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Proverbio: A chi ben crede, Dio provvede

La promessa di Milano al Sindaco di Opera: "I lavori di via Ripamonti partono entro fine anno!"

(mi-lorenteggio.com) Milano, 14 febbraio 2009 – “Questo tipo di notizia l’abbiamo sentita dalle precedenti amministrazioni quasi ogni anno, da almeno un ventennio, per poi ritrovarci in coda a Noverasco a maledire tutto e tutti per l’indecenza di dovere impiegare venti minuti a raggiungere la nostra frazione ad un km dal centro di Opera. Inutile spiegare ad un operese quali sono i problemi legati alla Via Ripamonti in queste condizioni. Disagi di cui soffrono anche i cittadini di tutti i comuni posti a sud di Milano che, per raggiungere le tangenziali oppure recarsi in Città, devono utilizzare la Valtidone fino al confine di Noverasco con il capoluogo lombardo”- dice Ettore Fusco- Sindaco di Opera.

L’Amministrazione Comunale, quindi, ha detto basta ai disagi causati dalla Via Ripamonti ed il Sindaco, in compagnia dell’Assessore alla Viabilità Corrado Anelli e del responsabile del settore viabilità del Comune di Opera l’Architetto Alfredo Villa, sono andati a trovare i tecnici degli uffici meneghini che dovrebbero avere la responsabilità di procedere con l’ampliamento della strada che collega il nostro Comune alla Città della Madonnina.
In realtà il primo cittadino di Opera aveva chiesto un incontro con il Sindaco Letizia Moratti, per avere un impegno politico, ma questo non è stato accordato e così, a mesi dalla richiesta, la rappresentanza del Comune è stata indirizzata all’Assessore alla Mobilità e Trasporti Edoardo Croci che, però, ha declinato l’invito non presentandosi alla riunione con un giustificato motivo.
Così la delegazione operese ha incontrato l’Ingegner Massironi, della direzione centrale mobilità, trasporti e ambiente, l’Ingegner Stefani, direttore settore strade e parcheggi, l’Ingegner Recalcati, responsabile del progetto per conto di MM e l’Architetto Salucci, direttore del settore mobilità, ai quali è stata esposta l’esigenza del nostro Comune di vedere quanto prima realizzato l’allargamento della Ripamonti.

Il Sindaco Fusco nel colloquio con i tecnici meneghini ha ripercorso le tappe dell’annosa questione partendo da oltre venti anni addietro quando il Ministero di Grazia e Giustizia offrì l’allargamento della strada, che collega il nostro paese alla città, tra le contropartite per l’accettazione del Carcere sul territorio operese.
Successivamente si sono sprecate le promesse da parte di amministratori operesi e milanesi sulla fattibilità dell’intervento e, ancora nell’ultima campagna elettorale, la vecchia giunta di Opera assicurava che i lavori sarebbero partiti entro il duemilaotto.
Ettore Fusco ha concluso il suo intervento di premessa esortando i tecnici dall’assumersi responsabilità su impegni non realisticamente in grado di portare a termine poiché qualsiasi garanzia data alla nuova Amministrazione, sull’avvio dei lavori, sarà intesa come impegno da rispettare ed in caso di impedimenti, da parte del Comune di Milano, la municipalità operese interverrà nelle sedi più opportune con il supporto dell’intera cittadinanza e la collaborazione delle amministrazioni di tanti comuni a sud di Milano che soffrono questa situazione.

Dalle parole si è passati ai fatti ed i tecnici di MM, responsabili dei progetti, e quelli del Comune di Milano hanno così fornito una serie di interventi con tanto di scadenze da rispettare.
Il primo appuntamento è quello del 2 marzo quando MM consegnerà il progetto definitivo al Comune di Milano. A sua volta Palazzo Marino si prenderà circa un mese di tempo per approvarlo definitivamente e si arriverà alla fine di aprile per sbrigare le questioni burocratiche e gli ultimi accordi sulla gestione del progetto.
Partiranno a quel punto gli espropri ai proprietari dei terreni interessati, che nel frattempo avranno già ricevuto le lettere di preavviso, e la gara d’appalto per la concreta realizzazione dell’opera pubblica che realisticamente parlando, secondo i tecnici del Comune di Milano ed MM, responsabile dei progetti e direzione lavori, a fine duemilanove dovrebbero avere inizio.
Modalità e disagi saranno oggetto di prossimi appuntamenti mentre per ora restiamo in attesa di una risposta alla nostra richiesta di sospendere nelle ore di punta il ciclo semaforico dell’apparecchio posto all’altezza del Carcere affinché il traffico riesca quantomeno a scorrere meglio. Siamo fiduciosi che questo possa avvenire in sostituzione dell’altro provvedimento che avevamo richiesto, senza esito positivo, in merito ad una rotonda provvisoria in sostituzione di quel semaforo.
“Questa volta la misura è colma, siamo pronti a dare battaglia se non otteniamo quanto i nostri concittadini chiedono da anni” è il commento finale del primo cittadino operese

Redazione

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