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Il cantante francese Roudoudou presto in Italia

(mi-lorenteggio.com) Milano, 09 gennaio 2009 – L’imminente venuta in Italia del famoso cantante francese, del nuovo fenomeno del rock contemporaneo, creerà per l’Italia un evento live molto atteso. Parlare di questo singolare personaggio che negli ultimi anni ha subito una serie di metamorfosi, è dare un messaggio positivo e straordinario. Roudoudou possiede un bel timbro vocale, sabor e grinta da vendere, ma si rivela anche un vero gentiluomo. Per diventare una pop star, Roudoudou non ha seguito la via della progettazione metodica e strategica come costruirsi un’immagine estremamente catchy, gestire i riflettori del gossip e mandare ai giornali dichiarazioni osè. Lui ha scelto la via difficile di suonare quello che gli andava provando anche a dirvertirsi facendolo. Questo singolare cantante francese, che, con il suo MySpace, ha scalato le classifiche mondiali, sta aspettando con ansia di venire in Italia e, ogni mattina, si alza per promuovere quello che canterà in Italia. Si sta veramente spaccando in due per essere una roccia per reggere a tutto. Quando l’ho sentito per la prima volta in live, è stato alla fine della sua esibizione. Sono andata nel retroscena del palco è ho visto tutta quella gente che urlava e ruggiva per lui come se la loro vita dipendeva solo da quello che Roudoudou aveva cantato. Sono rimasta incantata e mi sono divertita molto. Dal luogo del nord della Francia, Roudoudou ha messo in su MySpace le sue canzoni con testi ispirate a tutto ciò che lo circonda. Bisogna ammettere che Roudoudou è talmente bravo che milioni di persone hanno cliccato il suo MySpace (http://www.myspace.com/rudirespinto) per sentire i suoi brani e per fargli i complimenti. Quindi, alla fine dell’esibizione, l’ho avvicinato per intervistarlo e per dirgli che avrei voluto dipingere un suo ritratto, visto che ha dei tratti somatici molto particolari.
Gli chiedo:
Di che origini sei?
 “Sono di Strasburgo, Alsazian, francese alla frontiera con la Germania”

Perché hai lasciato passare tutto questo tempo prima di decidere di venire in Italia?
“Era da un po’ che ci stavo pensando, ma i miei impegni erano tanti e non ero pronto a questo grande passo. Ora sono pronto a darne una mia testimonianza all’Italia che è un paese meraviglioso e dove sono sicuro che troverò il mio spazio. So qual è la realtà in Italia che è un Paese d’arte, un Paese che ha una cultura straordinaria”.
Nella tua ricca selezione di brani, sono comprese anche quelli del passato?
“Quando ho cominciato a lavorare al progetto di venire in Italia, ho fatto suonare i miei brani su MySpace e devo dire che mi ha dato una mano per poter capire se potevo osare. Poi ho missato i brani nuovi e remissato quelli del passato ed ho cercato di rappresentare il mio mondo in tutte le sue forme e per tutti i Paesi, perché si suona per tutta la gente del Mondo”.
Quale sarà il tour in Italia?
Il tour avrà tre o quattro eventi dove proporrò le canzoni a partire dalle meno recenti per poi finire con quelle attuali. Per lasciare una testimonianza, proverò una forte emozione così da farla vivere anche agli altri; ad ogni modo, sicuramente, partirò da Milano fino ad arrivare a Roma, convogliando tutte le energie su questo evento”.

La musica rappresenta dunque un elemento importante per la tua vita?
“Direi di sì. Il live poi è estremamente adrenalinico”.
In questo periodo sei discograficamente corteggiato? “Si, anche se la discografia, oramai, non corteggia più nessuno perché è agonizzante e la tendenza dei gruppi e dei protagonisti della musica è sempre più quella di rivolgersi al loro mercato e ai loro fans direttamente dai propri siti o MySpace”. Da quanto mi risulta sei molto amato dalla fascia dei giovani, ma nei tuoi concerti non mancano mai neanche i meno giovani e, questo, mi sembra positivo, visto che io faccio parte degli Over. “E’ vero, la base dei miei fans si è allargata in modo assolutamente visibile, coinvolgendo fasce di ragazzi molto giovani e persone meno giovani”. La tua biografia è ricca di collaborazioni con colleghi italiani, ne prevede altre per il futuro “Abitando in Francia è abbastanza facile, poi il mondo musicale italiano è già di per sé allargato così le collaborazioni avvengono molto di frequente. Per cui direi di si”.
 E’ vera l’ipotesi di arrivare a cantare a Sanremo?
“Certo, sarebbe un miracolo poterlo fare, io lo desidero in modo particolare”.
Come mai ti senti così vicino all’Italia?
“Avendo interagito con musicisti e autori italiani, mi sento così tanto vicino all’Italia che alla fine mi sembrano le mie radici musicali originali”.

La tua vita va veloce?
 “Secondo me al mondo d’oggi c’è chi va più veloce di te e ti frega il posto, quindi, se si va piano da qualche parte si sta sbagliando”.

Nella tua musica è subentrato il mestiere o rimane arte?
 “E’ soprattutto innata passione. Ho lavorato affinché la mia musica non fosse mestiere, ma solo arte. Attraverso il suono acustico ho creato un rapporto spirituale e personale per lanciare messaggi positivi e tentare di dare piacere”.

Allora la rabbia che si coglie in alcune delle tue canzoni è autentica?
 “Sicuramente”.

Cosa nasconde un testo ricco di valori?
“Nulla. Il testo è quello che è e, dentro, c’è soprattutto amore ed emozione forte”.

Cosa pensi piacerà di te agli italiani?
Le mie canzoni perché, al di là degli esiti positivi o negativi, raccontato la vita, la vera vita con semplicità.

La tua voce è molto particolare?
 “No! E’ una voce che per 33 anni ha cantato il blues”.

Ho ascoltato le canzoni che hai sul tuo MySpace, da chi sono state scritte?
 “Devo ringraziare di tutto cuore Antonella Bucci e Mauro Mengali che mi hanno scritto 2 testi perché hanno avuto fiducia in me mentre gli altri pensavano ancora che ero matto. E poi poetesse come Valentina Gaglione, Veronica Liga, Maria Laura Platania, Francesca di Nicola …e poi tu che hai scritto un grande testo per me!”

Le canzoni su MySpace sono solo un assaggio di quanto ci farani ascoltare in Italia?
“Per ora sono in fase di valutazione e di ascolto dei pezzi inediti da inserire nel tour. Ci tengo a fare bella figura, perché era da anni che desideravo poter far un tour in Italia, finalmente è arrivata la possibilità di farlo e spero di riuscire a impegnarmi e a far ascoltare dei pezzi molto belli”.
Ci saranno anche cover nel tue esibizioni canore?
 Si, ma ci saranno soprattutto testi inediti.

Sai già che farai un grande successo qui in Italia?
 “E la gente che deciderà”

Sarai soprattutto impegnato nell’esibizione live?
 “Non solo live”.

Come ti presenterai in Italia?
“Mi voglio direttamente confrontare con le vostre canzoni”.

Sei anche cantautore o sei un apprezzato interprete?
 “In francese, scriviamo i testi e la musica. Ma mai avrò la faccia tosta per scrivere in italiano al posto di un italiano. All’inizio forse, per farmi conoscere su il net, ha ha. No. Si passa come nella "vera vita": confido molto con gli autori italiani che accetteranno il mio accento. E poi si crea una canzone”.

Come definisci la tua voce: descrittiva, teatrale o interpretativa? “Ho fatto tesoro delle mie esperienze per cantare con naturalezza, semplicità e con l’amore”.
Con quale criterio sono state scelte le canzoni messe su MySpace?
 “Tutte le canzoni che ho sentito di più, dentro le quali molti si potranno rispecchiare. Quello che mi dispiace è che non posso metterli tutti”.

E’ faticoso esibirti in live? “No, non è faticoso. Devo dire, invece, che sentire l’entusiasmo del pubblico è fantastico. La loro energia è la mia forza che mi spinge a dare il meglio di me”.
 
Qual è l’aspetto più difficile delle performance in live?
 “In quelle poche ore, sapere che ti puoi giocare la carriera, mi mette abbastanza pressione, ma nel contempo mi scatena quell’adrenalina che mi fa fare cose impensabili e difficilissime”.

Quali sono le tue canzoni preferite?
 “Non saprei. Ma ogni volta che ci provo a chiedermelo mi ritrovo al punto di partenza. A me piacciono tutte”.
Hai un messaggio speciale da mandare ai tuoi fan in tutto il mondo?
“Che li amo tutti e il loro supporto è fondamentale per poter credere sempre di più in me”.

Tutti vogliono sapere se sei sposato?
“Ah ah…Forse non tutti vogliono saperlo… (umorismo francese)”.

Rimaniamo in tema musicale: se dovessi definirti usando i titoli di tre canzoni, quali sceglieresti, e perché? “Di getto sceglierei…è duro…QUELLO CHE perche i Rolling Stones sono le mie radici come per chiunque faccia rock. E poi il tuo testo E SE UN GIONO e SE UNA MERAVIGLIA CAPII di Gaglione; queste sono due canzoni che vanno crescendo e che permettano de fare buono live".
Come ti immagini il tuo tour in Italia?
 “Starò attento all’etica dell’incontro fatta di intesa e di rispetto”.

Le tue canzoni cosa raccontano?
 “Sono la sintesi di esperienze diverse”.

Quando hai cominciato a fare concerti?
 “Nel 1978 quando internet non esisteva”.

Hai delle foto o articoli che testimoniano la tua carriera?
 “Non ho mai custodito fotos e articoli, questo genere di cose per me non avevano importanza, solo le mie canzoni erano preziose da custodire. Sono fiero che oggi in francia alcuni interpreti suonano le mie canzoni. E solamente di questo quello che è importante per me. Le canzoni sono i miei bambini e vanno curati amorevolmente. Della mia persona non mi importa”.

In internet ho visto che ci sono vari Roudoudou, ma qual è il vero?
 “Ho official letters che approvanno che sono il vero Roudoudou. In Francia esiste un altro che ha rubato il mio nome. Ma per il mio avvocato, tutto va bene perché ero inscritto alla SACEM (SIAE) avanti a questo comico. E poi…faccio rock! No techno! Hahaha!”.

I tuoi prossimi progetti?
 “Amerei davvero fare un CD basato sulla possibile collaborazione tra uomini attraverso lo spazio e per mostrare che il net non è il diavolo!”.

Principia Bruna Rosco

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