Milano, 3 settembre 2008 – La Sinagoga di via Guastalla e il Teatro Dal Verme ospiteranno domenica 7 settembre la 9ª Giornata europea della Cultura ebraica, che vedrà per la prima volta Milano città capofila con il tema “Musica e parole”.
La manifestazione, patrocinata dal Comune di Milano, è stata presentata a Palazzo Marino dal Presidente del Consiglio comunale Manfredi Palmeri, dal Presidente dell’Unione delle Comunità ebraiche italiane Renzo Gattegna, dal Presidente della Comunità ebraica di Milano Leone Soued, dal consigliere delegato Ucei per la Giornata Yoram Ortona e dall’assessore alla Cultura della Comunità ebraica di Milano Sara Modena.
Dopo le 50mila presenze del 2007, l’edizione di quest’anno si svolgerà in 27 Stati europei e in 58 località italiane, con concerti, spettacoli teatrali, mostre, conferenze, visite guidate, dibattiti. Saranno aperte al pubblico le sinagoghe, i musei e i luoghi storici e culturali delle comunità ebraiche, da oltre venti secoli presenti ininterrottamente nel nostro Paese.
“Prima di cedere il testimone a Trani nel 2009, vogliamo dedicare quest’anno alla cultura ebraica – ha detto il Presidente Manfredi Palmeri – arricchendo il programma del 7 settembre con ulteriori successive iniziative: una ‘Guida alla Milano ebraica’ e itinerari guidati per studenti, turisti e milanesi che, per primi, devono conoscere i luoghi di una storia e di una memoria comune”.
“A Milano vive la seconda comunità ebraica italiana con 10mila persone: non è tra le più antiche, ma è quella che si è arricchita di contributi da tutto il mondo e, per la sua recente evoluzione, è capace di guardare al terzo millennio”, ha proseguito il Presidente Palmeri che, inaugurando la scorsa edizione della Giornata, aveva auspicato il ruolo di capofila per la nostra città nel 2008.
“Abbiamo l’onore e la responsabilità – ha aggiunto Manfredi Palmeri – di essere protagonisti di un grande evento internazionale dedicato al dialogo tra le culture. Nel 60° anniversario dello Stato di Israele e al termine del 10° anno del nostro gemellaggio con Tel Aviv, questa manifestazione ci avvicina ancor più al popolo ebraico e ci offre l’opportunità di comprendere meglio le radici dell’intera Europa”.
“Come rappresentante degli ebrei italiani – ha dichiarato il Presidente Renzo Gattegna – mi piace insistere sul significato della Giornata europea della Cultura ebraica quale occasione di apertura verso tutti. Apertura fisica dei luoghi ebraici a tutti i visitatori, attraverso la quale ci si propone di stimolare l’apertura delle menti al dialogo, allo scambio e alla comprensione reciproca. È inevitabile, per un popolo come quello ebraico, che è sempre stato definito il ‘popolo del libro’, cercare la fusione stretta tra forma e contenuto verbalmente espresso e quindi, in questo caso, tra musica e canto”.
“Se le sfide del futuro sono costituite soprattutto dall’integrazione di genti e culture diverse – ha spiegato il Presidente Leone Soued – allora nessun luogo meglio di Milano può rappresentare il laboratorio ideale. Vogliamo vedere la nostra città come un modello di accoglienza e di tolleranza di genti diverse, perché conosciamo il peso dell’esilio e dell’integrazione in luoghi diversi. Ma, al tempo stesso, siamo fermamente impegnati per il rispetto delle regole del vivere civile: non possiamo assecondare sopraffazioni, intolleranze e oscurantismi da qualunque parte provengano”.
“Gli ebrei negli anni si sono integrati nella vita comunitaria e in quella metropolitana – ha ricordato Yoram Ortona – determinando quell’arricchimento culturale e sociale che è segno di convivenza, di fratellanza, ma anche di crescita e di prosperità per la nostra città. Quindi un’opportunità anche quest’anno per apprezzare e conoscere da vicino uno spaccato della cultura ebraica del nostro Paese, attraverso la musica e i canti nella tradizione ebraica”.
Redazione