L’informazione nei Quartieri di Milano? Ecco, come è

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    Milano, 21 febbraio 2009 – “L’informazione nei Quartieri” è stato il tema dell’incontro svoltosi al Circolo della Stampa lo scorso mercoledì 18, promosso da GSA – Giornalisti Specializzati Associati e da ABC – Giornale di Zona 9. Vari gli intervenuti, fra i quali David Messina, Vice Presidente Vicario del Circolo della Stampa, nonché di una nutrita pattuglia di Giornali di Zona, sia di Milano che dell’Hinterland (ABC Milano, Il Corriere del Sud-Ovest Milanese, La Voce di Zona 3, Milanosud, Quattro, Tang.O, Zonanove). Da parte sua, Roberto Bonin, Presidente nazionale di GSA – Giornalisti Specializzati Associati, ha proposto «la costituzione di un coordinamento tra i Giornali di Zona, per rafforzarne la capacità di esistenza». Esistenza che «anche le nuove tecnologie non riusciranno ad intaccare – secondo Gianni Russo, direttore di ABC, Giornale di Zona 9 – perché quello che caratterizza i Giornali di Zona è la vicinanza ai Quartieri, a differenza dell’altra stampa e delle TV». Soprattutto quartieri di Periferia, «infatti a Milano sono 14 le testate che ogni mese diffondono oltre 300.000 copie nelle otto Zone periferiche – ha affermato Walter Cherubini, portavoce della Consulta Periferie Milano – mentre la Zona 1, il centro, non ha alcun giornale». E l’altra stampa – quotidiani, Tv e radio – che informazione fa per le periferie? “Insufficiente” o addirittura “pessima” per la maggioranza degli intervistati dalla Consulta Periferie Milano, che presenterà i dati dell’indagine nel corso del Convegno “Periferie & Informazione – Atto II°”, che si svolgerà il prossimo 2 marzo (info: www.periferiemilano.it). Sarà l’occasione per proseguire un positivo confronto tra gli operatori della comunicazione cittadina e chi promuove attività nelle periferie, per individuare le modalità operative affinché l’informazione contribuisca a porre all’attenzione cittadina le esigenze e le ricchezze delle Periferie. «Infatti, ci sono già delle apprezzabili iniziative – aggiunge Cherubini – che, però, rischiano di essere percepite come delle oasi nel deserto. Quindi, proviamo a trovare insieme delle iniziative concrete per una crescita equilibrata della nostra città ».

    Redazione

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