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Infrastrutture nell’est Ticino

(Milano, 3 ottobre 2008) – “Mi pare evidente che laddove i Comuni non siano in grado di trovare un accordo, allora, debba essere la Regione a prendere in mano la situazione portando avanti quei progetti infrastrutturali per il territorio dell’est Ticino che le sue popolazioni e, soprattutto, la sua economia, attendono da anni”.
Il Consigliere Regionale Sante Zuffada, già componente della IV Commissione Attività Produttive e oggi Presidente della Commissione Affari Istituzionali e componente al Pirellone della III Commissione Sanità & Assistenza e della Commissione Speciale Statuto, prende la parola in merito al dibattito tuttora in corso (vedi la discussione di martedì 30 settembre in Consiglio Regionale su “Infrastrutture di interesse concorrente regionale e nazionale") relativamente alle nuove vie di collegamento veloci in questa zona della provincia di Milano, incastonata strategicamente, tra la ‘Grande Fiera’ di Rho Pero e l’aeroporto di Malpensa.
“Ritengo che l’utilità della nuova Bretella per Malpensa inaugurata nello scorso mese di marzo sia sotto gli occhi di tutti – osserva il Consigliere Zuffada – così come penso che sia ormai più che pacifica la necessità di proseguire in tempi rapidi con il secondo lotto verso ‘Sud Ovest’ del tracciato.
Tanto più – ricorda Zuffada – dinanzi alla ribadita piena disponibilità da parte dei vertici regionali di porre in essere una serie di opere di compensazione ambientale a vantaggio del territorio”.
“Dunque – ribadisce il Consigliere Regionale di Forza Italia verso il Popolo della Libertà – davanti ad un tale favorevole scenario non vi possono essere più ripensamenti da parte di chicchessia per un’infrastruttura fondamentale per il completamento dei collegamenti da e per la ‘Grande Milano’. Tanto più in vista di Expo 2015 che dovrà vedere necessariamente questi nostri territori con le loro popolazioni giocare un ruolo da protagonisti e non da semplici subalterni”.
In particolare, poi, il Consigliere regionale del Centro-destra si sofferma sulla polemica riguardante gli eventuali contatti già avviati tra titolari di terreni che sorgono lungo il tracciato della nuova strada di collegamento veloce e le grandi catene di distribuzione di carburante.
“Francamente – spiega Zuffada – non ci vedo nulla di strano, in quanto, laddove sorgerà, fatto peraltro ormai acclarato, una nuova infrastruttura stradale, è evidente che dovranno esserci punti di rifornimento per il carburante, così come spazi di sosta e di ristoro.
Mi sorprende pertanto, davvero, il fatto che oggi qualcuno gridi allo scandalo – aggiunge Zuffada- tanto più ora, alla luce della recente nuova regionale per l’ammodernamento della rete distributiva (di cui, peraltro, il Consigliere Zuffada è stato relatore in Aula nello scorso giugno) che impone una serie di prescrizioni specifiche tese al pieno rispetto dei vincoli in materia ambientale e di eco-sostenibilità, innovando così lo spirito della normativa risalente a quattro anni fa”.
“Per quanto riguarda, invece, la realizzazione di centri commerciali ed altre strutture più o meno analoghe – precisa Zuffada – qui si tratta di rifarsi al buon senso dei singoli amministratori locali e, non certo, qualcuno potrà sostenere che la responsabilità di tali iniziative debba essere ricondotta al governo regionale”.
Sempre in riferimento alle opere legate alla viabilità, il Consigliere regionale Zuffada precisa la sua posizione rispetto alla cosiddetta Variante all’ex Statale 11 in località Pontenuovo di Magenta, altro intervento direttamente collegato alla prosecuzione della Boffalora Malpensa e già previsto dalla Regione.
“Anche in questo caso, come ho già avuto modo di ribadire in altre circostanze – conclude Zuffada- sarebbe stato auspicabile che le Amministrazioni locali, dimostrando senso di responsabilità per una questione che ha una portata chiaramente sovracomunale, fossero arrivate ad un accordo unanime.
Ma è evidente che finora ciò non è stato possibile. Perciò, bene ha fatto l’assessore regionale Raffaele Cattaneo a sciogliere gli indugi e ad esprimere il proprio favore rispetto all’ipotesi di tracciato Nord della Variante.
Un atteggiamento quest’ultimo che non deve essere scambiato per volontà di sopraffazione da parte della Regione nei confronti del territorio ma, piuttosto, di forte senso responsabilità rispetto a un bisogno concreto e ad un diritto per le nostre comunità qual è quello di avere una mobilità migliore, più efficiente e, soprattutto, al passo coi tempi, capace, quindi, di attrarre sul territorio nuove attività imprenditoriali creando benessere economico e nuove opportunità occupazionali”.

Redazione

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