(mi-lorenteggio.com) Pieve Emanuele 2 febbraio 2009 – Anche Pieve Emanuele rientra tra i circa 64 Comuni italiani per i quali il Tribunale penale e civile di Verona ha ordinato il sequestro dei dispositivi T-red. Contestualmente agli altri comuni interessati, anche in questo comune dell’hinterland milanese è arrivata la notifica al comando della Polizia locale. Immediato l’intervento per disinstallare l’impianto ubicato in via Fizzonasco e consegnarlo all’autorità di polizia giudiziaria.
Il sindaco Rocco Pinto interviene a distanza di qualche giorno per spiegare la posizione della giunta pievese sull’argomento, con particolare riferimento ai rapporti intrattenuti con l’ azienda fornitrice degli impianti.
“Alla luce delle tante dichiarazioni comparse sulla stampa negli ultimi giorni – dichiara Pinto – desidero precisare alcuni punti nodali sul sequestro cautelativo delle apparecchiature T-red anche nel nostro comune. In primo luogo i tempi del giallo erano tarati secondo la normativa vigente, infatti il 90% dei ricorsi al Giudice di pace da parte dei cittadini multati ha dato ragione all’Amministrazione comunale. Per questo motivo quando negli scorsi mesi ci è stato chiesto di formare una commissione d’inchiesta abbiamo rifiutato. Contrariamente a quanto è avvenuto in altri comuni coinvolti, il nostro contratto con la società indagata non prevedeva alcun pagamento di percentuale sulle multe, veniva pagato solo l’affitto dell’impianto. Inoltre ci tengo a precisare, che se verrà accertata l’errata omologazione dell’impianto T-red agiremo legalmente nei confronti della ditta fornitrice. Chiunque – ribadisce Pinto – abbia commesso irregolarità è giusto che venga condannato e noi saremo pronti a chiedere un adeguato risarcimento per eventuali multe illecite.
A questo proposito già nella giunta del prossimo 4 febbraio provvederemo a nominare un legale che difenderà i nostri interessi.”
Redazione