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Un patto per i ragazzi a Trezzano

Trezzano sul Naviglio (17 febbraio 2008) – Un patto tra l’Amministrazione comunale e la scuola che sul territorio conta più iscritti, l’istituto “Roberto Franceschi” di via Concordia. Obiettivo: una nuova politica giovanile, in grado di dare risposte concrete ai bisogni e ai problemi che emergono durante la fase adolescenziale. Il progetto è stato presentato ieri nel plesso scolastico interessato.

Sono intervenuti il sindaco di Trezzano, Liana Scundi, gli esponenti della giunta, la direttrice scolastica, Mariella Santinelli, e i rappresentanti delle associazioni di Trezzano sul Naviglio che hanno deciso di aderire alla proposta.
Numerosi gli ambiti di intervento: l’aggregazione positiva, la promozione del protagonismo giovanile e del volontariato, la prevenzione all’abbandono scolastico, l’integrazione dei soggetti deboli, il rapporto tra giovani e istituzioni.
“Quando la professoressa Santinelli è venuta a presentarsi nei mesi scorsi, dopo il suo arrivo a Trezzano da Pieve Emanuele – ha dichiarato Liana Scundi – ho voluto subito informarla che all’istituto Franceschi si erano verificati, come anche di recente, episodi di bullismo che hanno posto in evidenza alcuni casi di disagio giovanile. Nel nostro programma elettorale abbiamo espresso la necessità per Trezzano sul Naviglio di diventare una ‘comunità’, e per farlo dobbiamo partire dalle nostre scuole, facendo rete attorno ai problemi dei nostri giovani. Rispetto alle scuole – ha proseguito il sindaco – non servono le ordinanze o il pugno duro. Piuttosto, assieme alla preside, abbiamo pensato di attuare quello che viene definito in gergo tecnico ‘Patto educativo di comunità’, ossia la presa in carica dei giovani da parte degli adulti. Ma non solo in ambiente scolastico: ed è per questo che abbiamo coinvolto le associazioni del territorio, che a seconda delle attività svolte possono svolgere il ruolo di educatori: dal mister della squadra di calcio all’insegnante della scuola di musica. Abbiamo bisogno di una valorizzazione dei ragazzi che passi anche dagli aspetti positivi, nell’ottica di coinvolgere in questo progetto anche le scuole superiori”.
Dal patto, ovviamente, non sono escluse le famiglie, “luogo” educativo “naturale” per tutti i ragazzi. E si cercherà di coordinare gli ambiti di intervento con le forze dell’ordine del territorio. “Questo primo incontro – ha sottolineato la dirigente scolastica Santinelli – vuole essere l’inizio di un lungo percorso che porti a un tavolo di lavoro serio attorno ai temi individuati, alle problematiche sollevate e alle loro possibili soluzioni”.

Redazione

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