Milano, 22 dicembre 2008 – L’assemblea dei sindaci del parco Sud ha detto si alla variante del Piano territoriale di coordinamento del Parco, inerente la “ricomposizione dei margini urbani e la riqualificazione paesistica e ambientale”.
L’Ordine del giorno è stato votato a larga maggioranza dai 42 sindaci presenti sui 61. Allo stesso modo è stata accolta la proposta del Comune di San Giuliano di “una maggior cautela da parte dei Comuni all’utilizzo del territorio perché il Parco è un bene e una risorsa non inesauribile che merita difesa e valorizzazione”.
Significa che le richieste di modifiche avanzate dai Comuni non potranno prescindere da ragioni di interesse pubblico generale, non potranno superare i limiti dell’1,5 percento del territorio comunale (vale a dire 5 kmq al massimo, su una superficie totale di 470 kmq del Parco Agricolo Sud) e vi si potrà ricorrere solo nei casi in cui non sia davvero possibile fornire risposte al di fuori dei confini del Parco.
“Dopo 20 anni di rigidità vincolistica – ha detto Bruna Brembilla, presidente del Parco Sud – era indispensabile correggere alcuni errori cartografici e consentire la trasformazione di alcune parti dei territori dei singoli comuni, per funzioni differenti, tenendo conto delle nuove necessità dei cittadini e di esigenze giù emerse nel 2001. Per fare questo in modo da non sacrificare il Parco abbiamo attuato politiche di compensazione ambientale, secondo la logica del "fare con equilibrio": Costruire poco e bene dando risposta alla reale esigenza di servizi che vengono dai Comuni e, in cambio, realizzare vere aree verdi per aumentarne le occasioni di fruizione del Parco per renderlo davvero un territorio amico”.
“Le scelte fatte – ha ricordato Massimo D’Avolio, presidente dell’Assemblea dei sindaci del Parco Sud – favoriscono un’equilibrata organizzazione dei territori comunali del Parco così da garantire il soddisfacimento dei bisogni essenziali delle collettività locali riqualificando le zone degradate e assicurando la qualità ambientale dell’area protetta".
L’assemblea ha anche votato all’unanimità, un documento proposto dal Comune di Pieve che afferma la contrarietà dei sindaci alla realizzazione di un nuovo termovalorizzatore in territorio del Parco Sud. “Una posizione contraria a Regione e Comune di Milano – concludono Brembilla e D’Avolio – che vorrebbero invece realizzare nel Parco il secondo termovalorizzatore milanese”.
Redazione