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Cartiera Burgo, un’epoca tra storie di uomini e di macchine

Corsico (9 maggio 2007) – “La nascita, lo sviluppo e la chiusura della prima industria moderna, realizzata nella nostra campagna all’inizio del secolo scorso, ha accompagnato la crescita culturale e sociale della comunità corsichese. Ha segnato il passo della trasformazione del lavoro e della vita di centinaia di famiglie italiane per tutto il ventesimo secolo”: è quanto scrive il sindaco di Corsico, Sergio Graffeo nella presentazione del volume “In cartiera a Corsico – storie di uomini e di macchine”, quasi 200 pagine nelle quali i protagonisti sono la carta, il Naviglio Grande, l’industria, ma soprattutto uomini e donne che hanno segnato un’epoca fatta di “speranze, illusioni, sacrificio, disperazione, lotta operaia”.

“È una grande occasione per Corsico – dice il sindaco – ospitare un vero e proprio evento culturale, perché la storia della cartiera Pirola-Burgo, nata come fabbrica innovativa all’inizio del secolo scorso, si è intrecciata con quelle del Naviglio Grande, il più antico canale d’Europa, e di un importante quotidiano come il Corriere della Sera. Il libro e la mostra fotografica permetteranno di fare un tuffo nel passato della nostra storia, che è poi quella dell’Italia che ha conosciuto lo sviluppo industriale grazie all’utilizzo dell’energia elettrica. Uno sviluppo che mi piace venga ricordato per i suoi protagonisti, per gli uomini e le donne che hanno garantito, seppure tra tragedie e oppressioni, la crescita dell’economia italiana. La Cartiera Burgo rimarrà per sempre nella memoria di ciascuno di noi. Di chi ne ha conosciuto i periodi più difficili, con le lotte operaie e i licenziamenti, ma anche dei figli di coloro che hanno contribuito a sviluppare un fiorente mercato, con prodotti di altissima qualità. Oggi – conclude il sindaco – la nostra città è cambiata. Le fabbriche simbolo di Corsico, tutte realizzate lungo il Naviglio, hanno lasciato spazio alla modernità, a una realtà che è mutata, sia dal punto di vista economico sia sociale. Per noi rimarranno un simbolo di memoria duratura. Per questo la Burgo, come la Pozzi avranno ancora molto da raccontare”.

“Mi piace ricordare la storia della Burgo – sottolinea l’assessora alla Cultura e alle Politiche di genere, Maria Ferrucci – anche attraverso i protagonisti, o, meglio, le protagoniste. Le donne, infatti, sono una testimonianza tangibile, sia perché anche a Corsico manifestarono con i loro mariti affinché venissero riconosciuti loro, fin dagli anni Quaranta, maggiori diritti, sia perché hanno dato un contributo importante alla crescita qualitativa del prodotto, tanto da essere le ultime ad abbandonare l’azienda, quando ormai era diventata semplicemente un luogo dove la carta doveva essere solo selezionata”.


Cartiera Burgo, un’epoca tra storie di uomini e di macchine

IL LIBRO

Titolo: “In cartiera a Corsico. Storie di uomini e di macchine”
Editore: Cooperativa Edificatrice Ferruccio Degradi, Milano 2007
Presentazione: sabato 12 maggio ore 18.00
Luogo: Spazio ponte ciclo-pedonale via Concordia-Turati (adiacente al Naviglio Grande).

Corsico (9 maggio 2007) – Uomini e macchine hanno un destino comune. Come gli uomini anche le macchine nascono, invecchiano, talvolta si «ammalano» e, prima o poi, escono di scena.
Uomini e macchine sono al centro di questo libro che ricostruisce la storia di una cartiera sorta alle porte di Milano, a Corsico, un tempo paese agricolo e oggi popolosa cittadina.

Nel corso di quasi un secolo – il Novecento – generazioni di uomini hanno determinato e influenzato le sorti di questa cartiera, ma soprattutto hanno lavorato nel suo stabilimento, a stretto contatto con le macchine, che sono state fonte di vita (perché da loro derivava il pane quotidiano), motivo di orgoglio, ma anche causa, qualche volta, di incidenti e di morte.

La storia della cartiera – così importante per la comunità corsichese – si è intrecciata con altre storie, come quella del Naviglio Grande o del Corriere della Sera. Per diversi decenni, infatti, la carta della Pirola, diventata successivamente Burgo, ha raggiunto i magazzini del prestigioso quotidiano a bordo di grossi barconi che percorrevano i navigli milanesi.

La storia della cartiera, attraverso i racconti
Nata nel 1904 per iniziativa dell’ingegnere milanese Enrico Pirola, la cartiera chiuse i cancelli nel dicembre del 1998. In oltre novant’anni di vita, tante sono state le storie di uomini e macchine legate a questo stabilimento e che si inscrivono nella storia italiana del Novecento. Come la vicenda di Luigi Salma, operaio e sindacalista che, negli anni della Repubblica di Salò, fu deportato a Mauthausen. E anche come la vicenda dell’industriale Luigi Burgo (titolare della cartiera di Corsico dal 1923) e dei suoi ambigui rapporti con il regime.

Negli anni cinquanta, i gravi incidenti mortali che si verificarono in cartiera costituiscono una testimonianza del livello di sfruttamento cui era sottoposta la classe operaia.

Mentre le lotte e le conquiste sindacali degli anni Sessanta e Settanta si inscrivono nella storia più generale del movimento operaio.

In ultimo, il declino della cartiera di Corsico, a partire dagli anni Ottanta, è emblematico del processo di deindustrializzazione che ha portato alla chiusura o al ridimensionamento di molte fabbriche italiane.

Ora che la cartiera non esiste più, rimane a Corsico un nutrito nucleo di ex dipendenti, per lo più operai, a testimoniarne la passata esistenza.

Le fonti orali, insieme alle più tradizionali fonti scritte e visive, hanno permesso di riportare alla luce frammenti di storia della cartiera e di conferire al testo l’andamento e il tono di una narrazione.
L’AUTRICE
Viviana Perin è nata a Milano nel 1965.
Giornalista, appassionata e studiosa di cinema, da anni scrive per riviste specializzate del settore elettrotecnico ed elettronico.
Con questo libro, pur continuando a occuparsi del mondo dell’industria, ha spostato l’attenzione su storie e persone che normalmente non compaiono nei libri aziendali, ma rappresentano il vissuto delle fabbriche.

Per richiedere una copia del volume rivolgersi a:
Cooperativa Edificatrice Ferruccio Degradi
via Caldera 111 – 20153 Milano
tel. 024521542 – fax 0248201926
sito internet: www.ferrucciodegradi.coop


Cartiera Burgo, un’epoca tra storie di uomini e di macchine

LA MOSTRA FOTOGRAFICA

LUCI OMBRE COLORI La Cartiera di Corsico – Memorie di un’epoca

Inaugurazione: sabato 12 maggio ore 18.00
Periodo: rimane aperta dal 12 fino al 27 maggio, da martedì a venerdì dalle ore 15.30 alle 19.30; sabato e domenica dalle ore 10.00 alle 12.00 e dalle 15.30 alle 19.30
Luogo: Spazio ponte ciclo-pedonale via Concordia-Turati (adiacente al Naviglio Grande).

Autrice Fotografie e direzione artistica: Giancarla Ugoccioni
Realizzazione grafica: Casello.com group
Organizzazione eventi: Gianluigi Spagnoli
Ricerca storica e testi sono di Viviana Perin e traggono spunto dal libro di cui è autrice: In cartiera a Corsico. Storie di uomini e di macchine, Cooperativa Edificatrice Ferruccio Degradi, Milano 2007.

Corsico (9 maggio 2007) – Per Giancarla Ugoccioni l’incontro con la cartiera Pirola/Burgo disabitata, avvenuto prima della demolizione, ha rappresentato «una grande scoperta visiva, emotiva e storica» che lei stessa ha descritto con le seguenti parole:
Varcato il cancello della cartiera, incontrai un luogo industriale dismesso di vaste dimensioni, che nel suo silenzio, esprimeva la grandezza di una storia appena passata.
L’impatto è stato di grandi edifici separati tra loro da una via principale, quella della centrale
termoelettrica punto focale di questa cittadella disabitata. Inoltrandomi negli spazi interni cercai di immaginare – con l’eco dei racconti di Giancarlo Perego, ex operaio Burgo – come avrebbe potuto essere quando ancora le ‘macchine continue’ lavoravano incessantemente… Ma nessuna immagine si formava.
Allora smisi di immaginare e mi affidai al luogo stesso, lasciando che si rivelasse ai miei occhi, ai miei sensi… Ritornai più volte, in alcuni casi impressionai fotografie un attimo prima della demolizione, e mi lasciai affascinare dalla grandiosità degli spazi, incantare dai giochi di luce che con grande generosità illuminavano alcuni ambienti, lasciandone altri nella semioscurità, e svelando per ogni interno un colore e una personalità.

La mostra nasce in occasione della presentazione del libro di Viviana Perin che ha documentato, attraverso fonti orali e scritte, la storia della cartiera.
Quando ho letto il suo libro e visionato per la prima volta le immagini d’epoca, ho sentito che un sunto del suo lavoro era fondamentale per dare voce a quel silenzio, di quella sorta di cittadella disabitata che io avevo conosciuto attraverso quelle luci, ombre e colori che analogamente sono le luci, ombre e colori della storia della cartiera stessa.

I testi e le fotografie esposte (a colori o in bianco e nero) raccolgono, insieme LUCI, OMBRE e COLORI della cartiera.

LUCI, che hanno rischiarato gli orizzonti di molti lavoratori che dalla cartiera hanno tratto il pane quotidiano.
OMBRE, il lato oscuro della fabbrica negli anni del fascismo o nei momenti più bui dello sfruttamento degli operai e degli incidenti.
COLORI, portati da uomini e donne che hanno lavorato in cartiera e le cui vicende e lotte si inscrivono nella storia del movimento operaio».

LA FOTOGRAFA
Giancarla Ugoccioni è nata nel 1965 a Pesaro. Ha cominciato a occuparsi di fotografia nel
1988 laureandosi in Inghilterra – al Kent Institute of Art and Design, indirizzo fotografia – e seguendo seminari a Londra e in Messico, per poi avviare collaborazioni fotografiche in Inghilterra, Messico (dove ha anche realizzato un reportage sui «bambini di strada») e in Italia.
I suoi interessi particolari sono rivolti al sociale, alla memoria e alla ricerca antropologica che nel corso del suo itinerario professionale ha sviluppato attraverso mostre personali, collettive e pubblicazioni.
Dal 1998 tiene corsi e seminari di fotografia in collaborazione con scuole, associazioni e amministrazioni locali.
Attualmente sta collaborando con la Casa Editrice Palombi Editori di Roma come fotografa e come promotrice editoriale nelle regioni Marche, Sicilia e Lombardia.

Redazione

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