(mi-lorenteggio.com) Cesano Boscone, 08 luglio 2008 – "Cesano Boscone è una città aperta, ma non ci sono gli spazi per ospitare una moschea e un centro culturale mussulmano sul nostro territorio."
Credo, però, che occorra un’inversione di tendenza culturale rispetto alla deriva verso la quale ci sta portando la politica xenofoba del centrodestra. È necessario distinguere stranieri che delinquono da quelli, invece, che sono aperti all’integrazione. Ed è questa la strada che abbiamo deciso di percorrere con una serie di iniziative specifiche, dallo scaffale multiculturale in biblioteca alla Festa patronale aperta ogni anno a un Paese straniero, ma anche alla realizzazione, nel nostro nuovo cimitero, di uno spazio dedicato proprio alle persone di fede islamica.
Vorrei anche ricordare l’importante dialogo interreligioso avviato proprio a partire da Cesano Boscone, con don Giampiero Alberti, per tanti anni coadiutore nella parrocchia di Sant’Ireneo e poi nominato dal cardinale Tettamanzi responsabile, per la Diocesi, del dialogo con l’Islam.
Proprio l’apertura e il progetto culturale interreligioso voluto dall’Arcivescovo di Milano, del quale si è fatto interprete il nostro parroco di San Giovanni Battista, monsignor Franco Agnesi ci ha portato a organizzare un momento caratterizzato dalla consegna ufficiale alla città della Bibbia, da parte dei pastori che guidano le nostre tre chiese".
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