(mi-lorenteggio.com) Buccinasco, 06 maggio 2008 – 50 opere, una selezione che, dagli anni Settanta ad oggi, rende omaggio alla personalità creativa di Mino Ceretti (Milano, 1930) evidenziando le dominanti espressive della sua ricerca pittorica. La mostra intitolata “Pittura cercata”, è curata da Claudio Cerritelli ed è stata realizzata anche grazie supporto di Intesa Sanpaolo.
Ceretti, autorevole presenza dell’arte contemporanea, è allievo di Aldo Carpi. Si diploma all’Accademia di Brera nel 1955 e, nello stesso anno, tiene la sua prima personale a Milano. In seguito, partecipa alla formazione di un gruppo di tendenza (con Guerreschi, Romagnoni, Banchieri, Vaglieri e Ferroni) definito “Realismo esistenziale”. Protagonista dello scenario artistico milanese tra anni Cinquanta e Sessanta, Ceretti esprime in modo inquieto la presenza della “figura” che viene analizzata, frantumata e ricomposta in strutture geometrizzanti: un lavoro pittorico che si sviluppa evidenziando la genesi della forma e la sua disgregazione. L’esigenza di rappresentare il mondo in modo critico e complesso, infatti, prende corpo attraverso teste, frammenti di natura, interni di studio, immagini provvisorie, che l’artista analizza e ricostruisce con l’invenzione di nuove possibili visioni.
La mostra ricompone i diversi passaggi racchiusi nelle sue opere: dal ciclo dei “ritratti mancati”, alle memorie “dal paesaggio”, alle ricerche sulla “identità”, fino alle “figure probabili”, cui viene affidato il destino possibile della pittura.
Commenta il Sindaco, Loris Cereda: “Nella fretta di un mondo massificato e globalizzato resta alle ‘isole’ la responsabilità di difendere gli spazi del tempo, della riflessione, della cultura e dell’arte. Ci siamo, quindi, sentiti in dovere di favorire la realizzazione sul nostro territorio di mostre d’arte contemporanea. La scelta non poteva che cadere su artisti che hanno dato una costante testimonianza sul loro tempo, nel loro tempo. Iniziare con Mino Ceretti vuol dire avere il coraggio di non fare una scelta facile e saper cercare, tra le tante devastanti proposte di un mercato avido, chi ha fatto un’esperienza artistica indipendente dalle mode passeggere e, al contrario, totalmente dipendente da una testimonianza forte sulla realtà dell’esistenza per un’intera vita”.
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