Buccinasco (9 agosto 2007) – Un consultorio familiare, un laboratorio artigianale, una sede per le associazioni presenti sul territorio o una struttura medica: sono queste le ipotesi per l’ex locale di via Bramante 14, sequestrato dallo Stato e attribuito al Comune di Buccinasco.
Lo ha anticipato oggi il sindaco, Loris Cereda. “La volontà –conferma- di usare questo immobile in modo alternativo è già stata adottata. Alcuni progetti sono già in fase avanzata di studio”. Ora occorre scegliere quello più adeguato alle esigenze.
“Associare -aggiunge- la creazione di una pizzeria alla lotta alla mafia è così ridicolo che non merita commenti. Anche definire Buccinasco come una zona ancora soggetta al clan dei calabresi è una fesseria evidente; basta ricordare che a Buccinasco la gente viene a comperare casa pagandola 4mila euro al metro quadrato”.
“La mia amministrazione –prosegue il primo cittadino- sta studiando con serietà e senza paraocchi ideologici né fantasie di inesistenti velleità il modo più adeguato per utilizzare questo immobile, nell’interesse della città e dei suoi cittadini”.
Naturalmente, “la Prefettura è da me costantemente informata ad ogni passo, quindi il signor Frigerio può evitare di perdere tempo a chiedere l’intervento del prefetto”.
Redazione