(mi-lorenteggio.com) Pieve Emanuele, 29 gennaio 2009 – I governi regionali e locali devono condividere, unitamente ai governi nazionali, la responsabilità della lotta al riscaldamento globale. Le città sono responsabili, direttamente e indirettamente, di oltre il 50% delle emissioni di gas serra derivanti dall’uso dell’energia nelle attività umane. Questo comporta la necessità di sviluppare Piani d’azione per l’energia sostenibile. Il Patto dei Sindaci, lanciato nel 2008 dalla Commissione europea per sviluppare le politiche energetiche è stato ben accolto da un’ottantina di sindaci della Provincia di Milano, che incaricata dall’UE svolge il ruolo di struttura di supporto.
Anche il comune di Pieve Emanuele ha aderito all’iniziativa, partecipando all’incontro dello scorso 20 gennaio in cui si è mostrato il progetto per accedere ai fondi BEI utili ad intraprendere insieme agli altri un’azione comune a favore dell’efficienza energetica e del raggiungimento e superamento degli obiettivi europei del 20-20-20, che prevedono di ridurre le emissioni di CO2 del 20%.
Il passo successivo sarà la formalizzazione, a Bruxelles, del Patto sull’energia da parte dei sindaci, il prossimo 10 febbraio 2009 quando la delegazione sottoscriverà ufficialmente il Patto.
La finalità del patto è quella di coinvolgere le città e i cittadini nello sviluppo della politica energetica dell’Unione Europea, nell’impegno delle città firmatarie di andare oltre gli obiettivi della UE per ridurre le emissioni di CO2 con misure di efficienza energetica e azioni collegate allo sviluppo di fonti di energia rinnovabile.
“Abbiamo aderito al Patto –dichiara il sindaco Pinto – seguendo le linee di una politica a favore delle energie rinnovabili e alternative, che ci permettano di contribuire al raggiungimento degli obiettivi previsti dall’UE. Attraverso un’azione comunicativa, che abbia un alto valore educativo, diffonderemo tra i cittadini una maggiore coscienza ecologica e predisporremo Piani di azione per l’energia sostenibile a livello territoriale dando il nostro contributo, in base a quanto stabilito in Provincia dove abbiamo espresso la nostra adesione al Patto”.
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