Magenta, 21 febbraio 2009- E’ stato presentato oggi in Bit il 150° anniversario della Battaglia di Magenta, ricorrenza che sarà celebrata il prossimo mese di giugno. Presso l’Area Eventi della Regione Lombardia sono intervenuti il sindaco di Magenta, Luca Del Gobbo, il generale di brigata Camillo De Milato (Comandante Militare Esercito Lombardia) e l’assessore ai Giovani, Sport, Turismo e Sicurezza della Regione Lombardia Pier Gianni Prosperini.
Nel corso della conferenza stampa, dal titolo 1859-2009: 150° ANNIVERSARIO DELLA BATTAGLIA DI MAGENTA- Il primo passo dell’Unità d’Italia, è stato ripercorso dal punto di vista storico il valore del 150° anniversario della Battaglia di Magenta (4 giugno 1859), episodio della seconda Guerra d’Indipendenza combattuta tra gli austriaci e i franco-piemontesi. Tale avvenimento ha segnato una delle pagine più significative della storia del Risorgimento Italiano. ‘La Battaglia di Magenta- ha spiegato il primo cittadino di Magenta- è ricordata come tappa fondamentale nella storia del nostro Paese per la conquista dell’Indipendenza e per la realizzazione dell’Unità d’Italia, di cui nel 2011 ricorreranno i 150 anni’.
Le celebrazioni della Battaglia di Magenta, che hanno il momento culminante nella rievocazione storica con gruppi provenienti da varie parti d’Europa, sono diventate negli anni un evento atteso che coniuga la storia e la cultura in grado di richiamare migliaia di persone. ‘Un evento- ha continuato il sindaco Del Gobbo- animato dal desiderio di rinsaldare la nostra identità nazionale e, soprattutto, quella europea sottolineando le forti radici comuni che uniscono i Popoli che durante il Risorgimento si fronteggiarono; la rievocazione storica viene organizzata con lo scopo di sottolineare i valori della amicizia, della solidarietà e della fratellanza fra popoli’.
Lo stand della Regione Lombardia e dell’Assessorato guidato da Prosperini
Durante l’incontro sono state date anticipazioni su alcuni degli eventi principali previsti per l’anniversario. Si comincerà giovedì 4 giugno con il concerto sinfonico della Orchestra Città di Magenta dedicato all’Europa che chiuderà la straordinaria Stagione sinfonica 2009, un’edizione speciale dedicata al 150°. Il concerto-evento, “Dai suoni della Battaglia a una musica per l’Europa” – Sinfonia n. 9 di L. van Beethoven, si terrà nella suggestiva cornice della Basilica di San Martino (la seconda per grandezza dopo il Duomo di Milano) edificata con la volontà di riappacificare i popoli che sono stati divisi dalla guerra.
La rievocazione storica della Battaglia si terrà domenica 14 giugno: appuntamento istituzionale che vedrà la partecipazione di più di 300 figuranti in costume risorgimentale ed armi d’epoca.
‘Insieme alle più alte Istituzioni come testimoniamo oggi- ha concluso il sindaco-l’Amministrazione comunale è impegnata affinché la ricorrenza del 150° anniversario della Battaglia possa essere un evento con una notevole risonanza per Magenta e per la Regione, nonché per l’intero Paese, come avvenne per il centenario del 1959: allora Magenta ospitò i presidenti Charles De Gaulle e Giovanni Gronchi ed il cardinale Montini, futuro Papa’.
L’assessore Prosperini ha sottolineato la grande collaborazione che si è istaurata negli anni con la città di Magenta e accennato ad un altro degli appuntamenti in serbo per il 150°. ‘E’ previsto – ha dichiarato – il gemellaggio che sancirà il legame tra il Corpo dei Bersaglieri, che è cittadino onorario di Magenta dal 2004, e la Legione Straniera, Corpo che si è distinto nel 1859 proprio a Magenta; a testimonianza di questo il nome della città è riportato come onore sulla bandiera della Légion’.
‘Da Magenta- ha continuato il generale De Milato- è partito il processo di unificazione del nostro Paese: l’esito positivo della Battaglia di Magenta ha infatti aperto le porte alla liberazione di Milano ’.
Il sindaco Del Gobbo ha concluso ringraziando in modo particolare Regione Lombardia che è in prima linea nel sostenere le celebrazioni a Magenta e anche a Solferino e a Palestro.
Il programma completo delle celebrazioni del 150° sarà a disposizione nelle prossime settimane sul sito del Comune all’indirizzo www.comunedimagenta.it.
CLICCA QUI PER GUARDARE IL VIDEO: http://www.mi-lorenteggio.com/video/videorievocazionebattagliadimagenta
Rievocazione storica
Ogni anno, la prima domenica di giugno (nel 2009 sarà domenica 14 giugno), Magenta fa un salto indietro nel tempo e torna alla giornata del 4 giugno 1859.
Da dieci anni la Pro Loco e l’Amministrazione Comunale , con la collaborazione della Provincia di Milano e della Regione Lombardia, organizzano la “RIEVOCAZIONE STORICA IN COSTUME E CON ARMI D’EPOCA”. Alla prima edizione, svoltasi nel 1994 ogni anno se ne sono susseguite altre sempre più suggestive come quella nel buio della sera sul ponte del Naviglio a Boffalora.
L’azione, che vede la fedele ricostruzione degli accampamenti dei diversi eserciti e delle fasi salienti del fatto d’arme, è animata da gruppi di rievocazione, provenienti da Piemonte, Lombardia e Veneto e, ad anni alterni, anche compagini che arrivano dalla Francia e dalla Germania. Sono stati ospiti in ricordo dell’intervento dell’Artiglieria Piemontese le “Voloire”, le batterie storiche del Reggimento Artiglieria a Cavallo di Milano e il glorioso 3° Reggimento Bersaglieri di Milano eredi del gen. Fanti che chiuse la giornata del 1859.
Nel Parco di Casa Giacobbe, che porta ancora sulla sua facciata i colpi della Battaglia vengono allestiti gli accampamenti Austroungarico e Franco-Piemontese nei quali si svolgono scene di vita militare, dall’addestramento all’accensione dei fuochi di bivacco, dalla preparazione del rancio al pernottamento sotto le tende.
Nella mattinata della domenica i reparti partecipano alle celebrazioni ufficiali con una sfilata sui ponti del Naviglio di Ponte Nuovo e Ponte Vecchio poi alla cerimonia presso il monumento Ossario
Nel pomeriggio per le vie del centro di Magenta, all’ombra degli storici portici i gruppi, rappresentanti i reparti dell’Armata Franco-Sarda e dell’Imperial Regio Esercito Austroungarico danno vita a simulazione degli scontri con l’impiego di oltre cento fucilieri e numerosi cannoni con un effetto realistico di notevole intensità seguito da migliaia di spettatori.
MAGENTA E LA LIBERAZIONE DI MILANO
Nel luglio 1858 Cavour incontra segretamente Napoleone III° a Plombiéres.
Secondo gli accordi stipulati, la Francia aiuterà il Piemonte in caso di un attacco austriaco e, a guerra vinta, l’Italia dovrà essere divisa in tre regni, organizzati in una confederazione sotto lo presidenza onoraria del Papa.
La cessione di Nizza e della Savoia sarà il prezzo territoriale dell’aiuto francese.
Il l0 dicembre Francia e Piemonte stringono un formale trattato di alleanza.
II l0 gennaio 1859 Vittorio Emanuele Il°, nel discorso di apertura del Parlamento, il cui testo viene concordato tra Cavour e Napoleone III°, afferma: "..Non siamo insensibili al grido di dolore che da tante parti d’Italia si leva verso di noi..’:
Gli echi sono immensi in tutta lo penisola: i Lombardi manifestano il loro entusiasmo, mentre i volontari passano il Ticino per unirsi ai Piemontesi.
II 23 aprile l’Austria invia un ultimatum al Piemonte intimandone il disarmo entro tre giorni. E’ l’occasione pazientemente attesa da Cavour per iniziare lo guerra.
Scaduto il tempo previsto, gli Austriaci invadono il Piemonte con l’intenzione di sconfiggere l’esercito sardo prima dell’arrivo dell’alleato.
I Piemontesi ostacolano l’avanzata del maresciallo Ferencz Gyulaj allagando le risaie della Lomellina e del Vercellese; i Francesi, attraverso il Moncenisio e da Genova raggiungono rapidamente il campo di battaglia.
II 20 maggio gli Austriaci sono battuti a Montebello.
Mentre Gyulaj attende con il grosso delle truppe il passaggio del nemico intorno a Piacenza, Napoleone III°lo trae in inganno passando il Po a Casale e spostando velocemente l’armata francese dalla zona di Alessandria a quella di Novara per puntare verso Milano.
Solo dopo le sconfitte subite il 30 e 31 maggio a Vinzaglio e a Palestro il comando austroungarico si accorge del tranello e ordina che il grosso dell’esercito sia spostato, attraverso Vigevano ed Abbiategrasso, dalla Lomellina a Magenta.
Retrocedono stabilendo una linea difensiva tra Naviglio Grande e Ticino; facendo saltare il grande ponte napoleonico di Boffalora, tra Magenta e Trecate, che però resiste ed in parte rimane transitabile.
La notte tra il 2 ed il 3 giugno il genio francese, protetto dall’artiglieria, getta, di fronte a Turbigo, un ponte di barche di 180 metri.
Inizia il passaggio del 2° Corpo d’Armata al comando del gen. Patrice Edme de Mac Mahon che sostiene i primi scontri a Turbigo e Robecchetto.
La mattina del 4 Mac Mahon divide le sue truppe in due colonne dirigendo la 2° Div. Del gen. Espinasse verso Marcallo e la 1° Div: di De La Motterouge verso Boffalora.
Intanto le truppe austriache tardano ad arrivare ed il gen Clam-Gallas dispone le sue forze a triangolo con i vertici a Magenta, Marcallo e Boffalora.
Non appena ode il cannone tuonare Napoleone IIl°, dal suo osservatorio nella torre di S.Martino al Basto, sulla sponda piemontese del Ticino, convinto che l’attacco di Mac Mahon sia in atto, ordina alle truppe in attesa di muoversi verso i ponti sul Naviglio Grande di Boffalora, Ponte Vecchio e Ponte Nuovo.
Gli austriaci fanno saltare i primi due; il ponte della Dogana con quello della Ferrovia, poco più a valle, rimangono così l’unico passaggio per raggiungere la sponda sinistra del canale.
Ma Mac Mahon è fermo in attesa di coordinare i movimenti delle sue colonne ed il 3° Corpo d’Armata francese tarda a giungere, da Novara, sul campo di battaglia.
Comincia, intanto, ad arrivare da Abbiategrasso il grosso delle truppe austriache il cui ingresso in linea rende la situazione critica per i Francesi a tal punto che a Vienna viene inviato un telegramma che annuncia una schiacciante vittoria.
Dopo accaniti combattimenti dall’esito incerto i francesi riescono a passare sul Ponte Nuovo solo quando gli austriaci, minacciati sul fianco destro da Mac Mahon, che ha ripreso l’attacco a Boffalora, si ritirano attestandosi a Magenta.
Nei combattimenti cade il gen. Clér.
La battaglia divampa attorno alla stazione ferroviaria di Magenta; gli austroungarici abbandonano le posizioni e si ritirano nelle case per difendere palmo a palmo il terreno.
Il gen. Espinasse viene colpito nei pressi di Casa Giacobbe, ma la sua colonna e quella di Mac Mahon con una manovra a tenaglia, superano la massicciata della ferrovia ed attaccano il nemico trincerato nel borgo.
Verso sera i Bersaglieri della Div. del gen. Manfredo Fanti e le batterie dell’Artiglieria Piemontese del gen. Durando arrivano a coprire il fianco sinistro alleato e partecipano ai rastrellamenti nell’abitato.
Gyulaj capisce di aver perso la partita e si ritira meditando un contrattacco che non avverrà.
Alla sera del 4 giugno, dopo la vittoriosa battaglia, l’Imperatore Napoleone III° nomina Mac Mahon Maresciallo di Francia e Duca di Magenta.
L’8 giugno 1859, mentre a Melegnano gli Alleati sconfiggono nuovamente gli Imperiali, Napoleone III°, Imperatore di Francia e Vittorio Emanuele II°, Re di Sardegna, entrano vincitori in Milano sfilando sotto l’Arco della Pace, al Sempione.
A Magenta, inizialmente, l’Armata Franco-Sarda mise in campo 58.000 soldati contro i 62.000 dell’lmperial Regio Esercito Austriaco. Le perdite francesi di quella giornata ammontarono a 4.500
unità mentre gli Austriaci ebbero 10.000 uomini fuori combattimento.
La battaglia di Magenta che permise la liberazione di Milano e della Lombardia segnò così l’inizio del cammino verso l’Unità d’Italia
(Note storiche a cura di Pietro Pierrettori per Pro Loco Magenta)
Redazione