(mi-lorenteggio.com) Milano, 07 dicembre 2008 – Presso la Biblioteca Comunale di Baggio – in via Pistoia 10 – Milano, si è conclusa la Mostra Personale di Pittura inaugurata il giorno 15 Novembre 2008. Questa mostra, ”Tra i flutti del mare” del maestro Gilberto Piccinini, fra le più intense del nostro secolo, è stata curata dal pittore e critico d’Arte Walter Venanzio, Presidente dell’Associazione Nazionale del Terzo Millennio di Milano, e presentata dal pittore e critico d’arte Carlo Roccazzella – in arte CARO.
Al Maestro Gilberto Piccinini, non si può negare l’avventura artistica. Infatti, le sue tele sfidano il grande mare con le magie dei colori, le alchimie degli spazi vasti e compositi, la ricerca di purezza ed essenzialità. Questo solenne omaggio al mare, che il maestro ha dato, si snoda attraverso opere spettacolari che diffondono la grande energia per la meditazione e vantano un piano del dipinto dai contrasti lucidi o opachi per condurre il fruitore dell’arte oltre la bidi-tridimensionalità; esse fanno vibrare la luce sopra la superficie inondata di colore, in composizioni di crudo splendore e, il successo di questa mostra, comprova soprattutto l’esigenza di crescita culturale di cui ognuno vuole e deve sapersi fare carico.
La pittura di Piccinini scaturisce da una voglia di svincolarsi da ogni legame da forme e regole che hanno portato ad un costante allontanamento della pittura dal gusto troppo figurativo. In queste opere d’arte c’è il gusto di riconoscere un segno, un messaggio che si è perso da tempo per il desiderio di richiamare i più attenti ad apprezzare la vita. Piccinini intende ridare ad ognuno una piacevole sensazione di liberazione della mente contemplando un mare a volte calmo, altre, spumeggiante e vorticoso e che, come espressione pittorica, fa nascere la speranza di recuperare l’umanità colpita e ferita nei sentimenti dall’attuale momento storico che stiamo attraversando. Non molti sono stati i contributi degli artisti che hanno saputo donare la linfa vitale del nostro intelletto per una rinascita del tempo che passa. Piccinini, pur non dimenticando la tendenza in un buon figurativo, è riuscito nella metamorfosi del suo blu, che continuamente si trasforma e fa assaporare il profondo amore per la vita.
Esternando la sua originalità con delle immagini anche surrealistiche mette come banco di prova la sua esperienza di un mestiere che fa in virtù della preponderante forza che è in lui di riuscire in una nuova figurazione in cui si vedono immagini che rappresentano quelle che si instaurano nel cervello quando l’uomo pensa. L’arte, dunque, la fa con passione, ma anche per divertimento e per scoprire e trovare soluzioni, per migliorare la propria tecnica in un pizzico di surrealismo per distinguersi, per togliersi dallo schema di base.
Principia Bruna Rosco
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