Milano, 20 ottobre 2007 – Sui 44 ospedali che, in tutta Italia, hanno ottenuto il "bollino rosa" perché hanno mostrato un particolare impegno sul fronte femminile, ben 19 sono le strutture ospedaliere lombarde, secondo i dati del Rapporto Ospedaledonna, elaborato dall’Osservatorio Nazionale sulla Salute della Donna (O.N.Da), che garantiscono un particolare impegno sul fronte femminile.
Sono ospedali che hanno il merito sia di dedicarsi allo studio e alla cura delle patologie femminili, ma anche quello di affidare alla gestione e alla direzione femminile settori crescenti di attività.
"Un’ulteriore dimostrazione – commenta il presidente della Regione, Roberto Formigoni – di come i principi di centralità della persona, e quindi anche di attenzione alla donna e alla famiglia, che ispirano il sistema sanitario lombardo, si siano concretamente realizzati".
"Si tratta di una iniziativa nuova e meritoria – prosegue Formigoni – perché incentiva tutte le strutture sanitarie ad avere una particolare attenzione a quel 52% dell’utenza sanitaria, che è composta da donne; un’utenza che ha esigenze specifiche e differenziate e che spesso, come ad esempio nel caso della maternità, coinvolgono l’intero nucleo familiare"
"Inoltre – conclude il presidente – un dato assai rilevante, e di grande soddisfazione per il sistema sanitario della Lombardia, è che ben 8 ospedali della regione, su 19 ospedali italiani, hanno avuto il massimo punteggio previsto: 3 bollini rosa".
La graduatoria è stata infatti elaborata assegnando a ciascuna strutture un numero di "bollini rosa", che variano dall’1 al 3 a seconda dei requisiti posseduti. Per ottenere almeno un bollino gli ospedali devono avere almeno un reparto di ostetricia e ginecologia e un reparto in cui si curi una patologia tipicamente femminile; per due bollini è necessario invece che gli ospedali facciano anche ricerca specifica sulle patologie femminili e che nei loro comitati etici vi siano almeno tre donne.
L’attribuzione di tre bollini, è prevista per quegli ospedali che, oltre a possedere queste caratteristiche, prevedano delle donne in posizione apicale (dirigenti), che riservino particolare attenzione alle esigenze delle donne di diverse etnie, che il personale di assistenza sia prevalentemente femminile e che, anche sotto il profilo architettonico, si sia tenuto conto delle esigenze della paziente (possibilità di ricevere i figli in età infantile, elasticità degli orari d’ingresso dei familiari, disponibilità di servizi di lavanderia, ecc).
Questo l’elenco degli ospedali lombardi insigniti dei "bollini rosa".
Hanno ottenuto 3 "bollini rosa":
Milano
– Istituto nazionale dei Tumori
– Fatebenefratelli e Macedonio Melloni;
– IEO (Istituto Europeo di Oncologia)
– Ospedale Maggiore Policlinico – Mangiagalli – Regina Elena;
– Ospedale Niguarda Ca’ Granda
Cremona
– A.O. Istituti Ospitalieri
Brescia
– A.O. Spedali Civili
Varese
– A.O. Ospedale di Circolo e Fondazione Macchi
Hanno ottenuto 2 "bollini rosa"
Pavia
– Fondazione Maugeri;
– Fondazione IRCSS Policlinico San Matteo
Milano
– A.O. San Carlo Borromeo
Bergamo
– A.O. Ospedale "Bolognini" di Seriate
Hanno ottenuto un "bollino rosa"
Varese
– Multimedica Holding di Castellanza
Milano
– Ospedale di Circolo di Vizzolo Predabissi
– A.O. Ospedale Civile di Legnano
– A.O. di Vimercate
Lodi
– A.O. della provincia di Lodi
Brescia
– Ospedale Sant’Orsola Fatebenefratelli
– ASL di Valle Camonica – Sebino.
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