(mi-lorenteggio.com) Cesano Boscone, 30 luglio 2008 – E’ più di un mese che nella scala di via Gramsci 21 al quartiere Tessara a Cesano Boscone, nelle case dell’ALER di Milano non funziona l’ascensore. Le case sono state costruite negli anni 70, l’edificio è alto sette piani ed è in cemento. La tromba delll’ascensore è storta, ma sono 40 anni che l’ascensore va su e giù nonostante tutto. Fino a un mese e mezzo fa quando improvvisamente, come testimoniano alcuni condomini, hanno cominciato a lavorarci e da quel momento sono state bloccate le porte a tutti i piani, e non c’è stato verso di far risolvere il problema, pur chiamando tutti i possibili responsabili, dall’amministrazione dell’ALER di Milano al comune di Cesano Boscone, ai tecnici degli ascensori che hanno l’appalto a Napoli fino ai tecnici che se ne occupano direttamente. Conseguenza di ciò è stato che i condomini per lo più anziani e con problemi di salute, alcuni anche grave, sono costretti a rimanere in casa.
Così vista la non risoluzione del problema, alcuni condomini costituitisi in comitato "Comitato scala G di via Gramsci 21" denunciano: "Perchè la situazione gravissima di queste persone non riesce a commuovere gli amministratopri dell’ALER di Milano che non hanno fatto nulla per velocizzare la soluzione del problema? Se l’ascensore ha dei problemi così gravi, la sostituzione si può fare in una settimana, invece non si muove nulla e non si vedono tecnici al lavoro. La settimana scorsa abbiamo sentito alla tv il Presidente dell’Aler di Milano affermare che non vale la pena aggiustare le case popolari, ma conviene di più trasferire la gente altrove e abbatterle e ricostruirle. Gran bel progetto, ma cosa vogliono farne, in realtà, di questi vecchietti ammalati? Sono troppo fastidiosi per l’immagine di una nuova Milano expo 2015 e si confida sull’aiuto del caldo e di un ascensore fermo per la liberazione degli appartamenti? Passeranno l’agosto così, chiusi in casa e dimenticati, o qualche giornalista si commuoverà e verrà a vedere come vivono? "
Ma, il Sindaco interviene subito, dopo le nuove segnalazioni sulla mancata manutenzione da parte dell’Aler.
“Ci rendiamo conto -dice- di questa brutta situazione, tanto è vero che, da mesi, stiamo esercitando tutti i nostri poteri per risolvere il problema. Un problema grave, perché si ostacola la libertà di movimento. Non è solo una questione di ascensori: da tempo abbiamo chiesto anche l’abbattimento delle barriere architettoniche esistenti, che costringono chi ha difficoltà a dipendere sempre da altri per muoversi”.
Sull’argomento, il Comune è già intervenuto, più volte. “Abbiamo posto le condizioni per avere uno sportello di riferimento sul nostro territorio. Da sei mesi, ogni giovedì al centro sociale, vengono raccolte le segnalazioni: il flusso della gente c’è, il monitoraggio delle esigenze avviene”.
“Abbiamo voluto fare di più. Da un paio di mesi ci siamo anche offerti di garantire la manutenzione ai vialetti, in cambio di qualcosa d’altro. Purtroppo, dobbiamo notare con molta tristezza che l’Aler risente di una cattiva gestione che dura da decenni, sia dal punto di vista economico che degli assetti burocratici”.
“Continuiamo ad esercitare la pressione sull’Aler e non escludiamo atti più forti nei suoi confronti”.
Vittorio Aggio