Al Famedio, nuovi nomi illustri

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    (mi-lorenteggio.com) Milano,  02 novembre 2007 – “La vita di questi cittadini deve essere un esempio per tutti noi. Hanno dato un contributo importante per la crescita della nostra città”.

    Queste le parole del Sindaco di Milano Letizia Moratti, che ha scoperto questa mattina, insieme al Presidente del Consiglio comunale Manfredi Palmeri, presso il Cimitero Monumentale, le lapidi in memoria di 14 cittadini Illustri, Benemeriti e Distinti nella Storia Patria. Alla cerimonia era presente anche l’Assessore alla Qualità, Servizi al cittadino, Semplificazione e Servizi civici, Stefano Pillitteri.

    “Questa cerimonia – ha detto il Sindaco Letizia Moratti – ha un valore importante per tutta la nostra Città. I nomi che oggi ricordiamo e commemoriamo insieme, rimarranno per sempre iscritti su questo importante monumento e soprattutto nei ricordi di tutti i cittadini milanesi”.

    “Milano – ha proseguito il Sindaco – offre insegnamenti e modelli esemplari, che ci indicano la via da seguire e sottolineano i tratti di una città generosa, innovativa, fiduciosa nell’aprire le sue braccia a uomini e donne provenienti da altre realtà, venendone ricambiata con il loro impegno, la loro creatività, il loro cuore”.

    “Nell’accogliere con gioia questi grandi nomi – ha concluso Letizia Moratti – milanesi di nascita o di adozione, la cittadinanza dimostra ancora una volta il suo affetto e il suo calore, in un giorno particolare e in un luogo particolare come il Famedio”.

    “Ricordiamo donne e uomini che ci hanno lasciato un’eredità esemplare – ha detto il Presidente del Consiglio comunale Manfredi Palmeri – con le loro virtù umane, civili, professionali: li definiamo straordinari, perché nella loro vita sono stati degli ‘Ulisse’ capaci di andare oltre i confini, al di là dell’ordinario”.

    “È questo il criterio che dovrà orientare anche il lavoro della Commissione che si riunirà a metà novembre per l’assegnazione delle Civiche benemerenze il giorno di Sant’Ambrogio – ha proseguito il Presidente Palmeri – le scelte dovranno essere condivise intorno a nomi di valore assoluto, che uniscano e non dividano la città”.

    “Dal prossimo anno – ha aggiunto Manfredi Palmeri – i milanesi troveranno al Famedio una targa bronzea, per consegnare alla memoria della città i nomi di coloro che sono tumulati nella cripta. Lo ha deciso la Commissione per le Onoranze al Famedio, nel rispetto delle anime che riposano nel Pantheon di Milano”.

    Questi i nomi iscritti questa mattina al Famedio e le loro  qualità:

    – Donne impegnate attivamente nella politica milanese al servizio dei cittadini come Ester Angiolini;
    – personalità del mondo della cultura come il Sovrintendente Carlo Maria Badini, dell’arte come Mercedes Garberi, della musica lirica come Luciano Pavarotti, della scultura come Floriano Bodini e dello spettacolo come Walter Valdi;
    – del mondo del giornalismo come Gaspare Barbiellini Amidei e della scrittura dedicata ai bambini come Jolanda Colombini Monti;
    – uomini di fede che hanno inciso nella vita sociale e culturale di Milano come monsignor Monsignor Luigi Crivelli;
    – uomini dell’impresa e dell’industria italiana come Alberto Falck e Amato Santi e rappresentanti del “Made in Italy” a livello globale come Gianni Versace;
    – medici di fama mondiale della moderna ginecologia come Giorgio Pardi;
    – giuristi illuminati come l’avvocato penalista Corso Bovio.

    Ognuno di questi nomi ha lasciato una traccia indelebile nella nostra memoria e nella storia di Milano. Ognuno di questi nomi è un ricordo a cui i cittadini vogliono bene e stimano profondamente.

    Milano deve molto a questi cittadini che con impegno e dedizione hanno onorato e fatto grande la nostra città. Questi nomi rappresentano in modo particolare lo spirito milanese del fare tanto e bene. Del volontariato, dell’umanità personale che caratterizza in tutto il paese la nostra città.

    Nell’accogliere con affetto questi grandi nomi, milanesi di nascita o di adozione, la cittadinanza dimostra ancora una volta il suo calore, in un giorno particolare e in un luogo particolare come il Famedio.

    Redazione

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