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Magenta. "La finanziaria di Prodi, lascia i comuni in mutande"

Magenta, 25 marzo 2008- Il Consiglio Comunale di Magenta si appresta nei prossimi giorni a discutere ed approvare il Bilancio di previsione 2008. Questa mattina il sindaco Luca Del Gobbo e l’assessore alla Programmazione Economica Simone Gelli hanno incontrato i giornalisti in conferenza stampa illustrando loro i punti principali della nuova manovra economica e la filosofia che l’ha ispirata. L’incontro con la stampa si è aperto con una ‘piccola provocazione’ con la quale i due amministratori magentini hanno voluto evidenziare come il Bilancio 2008 ‘sia frutto di una Finanziaria del Governo Prodi che ha penalizzato fortemente i Comuni, cui sono stati tagliati tragicamente i trasferimenti statali, e che pone vincoli di bilancio rendendo difficile la gestione dei servizi locali, giudizio condiviso anche da molti sindaci di grandi città’. “La finanziaria Prodi- ha spiegato il primo cittadino- con l’introduzione di nuove tasse e con una pressione fiscale che in Italia è aumentata di oltre il 43%, e che viene associata però a minori trasferimenti statali, ha costretto gli enti locali a manovre di bilancio estremamente difficili ed ad un aumento della tassazione a fronte del mantenimento dei servizi offerti alla cittadinanza”. Il sindaco di Magenta ha anche sottolineato come ‘Veltroni, in questo periodo di campagna elettorale, si stia dimostrando un abilissimo politico prodigandosi per far dimenticare agli italiani l’effetto Prodi’. Addentrandosi poi nell’analisi del bilancio 2008 per il Comune di Magenta il sindaco ha evidenziato come la scelta della sua Amministrazione sia stata quella di ritoccare, dopo 7 anni (un anno di commissariamento e 6 di governo di centrodestra a Magenta) di tasse comunali invariate, alcuni contributi richiesti ai cittadini. “In un contesto difficilissimo in cui tutti gli enti locali sono costretti ad aumentare le tasse e alcuni di essi arrivano addirittura a scegliere di non rispettare il patto di stabilità, a Magenta presentiamo un bilancio che sta nel Patto e che prevede un ritocco all’aliquota Irpef, all’Ici sulla seconda casa e ad una parte della tassa sui rifiuti; una manovra economica che è il frutto di un lavoro meticoloso e serio che ha portato ad un aumento della tassazione in modo però non indiscriminato: secondo un principio solidaristico, chiederemo infatti poco di più a chi ha, ma ad alcune fasce non chiederemo assolutamente nulla in più; per preservare la famiglia, sono esentate da questi aumenti le famiglie con redditi medio-bassi”. Una manovra che consente di mantenere tutti i servizi (e la loro qualità) erogati in questi anni dal Comune alla cittadinanza e di migliorarli ulteriormente. “Considerati i presupposti, era necessario scegliere- ha spiegato l’assessore Gelli- tra tagliare i servizi mantenendo invariata la pressione fiscale oppure varare un ritocco alle imposte comunali richiedendo, ‘secondo equità’, uno sforzo economico in più a chi ha la possibilità di sostenerlo”. Le variazioni prevedono che l’Irpef salga dallo 0,5 allo 0,8 per mille (da segnalare che è stata introdotta però l’estensione della ‘no tax area’ sino a 10 mila euro), che l’Ici sulla seconda casa aumenti di un punto e che vengano rimodulate le fasce per il pagamento della Tarsu in modo che questo comporti, ad esempio, per una famiglia media l’aumento massimo di 1 euro al mese.

Redazione

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