(mi-lorenteggio.com) Cesano Boscone, 10 febbraio 2009 – Oltre 150 cesanesi erano presenti all’inaugurazione della mostra fotografica di Mirko Cecchi “Nuovi sguardi dalla Cina”, che rimarrà aperta fino a domenica 22 febbraio il giovedì e il venerdì dalle ore 17 alle 19 e il sabato e la domenica dalle ore 10.30 alle 12.30 e dalle 17 alle 19.
Per Mirko Cecchi, giovane fotografo cesanese, classe 1979, si è aperta una porta, da alcuni anni a questa parte, verso nuove ricerche e avventure di interesse fotografico. Mirko Cecchi ha incominciato con la moda e le sfilate parigine. Ma,tutto è cominciato quando viaggiare non è diventata solo una necessità di lavoro, ma anche un piacere, una curiosità, un’esigenza interiore. Le immagini della mostra “Nuovi sguardi dalla Cina” sono state scattate a Pechino, nei suoi dintorni e in diverse altre località cinesi, ed è composta da una serie di immagini, frutto di una lunga e accurata selezione, con le quali l’autore vuole raccontare essenzialmente i giovani cinesi, protagonisti di una realtà in evoluzione.
La fotografia è così diventata un’inseparabile compagna di Mirko, non solo perché definisce gli itinerari percorsi, con il suo indelebile ricordo, ma perché permette di “portare a casa” un pezzetto di mondo.
Le immagini della mostra “Nuovi sguardi dalla Cina”, presentata in Villa Marazzi, sono state scattate a Pechino, nei suoi dintorni e in diverse altre località cinesi, ed è composta da una serie di immagini, frutto di una lunga e accurata selezione, con le quali, l’autore vuole raccontare essenzialmente i giovani cinesi, protagonisti di una realtà in evoluzione
Se con i ritratti la fotografia di Cecchi stabilisce un rapporto diretto (lo si vede in tutte le foto), altrettanto interessanti sono le immagini che, nella loro asciutta sintesi, sanno raccontare con vivacità, istanti della vita: la musica, l’arte, lo studio, il lavoro, la famiglia, gli impegni sociali e nuovi approcci di religiosità cristiana. Osservando infine con un po’ di attenzione le belle immagini, dall’aspetto cromatico esaltante, si capisce che l’autore non ha fatto, come potrebbe sembrare una scelta esclusivamente realistica, perché oltre quei volti che inneggiano vita e dissenso davanti all’obiettivo e quegli sguardi acuti e pieni di sfida, ci indicano che la vera protagonista è l’umanità.
V.A.