Corsico (20 marzo 2008) – “Salutati con un ‘ciao ci vediamo più tardi’, viviamo in uno stato di perenne attesa e il nostro cuore va in frantumi quando realizziamo che il ‘più tardi’ non esiste e che non potremo più vederli”: così Daniela, la sorella di Gianni, il giovane operaio deceduto il 20 marzo dell’anno scorso alla Nas di Corsico, scrive al sindaco Sergio Graffeo.
Fu proprio dopo quel tragico episodio che Graffeo volle sollecitare la politica ad assumersi la responsabilità di azioni concrete per evitare che, dopo il clamore della cronaca, tutto finisse nel dimenticatoio. Ed è proprio da quel momento che l’Amministrazione comunale ha voluto avviare un percorso la cui prima tappa importante verrà sancita tra alcune settimane, quando sarà firmato un protocollo d’intesa sia sulla sicurezza nei luoghi di lavoro sia di monitoraggio dell’economia locale. Un documento sostenuto da tutte le Amministrazioni del distretto corsichese e dalle principali organizzazioni imprenditoriali, sindacali e dagli enti che si occupano di vigilanza e controllo.
Ieri sera, il Consiglio comunale, su proposta del sindaco, ha osservato un minuto di silenzio, proprio per ricordare Gianni e quanti come lui hanno salutato la propria famiglia alla mattina con un arrivederci, ma a casa non hanno mai più fatto ritorno, come coloro che rimangono mutilati o vittime di malattie invalidanti.
“L’anno scorso ho incontrato, insieme ai sindaci di Trezzano sul Naviglio Liana Scundi e di Zibido San Giacomo, Gianmario Savoia – spiega Sergio Graffeo – il prefetto Gian Valerio Lombardi e con lui è stato condiviso un percorso che ha portato all’organizzazione di una serie di riunioni con i rappresentanti degli imprenditori, dei lavoratori, gli enti di vigilanza e controllo, ma anche con gli esponenti regionali dell’Associazione nazionale mutilati e invalidi sul lavoro. Il prossimo passo sarà la stesura di un protocollo d’intesa che impegnerà ciascun soggetto a dare il suo contributo affinché si possano scongiurare, in futuro, altre tragedie, ma anche per garantire un monitoraggio costante dell’economia locale e intervenire, con aiuti concreti, laddove vengano rilevate situazioni di crisi. Le politiche da intraprendere verranno definite – conclude Graffeo – da un osservatorio permanente che intendiamo istituire proprio con il protocollo”.
Redazione