Milano, 7 aprile 2007 – “Nei 239 sgomberi effettuati dai vigili in 15 mesi a seguito di ben 652 ispezioni, si evince un alto ‘tasso di recidiva’ dei rom. Ci sono, infatti, aree sgomberate, bonificate che poi vengono ripetutamente occupate. Caso emblematico è la zona Calchi Taeggi, in zona Bisceglie, sgomberata 5 volte in 5 mesi; o via Concilio Vaticano II dove a seguito di 3 sgomberi consecutivi si è reso necessario recintare l’area”. Lo ha dichiarato il vice Sindaco e assessore alla Sicurezza del Comune di Milano, Riccardo De Corato.
“Altro che immobilismo – ha sottolineato De Corato – la Polizia Locale è costantemente impegnata contro gli insediamenti abusivi dei rom. Un super lavoro che impegna i vigili: almeno uno sgombero ogni due giorni. Il problema è che questa gente, una volta allontanata, torna spesso a occupare gli stessi luoghi, provocando così un estenuante circolo vizioso”.
“Gli interventi nei luoghi occupati abusivamente – ha proseguito il vice Sindaco – sono molteplici: la zona Bovisa, tra piazza Alfieri e via Cosenz e tra i binari e il cavalcavia Bacula; l’area del Ponte della Ghisolfa-Parco di via Pecetta; via Pozzobonelli, in zona Niguarda; la zona di via Rogoredo; via Longanesi, via Baldinucci (ex magazzini del Teatro alla Scala); via Novara, la via Val Formazza-Venezia Giulia, il Parco di viale Fermi.
“Il lavoro che la Polizia Locale sta svolgendo – ha spiegato De Corato – è dunque costante e meritevole, ma rischia di essere vanificato. Come più volte ho ricordato, il nodo della questione si può sciogliere solo a livello governativo. Se non si agisce con una chiara politica di controllo e programmazione di questi flussi, ogni intervento risulta parziale. E al Comune – ha aggiunto il vice Sindaco – tocca pagare le conseguenze dell’apertura indiscriminata delle frontiere alla Romania.
Redazione