Milano, 27 dicembre 2008 – L’Amministrazione comunale, con un provvedimento approvato dalla Giunta, intende avviare un piano di intervento a favore delle persone anziane ultrasessantacinquenni che vivono in quartieri a rischio e ai piani bassi delle case popolari (piano terra, rialzato e primo) con l’installazione di elementi antintrusione.
“Il Comune di Milano è già impegnato con diverse iniziative per migliorare le condizioni di vivibilità nei quartieri cittadini – ha spiegato l’assessore alla Casa Gianni Verga -. Ricordo, ad esempio, il custode sociale, il vigile di quartiere, l’insediamento di funzioni e di servizi nei complessi immobiliari di proprietà comunale. Ora vogliamo fare in modo che i cittadini, soprattutto quelli più anziani e che vivono da soli, possano sentirsi più sicuri tra le mura di casa”.
Per questo progetto – che rientra nel piano di manutenzione straordinaria degli alloggi di edilizia popolare – sono stati impegnati 500mila euro.
La priorità di esecuzione degli interventi è stata stabilita sulla base del numero dei nuclei familiari con persone “over 65” con contratto di affitto relativo ad un alloggio situato al piano terra/rialzato/primo in immobili di proprietà del Comune. Le famiglie con ultrasessantacinquenni risultano presenti in maggior numero nella zona 9 di decentramento.
La mappa
zona 1: 58 nuclei,
zona 2: 208 nuclei,
zona 3: 157 nuclei,
zona 4: 362 nuclei,
zona 5: 351 nuclei,
zona 6: 386 nuclei,
zona 7: 188 nuclei,
zona 8: 424 nuclei,
zona 9: 558 nuclei.
Totale: 2.692 nuclei con “over 65”
I dati sono stati incrociati con quelli delle aree a rischio segnalate da Carabinieri, Polizia municipale e Questura e individuate dalla mappa realizzata dal Politecnico di Milano. Si tratta di aree caratterizzate da fenomeni legati alla prostituzione, allo spaccio di stupefacenti, a furti e alla presenza di insediamenti abusivi.
Redazione