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Approvata in Lombardia la proposta di legge su federalismo fiscale

Milano 19 giugno 2007 – Il Consiglio regionale, presieduto da Ettore Adalberto Albertoni, ha approvato nel tardo pomeriggio con i voti di Forza Italia, Lega Nord, Alleanza Nazionale, Per la Lombardia e Gruppo Misto, la Proposta di Legge al Parlamento sul federalismo fiscale. Ds, Margherita, Verdi, Ulivo e Unione si sono astenuti, mentre Rifondazione Comunista e Comunisti Italiani hanno votato contro. Quarantuno gli emendamenti presentati. Durante la discussione ne sono stati accolti nove, sette presentati da Ds e Margherita (a firma Giuseppe Benigni, Guido Galperti e Carlo Porcari), uno dalla Commissione Bilancio (a firma Rosi Mauro, Margherita Peroni e Carlo Porcari) e uno della Lega Nord (Rosi Mauro).

La Proposta di Legge che adesso verrà inviata ai due rami del Parlamento, prevede di trattenere l’80% dell’Iva, il 15% dell’Irpef statale e l’intero gettito delle accise sulla benzina, dell’imposta sui tabacchi e quella sui giochi. Un “pacchetto” di risorse aggiuntive per Regione Lombardia stimabile, per quanto riguarda solo Iva e i Irpef, in quasi 15 miliardi di euro, circa 30 mila miliardi delle vecchie lire.

Il documento prevede inoltre che gli Enti locali possano tassare autonomamente i redditi fondiari e la revisione dell’impostazione del fondo di solidarietà nazionale, mentre un’altra novità riguarda il versamento dei tributi regionali la cui erogazione dovrebbe avvenire direttamente in capo alle Regioni competenti, superando così il sistema della tesoreria unica . Previsto anche un sistema che andrà a premiare le Regioni più virtuose, mentre per quelle che non lo saranno la proposta di legge al Parlamento definisce norme sanzionatorie, come ad esempio il divieto di procedere alla copertura dei posti di ruolo vacanti e di iscrivere in bilancio spese per attività discrezionali.

Gli emendamenti accolti
Gli emendamenti a firma Benigni, Galperti e Porcari prevedono l’istituzione di una “Cabina di regia” composta da rappresentanti del Governo, della Conferenza delle Regioni e delle Autonomie locali “per la concertazione dei contenuti dei decreti legislativi oggetto della delega”; “rispetto dei limiti imposti dai vincoli comunitari e dai trattati e accordi internazionale”; la possibilità per Comuni, Province e città metropolitane, nell’esercizio della propria autonomia, di istituire tributi locali, introdurre variazione alle aliquote e agevolazioni”; e che “Regioni, Province, Città metropolitane ed i Comuni partecipino alla gestione delle Agenzie regionali delle Entrate che divengono Centri unitari di servizio tributario”.
L’emendamento presentato da Mauro, Peroni e Porcari assegna alle Regioni il gettito dell’imposta che i residenti pagano in qualità di iscritti a fondi pensione complementare su base regionale”, mentre l’altro emendamento a firma Mauro stabilisce che i bilanci di Stato, Regioni ed Enti locali “comunque per un periodo non superiore ai cinque anni” possano eventualmente prevedere oneri aggiuntivi per esigenze legate alla perequazione.

Dichiarazioni di voto
Per il capogruppo dei Verdi Carlo Monguzzi “con questa proposta di legge al Parlamento il Consiglio regionale della Lombardia affida al governo di centrosinistra quello che il governo di centrodestra, nel quale era presente la Lega, non è riuscito a fare”.
Per il capogruppo di AN, Roberto Alboni, l’approvazione della proposta di legge rappresenta invece “una grande opportunità perchè solo con il federalismo fiscale è possibile avere una Regione Lombardia efficiente e moderna dotata delle entrate e delle risorse necessarie per il suo sviluppo”.
Il capogruppo dei DS Giuseppe Benigni ha rilevato che “la proposta non ci convince ma non possiamo votare contro. La Lombardia vuole mandare un segnale: ritiene che il tempo sia scaduto e dunque devono essere avviata e le procedure che portano all’attuazione del federalismo fiscale. Ci asteniamo per non dare l’impressione di una Lombardia spaccata”.
Stefano Galli, capogruppo della Lega Nord, ha evidenziato “che la maggioranza ha dimostrato di non essere cieca e sorda alle valutazione e alle proposte della minoranza. La votazione ci consegna però la profonda lacerazione del centrosinistra perchè ci sono forze che vogliono dire sì ma sono vincolate dal sistema romano”.
Il capogruppo di Rifondazione Comunista Mario Agostinelli ha sottolineato che “abbiamo fatto come Rifondazione una battaglia forte e specifica contro questa proposta, che è solo propaganda, un pessimo biglietto da visita. Ci risulta pertanto incomprensibile il credito che questo plp ha avuto nel nostro schieramento politico”.
Per Forza Italia Margherita Peroni ha detto come “questa proposta evidenzia la necessità della territorialità del gettito. Il Consiglio regionale della Lombardia con gli emendamenti accolti propone un federalismo coerente che sappia interessare direttamente anche gli Enti locali”.

Prima della votazione finale, è stato approvato un ordine del giorno del centrosinistra sul federalismo fiscale. Il testo è stato votato per parti separate. La prima, che richiama l’intesa interistituzionale sottoscritta dalla Regione con l’Associazione dei Comuni, l’Unione delle province e delle Comunita’ montane, ha avuto il via libera con il voto contrario della Lega e l’astensione del resto della maggioranza, mentre è stata bocciata una seconda parte sui principi che dovranno essere alla base dell’attuazione del federalismo fiscale. Questa seconda parte (che ha avuto il sostegno di tutta l’Unione ma il voto contrario della maggioranza) riprendeva una mozione presentata al Parlamento da 60 deputati dell’Ulivo.

Redazione + agenzie

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