Milano 8 maggio 2007 – Nell’arco di massimo tre anni nell’area metropolitana milanese saranno disponibili 3600 posti in più nelle strutture per l’infanzia, grazie al bando aperto, nell’ottobre 2006, dalla Provincia di Milano che finanzierà 90 progetti in 87 Comuni.
Questo progetto è nato su proposta del presidente della Provincia di Milano Filippo Penati con il sostegno del precedente assessore alle Politiche familiari Rosaria Rotondi ed è stato portato avanti dall’attuale assessore alle Politiche familiari e sociali Ezio Casati.
Lo spirito dell’iniziativa è quello di potenziare i servizi per l’infanzia e fornire ai Comuni una concreta opportunità di qualificare meglio l’offerta dei servizi alle famiglie sul proprio territorio attraverso il miglioramento delle strutture già attive, la costruzione di nuove e l’ulteriore valorizzazione di quelle che hanno già raggiunto livelli di eccellenza.
Al bando hanno partecipato 87 pubbliche amministrazioni, che hanno presentato complessivamente 116 domande di finanziamento: 90 asili nido, 10 micro nidi, 11 centri per l’infanzia, 5 spazi ludici e ricreativi.
Di queste 116 domande ne sono state selezionate 90, che si sono distinte per la qualità delle soluzioni progettuali, le agevolazioni sulle rette a carico delle famiglie, il rapporto tra la creazione di nuovi posti per i bambini e i costi di funzionamento delle strutture, soluzioni costruttive e impiantistiche sostenibili, incentrate sul risparmio energetico.
La Provincia di Milano ha erogato complessivamente 17 milioni e 450 mila euro, in conto capitale a fondo perduto, che daranno vita ad investimenti complessivi per 53 milioni e 684 mila euro.
A ogni progetto è stato assegnato un contributo massimo di 360 mila euro se presentato da un singolo comune e di 450 mila euro se presentato da più amministrazioni, anche in collaborazione con enti privati del settore sociale.
Tra gli interventi premiati 37 riguardano la creazione di nuove strutture, tra cui un museo del giocattolo nel Comune di Cormano e un museo per i bambini a Milano. I restanti riguardano invece l’ampliamento, la ristrutturazione e l’ammodernamento delle strutture già esistenti o l’acquisto di nuovi arredi e attrezzature. Tra di essi si segnalano quelli che tengono conto dei più moderni canoni di bioedilizia, dell’uso di materiali ecocompatibili e di ecopitture contro l’inquinamento atmosferico, della scelta di installare caldaie a condensazione e pannelli fotovoltaici per il risparmio energetico.
Oltre all’ovvio aiuto alle famiglie della Provincia di Milano nella gestione degli impegni di lavoro e di cura famigliare, è stimato che le ricadute del bando
creeranno 680 nuovi posti di lavoro circa all’interno delle strutture per l’infanzia
e coinvolgeranno circa 380 addetti del settore edile all’anno per la realizzazione dei progetti.
“I dati del 2005 – ha detto Penati – ci avevano fatto preoccupare. Nonostante una posizione nella classifica nazionale tra i più alti, la Lombardia offriva un posto negli asili nido solo al 9,7% dei suoi quasi 146 mila bambini sotto i tre anni. Questo dato era lontanissimo sia da Paesi tradizionalmente più attenti a questi servizi, come la Danimarca al 64%, sia da Paesi a noi più vicini culturalmente come la Francia al 29%. Per questo questa iniziativa risulta tanto importante ed efficace e consentirà di aumentare di circa considerevolmente i posti attualmente disponibili”.
“Provo grande soddisfazione per essere riusciti a concretizzare questa importante iniziativa – ha dichiarato Ezio Casati -. Con questo intervento, che possiamo definire uno dei più grossi in Italia, rispondiamo ad una esigenza molto sentita dai Comuni del territorio – prova ne è il numero delle domande pervenute – aiutando in modo concreto le famiglie e in particolare i genitori che lavorano. Si tratta inoltre di un reale contributo nell’opera di sostegno educativo e socializzante dei bambini. Un grande successo anche per la nostra amministrazione che attraverso giuste politiche a favore delle famiglie affronta i veri problemi dei nostri cittadini”.
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