(mi-lorenteggio.com) Cesano Boscone, 29 ottobre 2007 – Si è svolto venerdì sera, presso l’Auditorium di via Vespucci, il dibattito, organizzato dall’Associazione Culturale "L’Incontro", sulla necessità o meno di costruire un nuovo municipio per Cesano Boscone. Per l’occasione sono stati invitati il Comitato del No, la Casa delle Libertà, che unita si è schierata contro il progetto, e il Sindaco, il Dr Vicenzo D’Avanzo.
L’incontro ha fatto flop, per usare un eufemismo.
In sala solo gli addetti ai lavori, circa un centinaio, mentre solo una cinquantina, a dir tanto, erano le persone giunte spontaneamente, tali da definirsi pubblico. In sala neanche un giovane. I giovani già sapevano?
L’incontro prevedeva che dopo una prima esposizione del "Comitato del No", della CDL e del Sindaco, seguissero le domande dei cittadini.
Dopo una breve presentazione di 10 minuti circa a testa, Santi Raimondo, a nome della Casa delle Libertà, Patrizio Monticelli a nome del "Comitato No Municipio" e il Sindaco hanno motivato le loro tesi.
I primi due hanno esposto il perchè sono fortemente contrari al progetto, mentre il terzo, il Sindaco, ha esposto le sue controdeduzioni ai no. La differenza tra la CDL e il Comitato è che il primo è fatto da partiti di centro-destra, mentre, il secondo è un comitato costituito da cittadini, vicini al centro-sinistra, che non sono contro l’attuale maggioranza, ma, sono contrari solo al nuovo municipio, (anche se poi il comitato nel corso della serata si è posto anche contro la politica fiscale dell’amministrazione). Entrambe le petizioni criticano nella sostanza l’eccessivo costo dell’opera e l’inutilità della stessa.
La protesta e la raccolta firme della CDL, in primis A.N., è iniziata molto tempo prima, circa 10 mesi fa. Il comitato è nato dopo per opera di alcuni elettori del centro-sinistra, in contrapposizione e forse anche per fermare il successo della CDL ovviamente anche perchè mai avrebbero potuto firmare una petizione del centro-destra.
Il Comitato del No ha depositato in Comune le firme dei firmatari della petizione, circa 1300, mentre la CDL al momento ha preferito non depositarle, perchè è pronta a continuare la raccolta e poi, perchè essendo partiti, già rappresentano un proprio elettorato.
Tutte e tre le tesi sono state esposte in maniera chiara ed esaustiva. Quanto detto dai singoli poteva essere naturalmente condivisibile o meno. Il dibattito appunto serviva per ascoltare prima, per poi confrontarsi in maniera serena su un tema che riguarda i cittadini cesanesi: un nuovo municipio è necessario, viste le strutture già esistenti?
Fin qui tutto bene, si sono sentite le tre posizioni. Dopo è successo l’incredibile.
Grazie al moderatore dell’incontro, anzichè incominciare il dibattito con i cittadini, ha organizzato e, forse voluto, un consiglio comunale senza regole o gli erano simpatici i consiglieri.
Il moderatore, è lo stesso da noi criticato durante il confronto dei candidati a Sindaci nel 2004, il quale non ha saputo ancora una volta condurre un dibattito. A questo punto mi chiedo se è lui che non è capace o se è tutto il gruppo che prende una linea politica precisa, atta a non affrontare i temi proposti.
La parola ha continuato ad essere data esclusivamente ai vari consiglieri, che hanno di conseguenza portato il dibattito ad un vero consiglio comunale. L’asse del discorso è stato spostato e solo gli addetti ai lavori potevano partecipare attivamente alla discussione per la tipologia di contenuti.
"Tu hai fatto, tu hai detto, tu hai votato etc…" riassumendo il solito mettere sul piatto un’offerta e rilanciare.
Ma, visto che hanno parlato solo i consiglieri è il caso forse di pagargli il gettone di presenza, suggerisco.
Il cittadino era escluso e di conseguenza se ne è andato a casa, forse a vedere Zelig.
Quindi, giunto il momento di capire e di chiedere da parte dei cittadini ai tre espositori col fine di comprendere e valutare insieme la fattibilità dell’eventuale progetto della nuova sede comunale, il dibattito è scemato nel politichese, di chi parla perchè segue le linee del proprio partito.
La colpa non è stata dei consiglieri/assessori, loro hanno fatto il loro dovere: a catena hanno risposto agli interventi politici e alle critiche e accuse che minuto dopo minuto, continuavano ad essere fatte. Giustamente, come da invito sul cartello affisso, prendevano la parola, dopo averla chiesta ed essersi prenotati.
La colpa è stata di chi ha condotto il dibattito, (non solo del moderatore/speaker sia chiaro). Casualmente, parlavano solo quelli del centro-sinistra, naturalmente contro la loro stessa maggioranza, mettendo in serio imbarazzo il Sindaco, che era lì invitato a parlare solo del nuovo municipio e non a fare il riassunto delle delibere dal 2000 a oggi, che hanno nella deliberato tutti, come li ha zittiti il Sindaco, che all’epoca non era Sindaco: "L’intento è stato approvato nella precedente giunta da chi oggi mi è contro".
Di fronte a questa situazione, Raimondo manda in crisi con una battuta tutti i presenti, oppure qualcuno del centro-sinistra ha preso la palla al balzo per affondare il dito nella piaga, per esprimere il suo malessere all’interno della maggioranza.
La provocazione è stata la seguente: "Siete talmente divisi, che se foste un atomo indivisibile, riuscireste a dividervi", battuta particolarmente rivolta allo SDI.
A questo punto ha preso la parola R. Marro, che come cittadino ha firmato la petizione del Comitato del No, mentre come politico, a nome dello SDI, egli è intervenuto rispondendo alla provocazione o astutamente ha colto la palla al balzo per infierire il dissenso dello SDI all’interno della maggioranza di centro-sinistra e chiarire ulteriormente la loro posizione in merito al progetto sul nuovo municipio. "Potremmo essere favorevoli al nuovo municipio, una volta valutate l’utilizzo di tutte le strutture, solo se questo viene messo al centro di Cesano, in via Vespucci e non dove volete oggi, nella zona che Voi chiamate centro storico!" GUARDA L’INTERVENTO INTEGRALE NEL VIDEO. Un’opinione che ha suscitato l’interesse di molti e causato un colpo al cuore al Sindaco.
Ma, dopo lo SDI, il "Comitato del No" carica il tiro in modo più pesante: allarmati dalla puntata di Report sui derivati hanno incominciato a dirne a destra e a manca contro la politica fiscale del comune, portando totalmente fuori tema la diatriba. Animando e facendo incazzare giustamente il Sindaco.
Ai cittadini interessava capirne l’utilità; capire le modalità e i vantaggi o gli svantaggi di questa operazione immobiliare, che vede rimettere in discussione tutte le sedi comunali, nonchè i denari dei cittadini. Capire e comprendere il valore immobiliare e il costo di gestione delle strutture esistenti confrontando il tutto con i costi di realizzazione di un nuovo municipio. Nulla si è capito in merito al costo di mantenimento delle strutture esistenti confrontato con quello della nuova eventuale struttura.
In sala anche la Bruna Brembilla, che ha osservato e ascoltato in silenzio, lasciando la sala dopo l’intervento di Marro.
Il Sindaco nel corso delle conclusioni, ha detto che "Seguirà la procedura delle petizioni popolari, quindi valutato anche dal consiglio comunale. Se ne riparlerà anche in giunta!"
Ma, nessuno in sala se ne è accorto di ciò: grazie al moderatore che ha interrotto il dibattito.
Conclusioni
Il Sindaco frena, non fa assolutamente un dietro-front, ha intenzione di prendere atto del contenuto della petizione popolare in consiglio comunale e risottoporre la questione proprio a coloro, a quegli stessi, che prima hanno sottoscritto, deliberato accordi e oggi davanti al popolo li respingono. L’intento è di farlo il nuovo palazzo.
I cittadini non hanno capito niente durante il dibattito. La CdL ha stravinto, perchè non ha giocato ancora una carta, il comitato segue a ruota, perchè ha depositato la petizione e bloccato gli intenti per ora, ma, entrambi non hanno "festeggiato" di fronte a quella dichiarazione perchè grazie al moderatore e allo staff, la confusione regnava. In fretta hanno così concluso la serata, spento le luci del palco e nessuno ha capito quanto detto dal Sindaco, neanche gli organizzatori della serata. Oppure gli organizzatori hanno capito, ma, non hanno voluto dare atto al fatto appena successo.
Ora, permane il dubbio. Si o no? Bo!
Vittorio Aggio