Graffeo si rivolge al Prefetto: “Non si dimentichi dell’hinterland”

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    Corsico (2 novembre 2007) – “Un’emergenza non governata rischia di sfuggire al controllo delle istituzioni e delle forze dell’ordine. Un pericolo che non possiamo correre”: il sindaco, Sergio Graffeo rinnova l’appello al Prefetto di Milano, Gian Valerio Lombardi incontrato quindici giorni fa per evidenziare il problema del campo abusivo che si è insediato in un ex deposito delle ferrovie a Milano, ma al confine con il quartiere Torri del Lorenteggio di Corsico. Qui vivono oltre trecento persone, una sessantina delle quali bambini.
    “Il decreto varato ieri dal Governo e pubblicato oggi in Gazzetta Ufficiale – prosegue Graffeo – dà più poteri ai Prefetti in materia di espulsione anche di cittadini comunitari. Credo che un intervento urgente nella nostra zona non possa essere rinviato per molto tempo, perché sta crescendo tra i cittadini e i negozianti un diffuso senso di insicurezza. Non sono per l’eccesso di allarmismo, naturale conseguenza di efferati episodi di violenza e non mi piacciono nemmeno gli scontri di palazzo da vecchia politica, perché la sicurezza non ha colore. Occorre trovare insieme delle soluzioni – prosegue Graffeo – puntando sulla solidarietà e sull’accoglienza, ma anche e soprattutto sulla legalità. Chi delinque, qualunque sia la sua provenienza geografica, deve essere perseguito e allontanato dal Paese. Chi invece sceglie la strada dell’integrazione, rispettando le leggi dello Stato, deve essere aiutato, attivando reti di protezione e inclusione che vedano collaborare Enti pubblici e associazioni di volontariato sociale”.
    Il sindaco di Corsico si dice consapevole della difficoltà nel gestire il fenomeno dell’abusivismo, anche da parte di una Prefettura e di una Questura che hanno sempre risposto, nei limiti delle proprie potenzialità, agli appelli rivolti loro dalle istituzioni locali e dai cittadini. “Il nostro auspicio – precisa Graffeo – è che non ci si dimentichi delle periferie metropolitane, dell’hinterland dove registriamo negli ultimi anni una crescita esponenziale dei fenomeni della prostituzione e dello spaccio. L’impegno dei carabinieri, insieme alle polizie locali, è sicuramente elevato, ma non basta perché è stato raggiunto un livello non più sopportabile da parte dei cittadini, costretti a subire impotenti sotto le proprie abitazioni. Occorrono più risorse, sia economiche sia di uomini, per aumentare il presidio del territorio. E torno quindi a chiedere – conclude il sindaco di Corsico – la disponibilità della polizia di Stato che potrebbe affiancare i carabinieri, così come avviene in altre realtà del nord Milano”.
    Intanto è stato risolto il problema dell’utilizzo improprio della “Casa dell’acqua” (alcuni bambini rumeni, provenienti dal campo abusivo poco distante, ci si lavavano), realizzata dalla società pubblica Tasm nell’area ex Stella e inaugurata domenica scorsa. “Vorrei tranquillizzare i cittadini – sottolinea l’assessore alla Polizia locale, Filippo Errante – perché la situazione è sotto controllo. Abbiamo intensificato i pattugliamenti, ma anche preso contatti con i responsabili della comunità abusiva, spiegando loro le finalità del progetto voluto dalla nostra Amministrazione. Ci hanno assicurato che d’ora in poi l’acqua verrà utilizzata solo per bere”. L’Amministrazione si è spinta oltre. “Da lunedì fino a mercoledì – prosegue Errante – due giovani rumeni che collaborano già con il Comune presidieranno la ‘Casa’ dalle 8 alle 19. Spiegheranno ai loro connazionali come va utilizzata l’acqua e quali sono i limiti imposti per garantire l’accesso da parte di tutti i cittadini. Attendiamo poi una relazione per capire più da vicino la situazione e decidere, di conseguenza, eventuali ulteriori interventi. Stiamo intanto verificando la disponibilità di alcuni volontari della Protezione civile e proseguiranno i pattugliamenti della Polizia locale”.

    Redazione

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