Cesano. Celebrata l’Ashura

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    (mi-lorenteggio.com) Cesano Boscone, 20 gennaio 2008 –  Mentre sono stati circa due milioni e mezzo i musulmani sciiti recatisi sabato a Kerbala per celebrare la ricorrenza religiosa dell’Ashura, nell’ultimo dei dieci giorni di commemorazione, in cui si ricorda la tragica morte nel 680 del martirio dell’Imâm Husayn e di 72 suoi partigiani ad opera delle truppe del califfo omayyade Yazid I, (http://it.wikipedia.org/wiki/Ashura ) anche a  Cesano si è celebrata l’Ashura, con una giornata di preghiera all’interno della "Sala della Trasparenza", trasformata per un giorno in una moschea. Nel pomeriggio di ieri si è tenuta, invece, una processione con la rievocazione del martirio.

    Così, l’associazione pakistana “Associazione Popolo e Cultura”, che ha sede in via Panigarola 8 a Milano, ha organizzato una manifestazione che ha avuto come tema anche messaggi di  pace.

    I fedeli, dopo un intenso, sentito e partecipato momento di preghiera, alle ore 15.00 hanno sfilato per le vie di Cesano Boscone, tra i cittadini attoniti e stupiti per il singolare rito, che si stava celebrando sotto ai loro occhi: la processione è stata ricca di preghiera, accompagnata da gesti di dolore e mortificazione a ricordo del martirio.

    Messaggi di pace nei cartelli dei fedeli in processione

    Al termine della processione, che si è svolta passando anche per il nuovo cimitero di Cesano, che ha al suo interno una parte dedicata ai fedeli di religione musulmana,  si sono ritrovati alla Sala della Trasparenza per un ultimo momento di preghiera, al termine del quale, dopo una giornata di digiuno, i fedeli hanno potuto rifocillarsi.

    “In un momento in cui tutti contestano tutto – sottolinea il sindaco di Cesano Boscone, Vincenzo D’Avanzo – ci sembra importante rilanciare il messaggio di dialogo che l’Amministrazione ha voluto dare durante la consegna ufficiale della Bibbia alla biblioteca comunale lo scorso sabato. Credo ci siano le condizioni per un dialogo serio nella direzione dell’integrazione e della condivisione di valori comuni alle diverse confessioni religiose”.

    V.A.

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