(mi-lorenteggio.com) Milano, 22 dicembre 2008 – Erano in sette su una nuova Fiat 500 guidata da un uomo risultato positivo all’etilometro. È successo la scorsa notte intorno alle 4, tra viale Monza e via Padova a Milano quando la polizia ha fermato l’auto. A bordo vi era un giovane originario di Foggia ma residente a Milano. Durante il controllo, gli agenti hanno trovato 6 giovani extracomunitari, di cui 4 marocchini di età compresa tra i 18 e i 22 anni e due ragazze del Guatemala di 18 e 25 anni. Il conducente è stato denunciato per guida in stato di ebbrezza
“Non cessa a Milano la pericolosa abitudine di mettersi alla guida in stato di ebbrezza. I dati relativi al mese di novembre dicono che su 313 controlli effettuati dalla Polizia Municipale, 100, ovvero uno su tre, sono risultati positivi ai test etilometrici e 30 veicoli sono stati sequestrati ai fini della confisca. Nel mese di ottobre i positivi ai test erano stati 122 su 342 controlli”.
Lo comunica il vice Sindaco e assessore alla Sicurezza Riccardo De Corato.
“Basti dire – spiega De Corato – che nel 2008 la Polizia Municipale ha effettuato 3946 accertamenti per le strade di Milano e 1064 soggetti sono risultati positivi, praticamente uno su quattro. Proprio questa mattina, il conducente di una Fiat 500, con a bordo 6 extracomunitari, è stato denunciato dalla Polizia di Stato, per guida in stato d’ebbrezza dopo essere risultato positivo all’alcol test. Una situazione allarmante dunque – sottolinea De Corato – confermata dalla triste media delle vittime della strada causate dall’abuso di alcol o droga. Secondo le stime, infatti, il 30 % dei 5000 decessi e 300 feriti all’anno per incidenti stradali, sono causati da conducenti in stato di ebbrezza o di alterazione psico-fisica. Con queste premesse, non ci si può lamentare se ora il Governo intende attuare un ulteriore giro di vite con il disegno di legge sulla sicurezza e se all’esame del Parlamento c’è anche una proposta di legge che limita ulteriormente il consumo a chi si mette alla guida”.
“Per chiudere il cerchio – aggiunge De Corato – è però necessario un ulteriore passo. Ovvero contestare l’accusa di omicidio volontario, anziché colposo, a chi provoca la morte di altri guidando in stato di ebbrezza o alterazione psicofisica, come prevede una proposta di legge che ho presentato a giugno alla Camera”.
“Sarebbe un ulteriore deterrente – conclude De Corato – per far fronte a un problema che necessita ormai di misure di contrasto forti“.
V.A.