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Cesano. Mainardi (SDI) si è dimesso: "Questa maggioranza è un pasticcio"

(mi-lorenteggio.com) Cesano Boscone, 27 agosto 2008 – Mainardi, assessore, eletto nelle forze dello SDI, con con delega ai servizi alla persona con un comunicato stampa che deve essere ancora diffuso, che abbiamo intercettato appena stampato, ha rassegnato le proprie dimissioni. Alla nostra troupe che attendeva per una video intervista non ha rilasciato dichiarazioni, ma, solo dietro forte insistenza ci ha dato in anticipo il comunicato, che risponde ad una lettera inviatagli dal Sindaco.

Infatti, come anticipato da noi nei mesi precedenti, ecco che la desione è arrivata, dopo che Mainardi aveva diffuso insistentemente la notizia della probabile costituzione di  una lista civica, madre di tutte le liste civiche, quella da noi denominata "Lista del Cinghiale", e così nuovi scenari politici si aprono a Cesano.

Così, Il Sindaco nei giorni scorsi gli aveva scritto una lettera chiedendo chiarimenti sul suo comportamento politico:

 “Da più parti – scrive il primo cittadino all’assessore – mi è giunta voce di una tua candidatura a sindaco in occasione del prossimo rinnovo del Consiglio comunale in uno schieramento politico diverso e contrario a quello in cui attualmente operi. Se quello che si dice mi venisse confermato anche da te, allora potrei spiegarmi i tuoi comportamenti di questi ultimi mesi e, conseguentemente, vi sarebbe un valido e giustificato motivo per ritenere conclusa, con decorrenza immediata, la tua partecipazione in Giunta. In tal caso, ti chiedo, al fine di evitare un provvedimento di revoca da assessore, di voler presentare le tue dimissioni dalla carica”.

“Mi aspetto da te, senza indugi, una decisione trasparente, consona e conseguente ai comportamenti che da qualche tempo hai assunto”: si conclude così la lettera che il sindaco di Cesano Boscone, Vincenzo D’Avanzo ha inviato la scorsa settimana all’assessore socialista della sua Giunta, Massimo Mainardi.

Oggi ci sarà la prima riunione di Giunta alla quale Mainardi, assessore ancora in carica, è stato invitato. “Sto aspettando – sottolinea D’Avanzo – che assuma la decisione di dimettersi. Credo sia un atto doveroso e leale non solo nei confronti degli attuali alleati, ma anche verso quei cittadini ai quali chiederà il voto. La sua permanenza in Giunta darebbe adito al fondato sospetto che voglia strumentalizzare la carica a suo esclusivo beneficio e vantaggio politico a discapito della squadra di governo della coalizione consiliare e delle necessità e bisogni dei cittadini e della comunità che io ho l’onore di tutelare e garantire. Ho scritto a Mainardi – prosegue il sindaco – che accettare una carica pubblica comporta l’imperativo dovere morale di perseguire, unitamente agli altri colleghi dell’organo collegiale, gli obiettivi prefissati, concordati e condivisi con la stesura del programma di governo. Se si scegli di non rispettare più gli impegni che si sono assunti al momento di sottoscrivere il programma di governo, allora è meglio e più leale nei confronti dei cittadini assumersi le proprie responsabilità e farsi da parte”.

Ma, alla riunione in giunta non ci andrà, Mainardi ha detto basta: "Massimo Mainardi e i socialisti da lui guidati abbandonano la maggioranza di centro-sinistra". Così recita il comunicato in anterprima. "Il mio partito già da tempo si era convinto che vi fosse bisogno di un cambiamento profondo rispetto ad alcuni progetti intrapresi e previsti dal governo locale. Mi dimetto con effetto immediato dalla carica di assessore".

"Si continua su un sentiero stretto e pericoloso". " Per coerenza e correttezza non ho voluto far precipitare la già pasticciata situazione politica locale all’indomani dell’uscita dalla maggioranza di Rifondazione,  alla quale aggiungerei il caos seguito alla nascita del P.D.. Oltre alle fratture interne ai vecchi partiti della coalizione, che hanno portato alcuni consiglieri a dichiarare la loro appartenenza alla maggioranza solo per stare nel gioco della futura candidatura a sindaco di un sindaco ancora in carica….paradossale! Mi pare che da tutto ciò si possa trarre un’unica conclusione: l’esperienza politica della maggioranza che ha sostenuto la tua candidatura  oltre 4 anni fa è finita da tempo. Il mio non era e non è un maldestro, quanto furbesco atteggiamento per stare con "due piedi in una sola scarpa", ma, soltanto il modo più corretto e trasparente per segnalare, nel tempo, che qualche cosa si stava rompendo e, alla fine, si è rotto. Un atto, quindi inevitabile. L’attuale maggioranza, che si è incrinata strada facendo, prima con le critiche, rimaste inascoltate, da parte dell’Italia dei Valori, di Rifondazione Comunista e dei Socialisti. Poi, con l’uscita dalla maggioranza di Rifondazione e le conseguenti dimissioni dell’Assessore Alfredo Fontanella, mai sostituito. E ancora la frattura interna al Consiglio, conseguentemente alla nascita del P.D., che ha portato alla nascita di un nuovo gruppo consigliare che, in contrasto con il PD che aveva deciso di silurare D’Avanzo, aveva espresso il suo sostegno al sindaco addirittura sostenendo, con largo anticipo, la sua ricandidatura. Una situazione troppo pasticciata – precisa Mainardi – troppe contraddizioni interne, troppe liti, troppa disattenzione per il territorio, per i cittadini: Cesano è stata abbandonata a se stessa".

Vittorio Aggio

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