(mi-lorenteggio.com) Vittuone, –12 gennaio 2009 – “Se l’associazione Vit.A è veramente convinta che questa Amministrazione sta portando avanti un progetto così pericoloso per il futuro di Vittuone e per la salute nostra e dei nostri figli, si autotassi invece di chiedere l’elemosina ai cittadini. Noi siamo certi che questo intervento porterà numerosi benefici al paese e pertanto andremo avanti”. L’intenzione espressa dall’associazione Vit.A di fare ricorso contro il Piano integrato, aprendo tra l’altro un conto corrente per chi volesse contribuire a sostenere le spese legali, non sta togliendo il sonno al Sindaco Enzo Tenti, convinto della bontà dell’operazione che ha recentemente avuto il via libera definitivo dal Consiglio Comunale. Da una parte il piano prevede il recupero della villa Venini, emblema seicentesco di Vittuone, che diventerà proprietà del Comune gratis con il parco da 16mila metri quadrati. Dall’altra, invece, una nuova zona produttivo-alberghiera sorgerà in un’area verde privata, dismessa da decenni, a nord della ferrovia. “Questo progetto – ha dichiarato Tenti – ha ricevuto il voto favorevole di tutti i consiglieri di maggioranza, che esprimono la maggioranza degli elettori di Vittuone. Oltre a recuperare la villa di pregio del centro storico, dove verranno spostati gli uffici comunali e la biblioteca e verrà realizzato un museo, creeremo nuovi posti di lavoro sul nostro territorio e ci faremo trovare pronti alla grande sfida dell’Expo 2015. A differenza di quello che pensano Vit.A e la minoranza, che in fin dei conti sono la stessa cosa, salvaguarderemo anche l’ambiente in quanto attorno ai nuovi insediamenti saranno posizionate alberature e zone verdi di mitigazione”. Secondo il Sindaco Tenti, in ogni caso, si tratta di un ricorso infondato in partenza. “Non si può ricorrere contro l’aspetto politico di un progetto approvato dal consiglio comunale. L’associazione Vit.A ha espresso delle semplici opinioni, ma un ricorso si deve basare su irregolarità nelle procedure e in questo senso noi abbiamo l’attestazione positiva di legali e tecnici. Non capisco poi tutto questo fermento attorno a quell’area privata: per anni è stata utilizzata come discarica abusiva e non mi risulta che qualcuno si sia mai stracciato le vesti per questo”.
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