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3 milioni dal Comune di Milano per la sostituzione delle caldaie con più di 15 anni

Milano, 4 agosto 2008 – La Giunta comunale ha deciso di stanziare 3.000.000 euro per l’assegnazione di contributi, tramite bando, per la trasformazione a gas naturale degli impianti termici per riscaldamento e la sostituzione dei generatori di calore di età superiore a quindici anni.

“Accanto ad una strategia per la mobilità sostenibile per il miglioramento dell’ambiente il Comune ha avviato un’attività per il controllo degli impianti termici e per la prima volta mette a disposizione dei cittadini degli incentivi per la sostituzione degli impianti più vecchi” – ha detto l’Assessore alla Mobilità, Trasporti e Ambiente, Edoardo Croci.

Il contributo assegnabile sarà variabile in base alla classe di potenza termica dell’impianto installato ed alla tipologia di intervento eseguito, come specificato nell’allegato progetto. Ogni singolo richiedente potrà presentare domanda di contributo per un massimo totale di € 25.000. Il contributo assegnato non potrà comunque superare il 50% del costo totale ammissibile sostenuto per ogni impianto trasformato.

Con questo bando il Comune di Milano promuove una azione volta al rinnovamento del parco impianti termici con miglioramento dell’efficienza energetica e la conseguente riduzione delle emissioni da impianti di riscaldamento, attraverso la concessione di contributi in conto capitale, di interventi su impianti termici di riscaldamento di edifici localizzati sul territorio del Comune di Milano e adibiti ad uso residenziale, produttivo e terziario.

Grazie al finanziamento si potrà convertire l’impianto termico funzionante a gasolio (o altro combustibile solido o liquido di origine fossile) in impianto alimentato a gas naturale previa sostituzione delle caldaie esistenti con nuovi generatori o sostituzione del solo bruciatore purché tale sostituzione riguardi generatori di calore di età non superiore a 8 anni.

Il finanziamento riguarda anche la riqualificazione tecnologica di impianti termici con sostituzione di uno o più generatori di calore funzionante a gas di età superiore a 15 anni, destinati al riscaldamento degli ambienti con o senza la produzione di acqua calda per usi igienici e sanitari.

Oggi la principale responsabilità delle emissioni di PM10 è da attribuirsi al gasolio: il 34% degli autoveicoli è alimentato a gasolio ed è responsabile dell’84% delle emissioni di polveri sottili, mentre il 31% della potenza termica istallata negli stabili è a gasolio e produce l’84% delle emissioni da impianti termici civili.

Il Comune inoltre attuerà nella stagione termica 2008/9 un sistema di controlli degli impianti termici sul territorio di Milano che prevede un numero minimo di ispezioni pari al 5% degli impianti termici di riscaldamento civile di potenza inferiore a 35 kW presenti sul territorio ed al 15% degli impianti di potenza superiore o uguale a 35 kW così da verificare l’osservanza delle norme relative al contenimento energetico nell’esercizio e nella attività di manutenzione.

Nella stagione termica 2008/9 il Comune effettuerà un numero minimo di 100 verifiche a campione presso uffici, esercizi commerciali e luoghi pubblici per verificare il rispetto del limite della temperatura stabilito dal la legge a 20° (+1 di tolleranza). I controlli saranno eseguiti da tecnici specializzati e con il supporto operativo degli agenti del Nucleo Operativo Ambiente della Polizia Locale.

Si può anche richiedere un controllo del limite della temperatura a casa propria ed il costo della verifica è di 60,00 €. Qualora l’ispezione accerti l’effettivo superamento dei valori massimi consentiti il richiedente sarà esonerato al pagamento e viene applicata la sanzione amministrativa prevista euro a carico di chi ha la responsabilità dell’esercizio dell’impianto di riscaldamento: l’Amministratore del condominio nel caso di impianti termici centralizzati.

Nella stagione termica 2007/8 sono stati eseguiti 6586 controlli su impianti autonomi superiori 35 kW e 4000 controlli su impianti centralizzati dei condomini, inferiori ai 35 kW.
Sono stati avviati 900 provvedimenti, corrispondenti alle anomalie riscontrate, pari al 8,5% degli impianti che non risulta quindi conforme alle norme vigenti. Le sanzioni previste vanno dai 50 fino a 10.000 euro. Le richieste di controlli da parte dei cittadini sono state 65 e 5 sono stati gli impianti non risultati a norma e 4 le sanzioni avviate.

Redazione

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