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Milano Città D’arte: tutte le mostre che si terranno a Milano nel 2009

Milano, 19 gennaio 2009 – Una nuova strategia per Milano che si presenta sulla scena internazionale come città d’arte.
Oltre 30 mostre in 7 sedi, realizzate con un taglio interdisciplinare, lungo due linee guida: “Milano si racconta” e “Milano – mondo”.

Proseguono gli appuntamenti con le grandi mostre promosse dall’Assessorato alla Cultura che, nel corso di tutto il 2009, animeranno gli spazi espositivi del Comune di Milano e interesseranno le arti visive, la fotografia, il design, l’architettura e la moda.

Una risposta alla crescente domanda che la città esprime costantemente, come dimostrano i dati relativi all’affluenza di pubblico negli ultimi mesi che segnalano un raddoppio dei visitatori rispetto al 2007 all’interno degli spazi di competenza della Direzione Centrale Cultura.

“MILANO SI RACCONTA”
Da una parte l’obiettivo è di coinvolgere e connettere saperi e culture diverse, nell’ambito dell’offerta espositiva milanese, in grado di valorizzare la città e il suo patrimonio. Allargare, quindi, la conoscenza della storia artistica della nostra metropoli a un più ampio pubblico e approfondire i linguaggi e le tematiche che hanno caratterizzato e caratterizzano Milano. La città si racconta e mette a nudo le sue storie, verità, conflitti, leggende, misteri e, soprattutto, emozioni. Grande attenzione verrà riservata alla valorizzazione dell’arte italiana in cui Milano si è sempre saputa contraddistinguere. Ecco il significato, per esempio, della grande rassegna dedicata al Futurismo, alla quale ne seguirà una altrettanto imponente sulla Scapigliatura. In occasione del bicentenario della morte, Milano celebra la figura del grande architetto Giuseppe Piermarini nel “suo” Palazzo Reale, appena restaurato. La Galleria d’Arte Moderna ospiterà, invece, una mostra dedicata a Emilio Longoni, uno dei maggiori interpreti lombardi del Divisionismo. E ancora, in occasione dei 150 anni di Solferino e Magenta, la mostra fotografica Charles De Gaulle a Milano ricorda i festeggiamenti per il centenario che, nel 1959, videro la visita del Presidente francese nella nostra città. Spazio alla storia anche nelle due mostre fotografiche e documentarie Milano 1840-1910 e Milano 1947-2007.

“MILANO-MONDO”
Milano, però, è da sempre anche protagonista delle dinamiche culturali internazionali e si colloca nel complessivo panorama attuale come un nodo strategico della rete globale il cui ruolo e le cui funzioni richiedono di essere continuamente indirizzati. La città si mette in relazione con il mondo ed emerge, quindi, la volontà, da una parte, di fotografare le dimensioni internazionali di Milano e, dall’altra, di elaborare e proporre linee concrete di azione per la sua crescita nel panorama artistico globale, anche, in previsione di Expo 2015. Protagonisti del 2009 saranno due grandi Paesi rappresentativi di due importanti culture apprezzate e studiate negli ambiti più svariati: Stati Uniti e Giappone. Nel 2010 l’approfondimento sarà rivolto ai paesi arabi e alla Cina, mentre il 2011 sarà il turno dell’Africa.

In omaggio agli Stati Uniti Palazzo Reale ospiterà un’esposizione dedicata a Edward Hopper, padre del Realismo Americano del Novecento. Sempre a Palazzo Reale un’esposizione di opere provenienti dalla Chase Art Collection, una delle prime e più vaste collezioni del mondo sull’arte americana del ‘900, di proprietà della Chase Manhattan Bank. A Palazzo della Ragione invece una mostra sulla storia della fotografia americana dalla famosa rivista fotografica Camera Work ai giorni nostri. Il PAC infine ospiterà le creazioni di David Smith, riconosciuto come uno dei maestri della scultura del XX secolo.

Il Giappone sarà protagonista a Palazzo Reale con l’imperdibile MONET E IL GIAPPONE. Il tempo delle ninfee, mostra che affronta l’influenza della grafica giapponese sul protagonista dell’impressionismo francese, con l’esposizione Giappone. 100 capolavori che propone il meglio dell’arte giapponese del periodo Edo, e infine con Samurai!, per la prima volta in Europa una mostra dedicata al complesso mondo dei Samurai. Le tre mostre saranno l’occasione per conoscere un paese straordinario – lontanissimo da noi per tradizioni, cultura, forme e geografia – attraverso una selezione di capolavori.

In esclusiva assoluta il PAC di Milano, nel mese di marzo, ospiterà Vanessa Beecroft, vera star italiana dell’arte contemporanea. L’artista genovese, celebre in tutto il mondo per le sue performance e fotografie che ritraggono modelle statuarie e immobili negli spazi delle gallerie e dei musei più prestigiosi del mondo, torna in Italia con una nuova performance, che si configura già come un appuntamento imperdibile per la città.

MODA
Prosegue, anche nel 2009, l’omaggio della città alla moda, un settore che oltre a essere business rappresenta una vera arte dei tempi moderni. A due anni dalla scomparsa, una mostra celebrerà “l’architetto e designer” della moda Gianfranco Ferrè, mentre grazie alla collaborazione con la maison Dolce&Gabbana e alla consulenza di Anna Wintour, la storica direttrice di Vogue America, il Palazzo della Ragione ospiterà uno straordinario omaggio al principale periodico americano di moda fondato nel 1892 da Arthur B. Turnure.

DESIGN
Grande attenzione sarà dedicata al design. In occasione della 48esima edizione del Salone Internazionale del Mobile una mostra promossa dalla Fondazione Cosmit Eventi a cura di Luigi Settembrini, Enrico Colle e Manolo de Giorni metterà a confronto due universi paralleli e lontani: il mobile classico italiano e quello del design italiano della seconda metà del XX secolo con la riscoperta e la riproposizione di una serie di progetti unici e irripetibili. Nello stesso periodo al PAC verrà allestita una mostra antologica sull’attività dello studio Ballo e Ballo dagli anni ’50 ai nostri giorni. Infine, il Castello Sforzesco sarà la cornice per una mostra-evento dedicata al protagonista del design internazionale, Luigi Colani, anticipata dall’avvenieristico veicolo che l’artista ha creato per Expo 2015 in occasione dello scorso Salone Internazionale del Mobile.

FOTOGRAFIA D’AUTORE CON MCCURRY E GASTEL
A Palazzo della Ragione scatti d’autore per Steve MCCurry, i cui lavori sono stati pubblicati su tutte le principali riviste mondiali. Con le sue foto a colori altamente evocative, MCCurry ha documentato numerosi conflitti internazionali e civili, compresa la guerra tra Iran e Iraq, Beirut, Cambogia, Filippine, Guerra del Golfo e Afghanistan.
In concomitanza con la settimana della moda autunnale sarà inaugurata la mostra di Giovanni Gastel, nipote di Luchino Visconti, che propone immagini oniriche, surreali, sfumate, volutamente imperfette. Cultore della sperimentazione, Gastel è un innovatore della fotografia della moda.

LE MOSTRE NEL DETTAGLIO

Palazzo Reale:

Futurismo 09. Velocità+Arte+Azione. A cura di Ada Masoero e Giovanni Lista, la rassegna si pone come obiettivo quello di comporre un quadro articolato ed esaustivo del principale movimento culturale del Novecento, nato a Milano e da qui irradiato in tutta L’Europa. Esposte oltre quattrocento opere, di cui 240 sono dipinti, disegni e sculture, e le altre spaziano dal paroliberismo ai progetti e disegni d’architettura, alle scenografie e costumi teatrali, dalle fotografie ai libri-oggetto, fino agli oggetti dell’orizzonte quotidiano: arredi, oggetti di arte decorativa, pubblicità, moda, tutti segnati dall’impronta innovatrice del Futurismo. La Milano della modernità nelle straordinarie opere dei fondatori del movimento e dei loro più attivi seguaci in oltre quarant’anni di storia. La mostra è l’evento centrale del Centenario futurista ed è accompagnata da un ricchissimo programma di iniziative promosso dal Comune di Milano. (06 Febbraio– 07 Giugno)

– Futurismo 100. L’intento della mostra, a cura di Ester Coen, è quello di evidenziare i rapporti tra il futurismo e la scultura delle avanguardie storiche. Le opere di Boccioni saranno il filo conduttore per un confronto con i linguaggi di tutte le avanguardie (espressionismo, cubismo, dadaismo, costruttivismo) e degli artisti che hanno scardinato i modelli tradizionali. Saranno esposti dipinti di Picasso, Braque, Leger, Delaunay e sculture di Archipenko, Arp, Brancusi, Modiglioni, Pevsner, Picasso… La mostra è inglobata in un progetto più vasto che vede come protagonisti anche il MART di Rovereto e le Gallerie dell’Accademia di Venezia, che approcceranno due tematiche importanti: il rapporto con il futurismo dei paesi dell’est, Russia in particolare, ed il tema della velocità. (15 Ottobre 2009- 25 gennaio 2010)

Completa la trilogia sul Futurismo la mostra “F. T. Marinetti = Futurismo”, prodotta dalla Fondazione Stelline in collaborazione con il Comune di Milano. A cura di Luigi Sansone, coadiuvato da un comitato scientifico composto da Luigi Ballerini, Lucia Matino, Ermanno Paccagnini, Filippo Piazzoni ed Elena Pontiggia, la mostra intende approfondire e riscoprire la figura di Marinetti in tutta la sua ricchezza e complessità, da ideatore e promotore del Futurismo fortemente collegato con la città di Milano – la prima sede ufficiale del movimento fu in via Senato al 2, casa di Marinetti – a scrittore ed editore di testi futuristi, mettendo in rilievo la sua importanza internazionale come letterato e innovatore del linguaggio. In mostra si potranno ammirare importanti opere, tra cui Elasticità, Linea e forza di una bottiglia e Sotto il pergolato a Napoli di Umberto Boccioni e quelle di Giacomo Balla Spazzolridente ed Espansione di primavera, tutte provenienti dalle collezioni delle Civiche Raccolte d’Arte del Comune di Milano. (12 Febbraio – 7 Giugno)

La Scapigliatura. La Scapigliatura rappresenta l’antesignana delle avanguardie storiche e, non a caso, è tipicamente milanese, come lo saranno il Divisionismo e il Futurismo. È evidente dunque il filo rosso che lega questa esposizione al programma di iniziative sul futurismo. L’intento è quello di approfondire il clima culturale del quarantennio 1860-1900 con la più ampia mostra sulla Scapigliatura mai reailzzata. La mostra, a cura di Annie Paule Quinsac, prevede quattro ampie sezioni: 1) gli anni 1860. La formazione di un’estetica (opere di Piccio, di Faruffini e di Ranzoni); 2) Gli anni 1870. Il momento d’oro. I grandi protagonisti: Daniele Ranzoni e Tranquillo Cremona; 3) Gli anni 1880. Oltre Milano. Nasce la scultura scapigliata: Giuseppe Grandi, Ernesto Bazzaro, Medardo Rosso; 4) Gli anni 1890. Ultima fase milanese. Conconi, Previati, Grubicy. La mostra sarà arricchita da una serie di iniziative collaterali per approfondire, sempre in un’ottica interdisciplinare, la ricchezza del movimento della Scapigliatura. (Giugno-Novembre)

– Samurai! Per la prima volta in Europa una mostra – a cura di Giuseppe Piva e prodotta in collaborazione con la Fondazione Mazzotta– dedicata al complesso mondo dei Samurai, alla loro storia, al loro mito. Attraverso l’eccezionale nucleo di armature della collezione Koelliker di Milano, oltre a una serie di oggetti e di accessori – circa ottanta pezzi in tutto – verrà ripercorsa la storia sociale, politica ed economica del Giappone puntando soprattutto sul periodo compreso tra il Sei e l’Ottocento (periodo Edo). L’esposizione indaga quegli aspetti sociali, economici e culturali che ruotano intono a queste figure mitiche, simboli dell’aristocrazia di spada e della cavalleria, una casta militare che ha governato il Giappone per sette secoli . In mostra anche una selezione di opere delle Civiche Raccolte d’Arte Applicata inerenti al mondo dei Samurai. In occasione della mostra verrà pubblicato un catalogo bilingue (italiano-inglese) che mira a divenire uno dei testi di riferimento essenziali nella letteratura internazionale sull’argomento. ( 24 Febbraio- 2 Giugno)

– MONET E IL GIAPPONE. Il tempo delle ninfee. Pochi sanno che Monet – il cui celebre dipinto Impression, le soleil levant diede il nome al movimento impressionista – fu anche grande amante del Giappone e della sua cultura panteistica, ben rappresentata dal Naturalismo Giapponese. Le opere di questo movimento varcarono i confini orientali influenzando il mondo occidentale ed in particolare la Francia, dove furono ‘il catalizzatore’ che aiutò i pittori a sfuggire al fascino della tradizione classica, a liberarsi dell’autorità degli antichi maestri e cercare nuove concezioni artistiche, nuovi modi di vedere. Monet, e più tardi Cézanne, per primo colse la profonda novità di tale movimento, più che mai vicino ai valori dell’umanesimo e del cristianesimo, che rappresentava la natura come fluttuante in un tempo tuttavia immoto e la considerava qualcosa da rispettare profondamente, qualcosa di cui godere e di cui far parte. Il Giardino di Giverny, pensato da Monet proprio come un perfetto giardino giapponese, fu lo scenario iddilliaco dove egli concepì quello che fu l’apogeo della sua opera: il prodigioso complesso delle Nymphéas – Ninfee. Per la prima volta, in esclusiva per Milano, 20 di questi capolavori lasceranno il Museo Marmottan di Parigi per ricostruire, a Palazzo Reale e per il pubblico italiano, la “Cappella Sistina” dell’Orangerie. La mostra, curata da Claudia Beltramo Ceppi, si avvarrà della collaborazione di alcuni dei maggiori studiosi sull’argomento e sarà un’occasione unica per il pubblico italiano che, avvolto dalla sensazione di sprofondare nella natura del grande artista francese, potrà ammirare anche le straordinarie e fragilissime stampe giapponesi di Hokusai, Hiroshige e altri maestri. (Aprile-Settembre)

– Giappone. 100 capolavori. La mostra, a cura di Giancarlo Calza, intende presentare una selezione delle opere più significative dell’arte giapponese del periodo Edo (1615-1868), che traghettò il giappone dalla crisi del feudalesimo alla nascita della borghesia e della cultura cittadina, divenendo fondamento del Giappone moderno ante-litteram. In questo periodo si sviluppa infatti una nuova forma di cultura e le antiche vie prendono nuovi orientamenti, anche se la classe nobile e quella dei guerrieri erano ancora le fruitrici di una vasta produzione di arte decorativa di elevato livello. A questo riguardo ricordiamo artisti come Koetsu, Sotatsu Korin, Ando Hiroshige, Torii Kiyonaga, Hishikawa Moronobu.: trionfo del colore, grandi fondali in foglia d’oro e d’argento, un’iconografia potente per i grandi signori; un interesse per il ricercato e semplice per i nuovi mercanti dell’area di Kyoto, che insieme all’arte iniziarano ad apprezzare la narrativa e il teatro (kabuki); porcellane e terracotte raggiungono apici ineguagliati; l’apoteosi dei gusti cittadini, vizi e virtù, si ritrovano nelle immagini del mondo fluttuante (ukiyoe). La mostra sarà l’occasione per ammirare autentici tesori nazionali, raramente concessi per mostre allestite all’estero. (Dicembre 2009) Una serie di eventi collaterali alla mostra coinvolgeranno la città di Milano in diversi ambiti: dal cinema alle lezioni sul teatro, sulla musica, ma anche appuntamenti dedicati alle arti marziali e alla gastronomia.

– Universi Paralleli. 500 anni di cultura del grande arredo a confronto. In occasione della 48^ edizione del Salone Internazionale del Mobile, un’importante mostra promossa da Fondazione Cosmit Eventi a cura di Luigi Settembrini, Enrico Colle, Manolo De Giorni: un confronto all’americana tra due universi paralleli e lontani, quello del mobile classico italiano che prende le mosse dal periodo umanista quattro-cinquecentesco con la propaggine innovativa nell’arredo d’autore settecentesco e Impero, e quello invece del design italiano della seconda metà del XX secolo con la riscoperta e la riproposizione di una serie di progetti unici e irripetibili. Si tratta di una ricognizione-confronto sulle radici che stanno alla base della cultura alto-artigianale italiana le cui complessità e varietà appaiono come costanti da oltre cinque secoli. Per la prima volta opere dovute al genio dei migliori pittori, scultori e architetti classici – quali ad esempio Bernini, Juvarra, Pelagi, Parodi, e tanti altri – si confronteranno con grandi maestri contemporanei come Parisi, Sarfatti, Ponti, Scarpa, Pesce, Colombo, Sottsass, etc. (Aprile-Giugno)

 – Robert Wilson: VOOM Portraits. Robert Wilson è riconosciuto come una delle figure più importanti della nostra epoca nel teatro, nell’opera e nell’arte. Celebre per il suo modo di intrpretare le arti visive e per l’uso radicale della luce, Wilson è un’artista e un visionario la cui influenza si è estesa al di là delle scene e dei mezzi con cui lavora, toccando e rivoluzionando i campi della moda, design, architettura e media. Nel 2007, dopo anni di lavoro e di ricerca, Wilson ha elaboratouna serie di portraits – video ritratti ad alta definizione – che ritragono personaggi dello star system, gente ordinaria e animali straordinari. I suoi lavori sono stati esposti in musei e gallerie d’arte di tutto il mondo, tanto che il Centre Pompidou e il Museum of Fine Arts di Boston li gli hanno dedicato una retrospettiva. (Giugno – Settembre)

– Chase Art Collection: una collezione d’arte americana del Novecento. Iniziata circa 50 anni fa da David Rockefeller quando era a capo della Chase Manhattan Bank, la Chase Art Collection è una delle prime e più vaste collezioni del mondo di proprietà di un´azienda (oltre 30.000 opere per oltre 7.800 artisti rappresentanti di oltre 100 nazionalità). L´esposizione sarà la prima occasione italiana in cui la società mostrerà molte opere di qualità museale della propria collezione e, in particolar modo, verrà fatta una selezione di artisti americani contemporanei, tra cui Dan Flavin, Jean-Michel Basquiat, Roy Lichtenstein, Jasper Johns, Donald Judd, Jeff Koons, Bruce Nauman, Cindy Sherman, Andy Warhol. I visitatori potranno così ammirare le opere di artisti entrati nel mito e che hanno segnato profondamente il secolo che ci siamo appena lasciati alle spalle (Luglio-Settembre).

– Forattini a Palazzo Reale. Fatti, Misfatti, Manufatti. Mostra antologica di Giorgio Forattini, il più celebre vignettista satirico italiano, a cura di Gherardo Frassa. In una sorta di edicola speciale, verranno esposti tutti gli autoritratti più significativi della sua carriera (le querele, le censure, la lotta per la libertà di satira) accompagnati dalla reliquia maxima: la matita gialla/freccetta realizzata in grande formato. In mostra anche tutti i volumi pubblicati dal 1973 al 2008, con una vetrina particolare per il catalogo e il manifesto della mostra. (Luglio-Agosto)

– Gianfranco Ferré. Una mostra, a cura di Gisella Borioli, che celebra “l’architetto-designer” della moda a due anni dalla morte. Milano si conferma capitale internazionale della moda con l’esposizione di una serie di abiti altamente spettacolari realizzati nella lunga carriera dello stilista, testimonianza di come Ferré abbia rivoluzionato i concetti di stile e di eleganza, consacrando la moda non solo come interpretazione del proprio tempo ma anche, e soprattutto, come dispositivo capace di registrare i cambiamenti culturali e sociali. Abiti che hanno contribuito a ridisegnare i parametri della bellezza e le regole del gusto, ad inventare nuovi canoni che oggi contraddistinguono lo stile italiano nel mondo. (Settembre-Ottobre)
– Giuseppe Piermarini. Una mostra che segue le celebrazioni del bicentenario della scomparsa del grande architetto, nel “suo” Palazzo Reale, appena restaurato. Proposta dal comitato per le celebrazioni del bicentenario di Piermarini presieduto da Carlo Bertelli, la mostra intende ricreare la congerie culturale e sociale coeva all’azione del Piermarini a Milano, nonché dar conto delle sue più importanti realizzazioni. Sarà un’occasione per riscoprire il volto piermariniano della città. I modi con i quali Piermarini partecipò a disegnare il moderno assetto della città e a rispecchiare il gusto prevalente saranno confrontati con quelli contemporanei impiegati altrove per corrispondere a situazioni analoghe o affini. Il rapporto stabilito può precisare e rilevare il significato delle sue migliori opere e assieme può caratterizzare la sua personalità nel quadro dell’architettura europea dell’ultimo trentennio del secolo. Piermarini ha segnato una tappa fondamentale per l’indispensabile riconoscimento della nostra realtà urbana. Tale iniziativa è stata l’antesignana di una nuova impostazione seguita poi in tutta Europa. In questi ultimi anni, abbiamo assistito a profondi cambiamenti delle nostre società, delle nostre economie e delle nostre culture. In questo contesto di sfide locali e globali e dello sviluppo senza precedenti dell’urbanizzazione, la mostra si propone di riformulare alcuni dei principi contenuti nella visione originale dell’artista, per completarli e aggiornarli, e per arrivare a definire una nuova urbanità, una nuova cultura di vita urbana, destinata a incoraggiare gli enti locali a costruire una città sostenibile. La mostra si compone di circa trecento pezzi esposti (disegni di architettura e di ornato, documenti di archivio, incisioni, fotografie, materiale librario, dipinti, ritratti, affreschi, tempere, acquerelli, sculture, manoscritti, arredi), provenienti da archivi e musei italiani e stranieri. Alcuni aspetti dell’attività di Giuseppe Piermarini saranno illustrati allestendo dei ‘laboratori’ esplicativi dei processi (ad es.: il sistema della rappresentazione nei disegni architettonici). Elaborazioni fotografiche, grafiche e realizzazioni di modelli su progetti e su planimetrie urbane, oltre a video e multivisioni, consentiranno di riproporre in modo più chiaro il sistema del progetto, la dimensione architettonica e gli interventi sulla città. (Novembre 2009-Marzo 2010)

– Edward Hopper. In collaborazione con il Whitney Museum of American Art di New York, la prima importante retrospettiva italiana – a cura di Carter Foster – dedicata a Hopper, padre del Realismo Americano del Novecento e uno degli artisti più importanti dell’arte moderna. Particolarmente interessato all’osservazione della società urbana in un difficile periodo del suo sviluppo, egli cerca di esprimere gli aspetti oggettivi della realtà, grazie all’uso di moduli realistici che ripercorrono una quotidianità quasi inorganica, in composizioni dal solido impianto volumetrico entro una raggelata ambientazione vagamente metafisica, dove prevale il senso di solitudine e di estraneità. La sua pittura, ispirata sempre alla scena americana, è al tempo stesso quotidiana e metafisica, simbolo di due culture lontane e diverse, quella americana e quella europea, che l’artista conosce ed ama in ugual misura. Il mondo di Hopper si caratterizza attraverso l’assenza, attraverso atmosfere vuote e silenziose, ambienti deserti e rarefatti, paesaggi malinconici e solitari, trasmettendo così un’acuta sensazione di solitudine esistenziale, ontologica e di invalicabile incomunicabilità. La mostra proseguirà con una tappa a Roma, al Museo Fondazione Roma da febbraio a giugno 2010. (15 ottobre 2009 – 25 gennaio 2010)

PAC Padiglione d’Arte Contemporanea:

– Vanessa Beecroft. In esclusiva assoluta per il PAC, la prima volta in uno spazio pubblico milanese della star italiana dell’arte contemporanea. L’artista genovese celebre a livello internazionale per le sue performances e per le fotografie che ritraggono modelle statuarie e immobili negli spazi delle gallerie e dei musei più prestigiosi del mondo, facendo della condizione femminile l’ampio territorio della sua ricerca e utilizzando come materiale primario il corpo della donna, torna in Italia con una nuova performance che si configura già come un appuntamento imperdibile per lo scenario artistico della città. In tale occasione, verrà anche allestita una mostra – a cura di Giacinto Di Pietrantonio – che ripercorrerà, attraverso materiali video, l’attività dell’artista. (Marzo)

– Ballo + Ballo. Luce, spazio, segno. Il linguaggio dell’oggetto attraverso le immagini di Aldo Ballo e Marirosa Ballo Toscani. In occasione della 48^ edizione del Salone del Mobile, una mostra antologica sull’attività dello studio Ballo e Ballo dagli anni ’50 ai giorni nostri curata da un comitato scientifico sotto la direzione di Enrico Baleri. La fama conquistata dall’Italian Style nel mondo è stata molto aiutata dall’immagine nitida, serena, oggettiva e accattivante che degli oggetti di design diedero Aldo e Marirosa Ballo, ed è giunto il momento che Milano, la città dove i due hanno lavorato, la capitale del design, riconosca quanto il mondo del design debba essere riconoscente alla loro arte. (Aprile – Maggio)

– David Smith. Working Surface. La prima importante mostra italiana dell´artista statunitense David Smith, ormai da lungo tempo riconosciuto come uno dei maestri della scultura del XX secolo. L´esposizione, curata dalla Galleria Gmurzynska di Zurigo, metterà in evidenza come David Smith abbia saputo superare i tradizionali confini fra tecniche espressive e celebrerà la sua intelligenza del colore, della superficie, dei valori tattili attraverso più di quaranta opere che documentano tutta la carriera dell´artista, muovendo dalle costruzioni dei primi anni Trenta, per giungere ai capolavori degli anni Sessanta. Working Surface getterà nuova luce sulle diverse declinazioni dell´opera dell´artista ed estenderà la conoscenza del suo lavoro presso il pubblico oltre i disegni tridimensionali cui si lega la sua fama. Nel loro insieme i disegni, i dipinti, i rilievi esposti definiranno un percorso artistico dedicato al superamento dei confini fra tecniche espressive. Alcune sculture dell’artista saranno collocate in Galleria e in piazzetta Reale. (Luglio-Agosto).

– 5a Giornata del Contemporaneo. Il grande evento promosso dall’Associazione Musei d’Arte Contemporanea Italiani (AMACI) dedicato all’arte del nostro tempo e al suo pubblico. In questa occasione si apre un nuovo progetto: un autorevole curatore all’anno, fino al 2011, avrà il compito di allestire una mostra su 10 nuovi artisti che lavorano e hanno lavorato a Milano mettendosi in luce in questi ultimi tre anni nel contesto nazionale e internazionale. L’obiettovo è valorizzare i nuovi talenti e le risorse della città. La manifestazione, che in sole quattro edizioni ha visto crescere da 180 a 600 il numero degli aderenti, prevede, anche l’anno prossimo di coinvolgere tutte le istituzioni culturali presenti sul territorio nazionale che, per l’intera giornata, insieme ai musei associati ad AMACI, apriranno gratuitamente le loro porte. Attraverso eventi, mostre, conferenze e laboratori, il pubblico è invitato a partecipare alla dinamicità, vivacità e ricchezza culturale del nostro Paese, per riconoscere all’arte contemporanea l’importante ruolo che costantemente svolge nello sviluppo culturale, sociale ed economico. L’evento ha il sostegno della PARC – Direzione Generale per la qualità e la tutela del Paesaggio, l’Architettura e l’Arte Contemporanee del Ministero per i Beni e le Attività Culturali. (Ottobre 2009)

Rotonda di via Besana:
– Corriere dei Piccoli. Storie, fumetto e illustrazione per ragazzi.
Promossa e organizzata dalla Fondazione Corriere della Sera, che ha messo a disposizione il suo importante archivio storico, l’esposizione vuole celebrare il centenario della nascita del fortunato giornale per ragazzi (il primo numero esce il 27 dicembre 1908). A cura di Giovanna Ginex, esperta di illustrazione italiana del Novecento, la mostra avrà più di trecento opere di straordinaria qualità grafica, arricchite da materiali alla cui ricerca hanno collaborato gli illustratori ancora in vita o i loro eredi. Completeranno l’allestimento oggetti d’epoca legati ai personaggi presentati negli anni, giocattoli derivati dai personaggi creati per il giornale, burattini per i teatrini delle stanze dei giochi e marionette d’artista. (22 Gennaio-17 Maggio)
– Darwin 1809-2009. Realizzata a 200 anni dalla nascita del grande naturalista inglese la cui teoria è ancora al centro del dibattito culturale, è la più grande mostra rivolta al grande pubblico mai realizzata sullo scienziato inglese. Nel solco di una tradizione espositiva coltivata da più un secolo presso l’American Museum of Natural History di New York, l’esposizione intreccia i linguaggi della storia, della narrazione, del naturalismo, della filosofia della scienza e delle ricerche sperimentali contemporanee. La versione italiana, con integrazioni inedite e organizzata in collaborazione con Codice Cultura, sarà curata in prima persona da Niels Eldredge, responsabile della divisione invertebrati dell’American Museum of Natural History di New York, fra i maggiori evoluzionisti contemporanei, con l’aiuto di Ian Tattersall, fra i massimi esperti al mondo di evoluzione umana e direttore della Hall of Human Evolution presso l’American Museum of Natural History. (Giugno-Ottobre)

Castello Sforzesco – Museo della Scultura Antica:
– Cordelia von den Steinen. La mostra, a cura di Elena Pontiggia, si presenta come la prima importante retrospettiva italiana della scultrice svizzera. Verranno esposte oltre cinquanta opere in terracotta, tra cui alcune grandi installazioni, che documentano tutto il percorso dell’artista dagli anni Settanta ad oggi e che dialogheranno con il passato rappresentato dalle preziose sculture antiche di proprietà delle Civiche Raccolte. Un incontro senza precedenti che si propone anche lo scopo di valorizzare il patrimonio culturale della città. (Marzo-Maggio)

Castello Sforzesco – Sale Viscontee:
Luigi Colani. Il futuro è a Milano. Mostra-evento, a cura di Albrecht Ranger e Roberto Guerini, dedicata al protagonista del design internazionale Luigi Colani e anticipata già nel 2008, in occasione dello scorso Salone del Mobile, dall’avvenieristico camion creato dall’artista per EXPO 2015 e circolato per le vie di Milano. Un mezzo incredibile e dalle forme ultra aerodinamiche di fronte al quale non si poteva che esclamare “Il futuro è a Milano!” ed essere immediatamente trasportati nella città del domani. Tra i designer del nostro tempo Colani è certamente uno dei più famosi e allo stesso tempo anche uno dei più discussi. Alcuni lo definiscono un critico professionista, o un apprezzato stilista, altri lo considerano come un genio e un filosofo. Negli ultimi 60 anni ha progettato centinaia di prodotti per aziende famose in tutto il mondo: tra i suoi progetti vi sono automobili, motocicli, velivoli, attrezzature sportive, macchine fotografiche come la Canon T-90, calcolatrici, montature per occhiali e cosi via. In occasione della mostra a Milano diverse opere dell’artista e designer verranno collocate nelle principali piazze della città. (Aprile-Giugno)
Archivio Ricordi. Omaggio a Madama Butterfly. Nell’anno delle celebrazioni dei rapporti culturali con il Giappone, le Civiche Raccolte d’Arte Applicata e l’Archivio Ricordi dedicano una mostra a Madama Butterfly, l’opera in tre atti di Giacomo Puccini, su libretto di Giuseppe Giacosa e Luigi Illica, iniziata nel 1901. Per la realizzazione del dramma Puccini si documentò senza sosta e minuziosamente sui vari elementi orientali che ritenne necessario inserirvi. Lo aiutarono particolarmente una nota attrice giapponese, Sada Yakko, e la moglie dell’ambasciatore nipponico con la quale parla in Italia facendosi descrivere usi e costumi dell’affascinante popolo orientale. In mostra manifesti originali, stampe dedicate all’opera, registrazioni e incisioni d’epoca, costumi, strumenti musicali, ricostruzioni scenografiche, …un’occasione unica – a cura di Kikka Ricchio – per rivivere, oltre un secolo dopo, i fasti della sesta opera lirica del grande compositore italiano. (Settembre-Dicembre)

Castello Sforzesco – Sale Panoramiche:
Lo sguardo della fotografia sulla città ottocentesca. Milano 1840-1910. La mostra – a cura di Silvia Paoli (conservatore Civico Archivio Fotografico) – vuole indagare come la fotografia ha osservato i mutamenti della città ottocentesca, mettendone a fuoco i diversi aspetti e veicolandone la percezione a livello di comunicazione e di immagine. A partire dal 1840 circa fino ai primi del secolo successivo, sarà messo a fuoco l’occhio particolare dei fotografi che hanno operato a Milano, con particolare attenzione al rapporto fotografia/architettura e a come la fotografia abbia seguito i mutamenti urbanistici e sociali che hanno caratterizzato una città in forte sviluppo, specie a cavallo dei due secoli. La costruzione di un nuovo sguardo sulla città sarà quindi affrontato attraverso lo studio e la ricerca sulle diverse realtà della fotografia professionale e di quella amatoriale, sull’attività dei fotografi che hanno contribuito alla creazione dell’immagine della città, sugli usi e le funzioni sociali della fotografia e sul suo progressivo definirsi come linguaggio in rapporto alle altre forme di espressione figurativa. (Ottobre-Dicembre)

Palazzo della Ragione:

– Extreme Beauty in Vogue. Uno straordinario omaggio al principale periodico americano di moda fondato nel 1892 da Arthur B. Turnure. Quando Condé William Nast, figlio di un celebre cartoonist americano, ne acquistò la proprietà nel 1909, divenne la più autorevole rivista di moda del mondo. I migliori fotografi dell’intero panorama artistico si sono avvicendati sulle pagine di Vogue: da George Hoyningen-Huene, a Horst, a Jacques-Henri Lartigue. La mostra, promossa dalla maison Dolce&Gabbana, avrà la consulenza diretta del punto di riferimento per eccellenza del giornalismo di moda, la storica direttrice di Vogue America Anna Wintour, e l’allestimento sarà realizzato da Jean Nouvel Design. Lungo il percorso espositivo si potranno così ammirare i più celebri nomi del passato e del presente del mondo della fotografia, quali, per citarne solo alcuni: Edward Steichen, Erwin Blumenfeld, Richard Avedon, Helmut Newton, Annie Leibovitz e Steven Klein. Un’intera sezione sarà poi dedicata a Irving Penn.(4 Marzo-10 Maggio)
– Fotografia Americana. Una mostra dedicata alla storia della fotografia americana, dalla più importante e famosa rivista fotografica statunitense Camera Work ai giorni nostri. Oggetto di alcune pubblicazioni e esposta in modo frammentario in occasione di mostre, Camera Work non è mai stata presentata al pubblico con tutti i fascicoli originali e attraverso un percorso storico che ne permetta la completa analisi e un approfondito esame delle singole personalità fotografiche che vennero invitate a pubblicare le loro opere. Nell’insieme il progetto rappresenta l’occasione per un’approfondita analisi dei contenuti della rivista e allo stesso tempo un inedito percorso estetico attraverso alcune delle più affascinanti fotografie della nostra storia, icone e capolavori del Novecento. La mostra verrà curata da un eminente studioso americano e da un comitato scientifico al quale parteciperanno alcuni dei più importanti studiosi italiani e stranieri specialisti della materia. (Luglio-Settembre)

– Giovanni Gastel. La mostra – a cura di Germano Celant – sarà inaugurata in concomitanza della settimana della moda donna 2009. Immagini oniriche, surreali, sfumate, volutamente imperfette, così appaiono le foto di Giovanni Gastel, tra i fotografi di moda più acclamati non solo nel nostro paese ma anche all’estero. Erede dello stile aristocratico e sofisticato che caratterizza l’antica noblesse milanese, Giovanni Gastel, nipote di Luchino Visconti, ha scoperto giovanissimo la propria passione per la fotografia ed ha iniziato presto una carriera internazionale che oggi lo vede vivere tra Milano e Parigi. Cultore della sperimentazione, è un innovatore della fotografia di moda, sia tecnicamente che linguisticamente. Le foto di Giovanni Gastel dichiarano un costante percorso di ricerca creativa nella quale si rispecchia l’evoluzione del costume degli ultimi vent’anni. (Settembre-Ottobre)
– Steve McCurry. Una splendida raccolta dei lavori di uno dei più grandi maestri della fotografia dei nostri tempi. Celebre per le sue foto a colori altamente evocative, McCurry è in grado di cogliere l’essenza degli umani affanni e della gioia. Documenta diverse aree di conflitti internazionali e civili, compresa la guerra tra Iran ed Iraq, la spartizione dell’ex-Yugoslavia, Beirut, Cambogia, Filippine, la Guerra del Golfo e continua ad occuparsi dell’Afghanistan. S’interessa delle conseguenze della guerra sull’uomo, mostrando i segni che la guerra lascia sia sul paesaggio fisico sia sul volto umano. Il lavoro di McCurry è pubblicato su tutte le principali riviste mondiali. I suoi frequenti reportage per "National Geographic" comprendono Tibet, Afghanistan, Iraq, Yemen e i templi di Angkor Wat in Cambogia. La sua arte è guidata dallo spirito di meraviglia riguardo al mondo e ciò che in esso vive, dove il nomadismo è una categoria di ricerca che comprende sia i linguaggi sia le nazionalità: chi vorrà potrà ritrovare nella mostra, oltre alle fotografie, diversi punti di vista e altrettante proposte sulle questioni più urgenti che investono la costellazione dell’arte contemporanea oggi. (Novembre-Dicembre)

Galleria d’Arte Moderna:
– Emilio Longoni. Nell’anno delle celebrazioni del Futurismo
, non poteva mancare anche una mostra dedicata al Divisionismo – suo importante antecedente storico – attraverso l’esposizione dell’opera di uno dei maggiori interpreti lombardi, Emilio Longoni, di cui ricorre, nel 2009, il 150° anniversario della nascita. La mostra – a cura di Giovanna Ginex – ricostruisce il suo percorso pittorico, dagli esordi accademici a Brera nel 1878 alle ultime tele cui lavorò sino alla morte, nel 1932. L’esemplare vicenda artistica ed umana di Emilio Longoni attraversa mezzo secolo di storia della cultura figurativa italiana, dalle necessità di verismo degli anni Ottanta che ispirarono all’artista alcuni dei suoi capolavori, all’adesione personale e modulata alla tecnica divisionista attorno al 1890 che fu duttile strumento per le grandi composizioni di impegno sociale. La puntuale ricostruzione cronologica della sua produzione ha ora permesso di collocare nel corretto ambito storico le successive tele di ispirazione simbolista, seguite dalla più vasta e altissima produzione di paesaggi di montagna attraverso i quali Longoni supera i presupposti e gli esiti della pittura verista per approdare a una pittura pura, svincolata dalla forma. (Ottobre 2009-Gennaio 2010)

Museo di Storia Contemporanea:
– Milano 1947-2007. Uno spazio per conoscere la nostra storia.
Non si tratta di una mostra della storia della nostra città negli ultimi sessanta anni, ma di una preziosa occasione di informazione e di coinvolgimento nel vissuto storico cittadino che va conosciuto da chi vuole sfruttare appieno tutte le opportunità offerte dalla nostra città. In questo contesto si è andata rafforzando l’idea della necessità di una Casa della Storia a Milano incentrata sulla storia del XX secolo nella nostra città sul modello della Haus der Geschichte di Bonn e similari istituzioni nate negli ultimi tempi in diversi paesi europei. (2 Aprile – 1 Novembre)
– Charles De Gaulle a Milano. In occasione del 150° anniversario della Battaglia di Magenta (4 giugno 1859), una mostra fotografica ricorda i festeggiamenti per il centenario che, nel 1959, videro la visita a Magenta e quindi a Milano del presidente francese Charles De Gaulle e del presidente italiano Giovanni Gronchi. La Battaglia di Magenta ha segnato una delle pagine più significative della storia della città, storia che lega Magenta al Risorgimento Italiano e dunque all´Italia intera. La battaglia è ricordata, infatti, come tappa fondamentale per la conquista dell´Indipendenza e per la realizzazione dell´Unità d´Italia. L´Aministrazione Comunale è impegnata da tempo a proporre un progetto culturale capace di valorizzare la storia, le radici e l´identità del nostro paese in un sistema di relazione tra passato e futuro, tra valorizzazione della tradizione e creatività innovativa. (Giugno)

Da non dimenticare, infine, la mostra sui “Promessi sposi” in pittura, presso la Galleria d’Arte Moderna di via Palestro da luglio a settembre. Con 30 opere si racconteranno i Promessi sposi attraverso immagini pittoriche e testi.

Redazione

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