BAREGGIO (mercoledì 16 luglio) – Continua l’iter per l’avvio dei lavori di ristrutturazione dell’asilo nido comunale di via Don Sturzo. Lo scorso 25 giugno il Comune ha provveduto all’aggiudicazione provvisoria dei lavori cui seguirà, entro fine luglio (in assenza di ricorsi) quella definitiva e la consegna dei lavori. Le famiglie e i bambini bareggesi potranno così usufruire di una struttura in parte rinnovata, più grande e soprattutto più vivibile, con un notevole miglioramento della qualità delle attività didattiche, e dunque della vita dei piccoli ospiti.
La struttura comunale di via Don Sturzo sarà interessata dai lavori di ristrutturazione da settembre a dicembre 2008 e, dunque, inagibile. L’amministrazione comunale di Bareggio ha però già deciso di venire incontro non solo alle famiglie bareggesi che usufruiscono del servizio, ma anche a quelle che ne hanno fatto domanda e che sono in attesa di inserimento. Attraverso una convenzione con il Comune di Bareggio l’asilo nido “Il Germoglio”, gestito dalla cooperativa “Il quadrifoglio”, ospiterà per la prima parte dell’anno scolastico 2008-09 tutti i 24 bambini già iscritti al servizio comunale. Il Germoglio è infatti l’unica struttura per la prima infanzia sul territorio bareggese in grado, per dimensione e capacità ricettiva, di accogliere fino a 25 bambini. La convenzione costerà al Comune poco più di 20.000 euro per il periodo da settembre a dicembre 2008.
I 42 nuovi inserimenti al servizio comunale per il prossimo anno scolastico verranno invece effettuati al termine dei lavori di ristrutturazione. Il Comune ha però deciso di dare un supporto alle famiglie erogando a ciascuna un contributo di 500 euro per aiutarle nelle spese necessarie all’assistenza dei propri figli nel periodo di sospensione del servizio. In totale sono 21.000 gli euro spesi dal Comune per sostenere le famiglie.
«Nei primi giorni del mio insediamento, non appena appreso che la giunta uscente non aveva avviato alcunché in ordine ai lavori di ristrutturazione del nido comunale, con il rischio di perdere i 160 mila euro di finanziamento provinciale, abbiamo provveduto ad affrontare in emergenza la situazione. – fa sapere il sindaco, Monica Gibillini – La scelta fatta garantirà un luogo più confortevole ai bimbi offrendo un miglior servizio alle famiglie; richiederà un sacrificio solo di qualche settimana ad alcune famiglie, considerato che solo 42 su 95 avevano accesso al nido pubblico e che, di queste 42, gli ingressi saranno scaglionati nel tempo. Non si comprendono le polemiche di chi da un lato nemmeno ha accesso ad oggi al nido pubblico e dall’altro non avrebbe comunque visto l’ingresso del proprio figlio a settembre».
Redazione