Corsico (29 giugno 2007) – Il rischio di licenziamenti, lo sciopero indetto da martedì scorso e la paura di non vedersi pagato lo stipendio riporta in primo piano la Nas spa di Corsico, dove il 20 marzo scorso rimase ucciso un lavoratore di 38 anni.
Una vicenda che scosse l’intera città, tanto che, all’indomani dalla tragedia, il sindaco Sergio Graffeo volle incontrare i lavoratori e avviò un progetto per l’istituzione di un tavolo di confronto sulla sicurezza e di monitoraggio sulle situazioni occupazionali della zona. Proposta che recentemente è stata avvallata anche dal prefetto di Milano, Gian Valerio Lombardi.
Oggi a rischio sono i posti di lavoro, perché dopo la cassa integrazione ordinaria concordata tra i dirigenti Nas e le organizzazioni sindacali il 14 giugno scorso per settanta lavoratori, si prospetta il licenziamento di almeno una quindicina di dipendenti.
Le organizzazioni sindacali hanno chiesto, in mattinata, l’intervento dell’Amministrazione comunale e il sindaco ha accolto l’invito, domandando immediatamente un incontro all’amministratore delegato della Nas “per una valutazione comune della situazione di crisi”.
“Interpretando le preoccupazioni dei lavoratori – ha scritto il sindaco Graffeo – credo possa essere utile un confronto sui programmi occupazionali dell’Azienda, al fine di attenuare le ripercussioni sociali che si verrebbero a determinare. Un colloquio, quindi, conoscitivo per individuare insieme delle possibilità di mediazione, nell’interesse dei lavoratori, ma anche dell’Azienda che intende rilanciare la sua attività”.
La risposta non si è fatta attendere, tanto che l’incontro è stato già fissato il prossimo martedì mattina.
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Redazione