ABBIATEGRASSO – Le città offrono moltissimi luoghi adatti allo sviluppo delle larve delle zanzare e sono diventate luoghi ottimali di riproduzione per una sottospecie della cosiddetta “zanzara comune”. Nella nostra zona questi insetti non rappresentano una minaccia per la salute, dal momento che non costituiscono un vettore di agenti infettivi; quando sono presenti in quantità elevata diventano comunque fonte di disagio e incidono negativamente sulla qualità della vita.
Per mantenere il numero delle zanzare al di sotto della “soglia di disturbo” è perciò indispensabile effettuare una serie di interventi di prevenzione e di disinfestazione. Per essere efficaci, tali interventi devono interessare le aree pubbliche (è in questo senso che si è mosso negli ultimi anni il Comune di Abbiategrasso, che ha agito insieme con la multiservizi Amaga per debellare le larve agendo sulle fognature e nelle vicinanze di specchi d’acqua stagnante, come quelli del parco della Fossa Viscontea), ma anche le pertinenze delle abitazioni private. A tale scopo il dipartimento di prevenzione medica dell’Asl Provincia di Milano n. 1 ha perciò potenziato l’attività informativa nei confronti della popolazione. In particolare, alcune settimane fa l’Asl ha diffuso una comunicazione per invitare fin da ora la cittadinanza e gli amministratori degli stabili all’osservanza di alcune semplici norme igienico-sanitarie che permettono di contenere la proliferazione delle zanzare. Ecco quali sono tali norme:
· evitare di lasciare nelle aree vicine alle abitazioni, come terrazzi, giardini e orti, ogni tipo di contenitore (secchi, bacinelle, bidoni, barattoli, manufatti edilizi, rifiuti ecc.) che, riempiendosi d’acqua, può diventare un ambiente di sviluppo delle larve;
· evitare sempre la formazione di raccolte d’acqua in luoghi poco accessibili o nascosti (sotterranei, cantine, intercapedini, vespai ecc.);
· pulire periodicamente le grondaie per favorire il deflusso delle acque piovane ed evitare così eventuali ristagni;
· negli orti non lasciare l’acqua nei contenitori di irrigazione per più di 4-5 giorni e, comunque, ricoprire con stuoie rigide di plastica o reti zanzariere vasche, bidoni e fusti, per impedire che gli adulti depongano le uova;
· evitare la formazione di pozze e ristagni d’acqua nel proprio orto e/o giardino;
· svuotare almeno ogni 4-5 giorni i contenitori di uso comune come sottovasi di piante, piccoli abbeveratoi di animali domestici, innaffiatoi ecc. per evitare lo sviluppo delle larve;
· pulire periodicamente i tombini ostruiti dai detriti, controllare il corretto funzionamento della sifonatura e possibilmente mettere una retina all’interno del tombino;
· ispezionare le caditoie per la raccolta di acqua piovana e, se presentano acqua stagnante, pulirle e svuotarle almeno ogni settimana;
· non abbandonare nell’ambiente contenitori che si possono riempire di acqua piovana;
· mantenere puliti e rasati i prati e i giardini eliminando le sterpaglie;
· controllare e sostituire frequentemente l’acqua nei contenitori dei fiori nei cimiteri; nel caso di utilizzo di fiori di plastica usare sabbia o sassi per appesantire il vaso e non l’acqua;
· introdurre nei vasi portafiori, a esempio quelli presenti nei cimiteri, piccoli filamenti di rame (10-20 grammi per litro), che a contatto con l’acqua si ossida divenendo tossico per le larve di zanzara;
· mettere una retina intorno agli sfiati delle fosse biologiche;
· innaffiare il prato preferibilmente in orario notturno e non serale o diurno;
· non lasciare copertoni all’aperto perché, riempiendosi d’acqua, costituiscono il luogo ideale per lo sviluppo delle zanzare, soprattutto della zanzara tigre;
· eliminare l’acqua dagli evaporatori dei caloriferi (quando l’impianto è spento) e dai condizionatori d’aria;
· installare zanzariere alle finestre per ridurre l’ingresso delle zanzare nel periodo estivo;
· chiudere le porte, le finestre ed i canali di aerazione che collegano i locali caldaia, cantine, box o altro con l’esterno a fine stagione estiva o applicare a tali aperture reti antizanzara.
Redazione