunge Masseroli – ci permette di ridisegnare la città secondo una logica che abbia al centro le esigenze dei cittadini, che devono poter tornare a vivere e lavorare sostenuti dalla bellezza, dall’ordine, dalla pulizia e in sicurezza”.

    Domani la Giunta aprirà un’altra importante nuova fase: inizierà infatti la discussione, a livello informativo, sul nuovo Piano di Governo del Territorio, il piano che sostituisce il vecchio Piano Regolatore.

    “Di comune accordo con il Sindaco Moratti – sottolinea l’assessore Masseroli – abbiamo inaugurato un metodo e un approccio culturale nuovo ai problemi urbanistici della città, che possiamo definire il metodo della ‘sussidiaretà liberale’. Se, infatti, il vecchio Piano Regolatore costituiva un disegno astratto, calato dall’alto, poco flessibile e spesso discorde dalla registrazione di un bisogno – ha concluso l’assessore – l’attuale sforzo di progettazione generale della città partirà dai bisogni dei suoi abitanti, secondo una politica di sviluppo finalmente concreta”.

    Allegato i dati riassuntivi del progetto (fonte Comune di  Milano),clicca qui.

    Redazione + agenzie

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