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Brenntag: una Conferenza di servizi per la delocalizzazione

Trezzano sul Naviglio (29 maggio 2008) – “Dalle parole si passi ai fatti. Per questo ho chiesto a Regione e Provincia una conferenza di servizi entro la fine di giugno per valutare insieme la delocalizzazione della Brenntag”: è determinata Liana Scundi, sindaco di Trezzano sul Naviglio che ha annunciato la sua decisione ai componenti della commissione ambiente e territorio intervenuti oggi per un sopralluogo all’impianto trezzanese di via Boccaccio, dove vengono stoccate annualmente 10.000 tonnellate di sostanze chimiche, tanto che da essere considerato un sito ad alto rischio di incidente rilevante.

“Riteniamo – precisa il sindaco – sia venuto il momento di mettersi intorno a un tavolo e discutere concretamente eventuali sbocchi. La forma più adeguata, dal punto di vista amministrativo, è proprio la Conferenza di servizi alla quale prendono parte tutti i soggetti coinvolti, dalle istituzioni pubbliche ai privati direttamente interessati alla questione”.

La Conferenza si dovrebbe svolgere entro la fine di giugno e sarà coinvolta la stessa Brenntag che, attraverso le parole del suo presidente, Karsten Beckmann presente all’incontro di oggi, si è dichiarata disponibile a partecipare alla discussione, sottolineando che al momento sarebbe troppo oneroso spostarsi, dopo i numerosi investimenti fatti anche nell’ambito della sicurezza.

“Sono fiduciosa che si possa trovare una soluzione – sottolinea il sindaco – perché ritengo prioritarie la qualità della vita dei cittadini e la tutela dell’ambiente. Ciascuno, per le proprie competenze, dovrà fare la sua parte. La Brenntag non è più compatibile con una zona che ha un’elevata densità abitativa, con asili nido e scuole nelle vicinanze”.

Qualche dato su Brenntag
L’azienda, che si sviluppa su una superficie di circa 50.000 mq, impiega una novantina di persone impegnate nella distribuzione di prodotti chimici organici.
È presente sul territorio dal 1968, fondata dalla società Iempsa. Prima degli anni Settanta il sito è stato ampliato oltre la ferrovia, con l’acquisizione della cosiddetta zona Casati. Nel 1998 è stata acquisita da Brenntag. All’interno vi sono 76 serbatoi interrati e altri 58 esterni.

Redazione

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