(mi-lorenteggio.com) Domenica 15 febbraio alle ore 19 una pattuglia di agenti della Polizia Eco Zoofila, in forza al Comune di Opera, impegnata in un normale servizio mentre transitava nella confinante località Fizzonasco di Pieve Emanuele in Via Gobetti ha sorpreso, in flagranza di reato, un gruppo di sette persone mentre perpetravano un furto ingente di materiale edile ai danni di una ditta del posto.
Gli agenti, impegnati in un servizio di prevenzione di illeciti ambientali, si sono recati nei pressi della località confinante con Opera in quanto zona nota per i continui abbandoni incontrollati di rifiuti di varia natura e, transitando vicino ad un capannone, hanno scovato alcuni individui che sembravano, in un primo momento, essere intenti a scaricare illecitamente rifiuti.
Da un controllo più approfondito gli operatori hanno accertato che vi era un grosso furgone ancora aperto, ed un’autovettura nella disponibilità dei sospetti, già carichi di un’ingente quantità di materiale edile nuovo. A questo punto gli stessi malviventi, messi alle strette dagli agenti della Polizia Eco Zoofila di Opera, hanno confessato di avere appena prelevato furtivamente il materiale dal vicino capannone.
Unitamente agli agenti del Comando operese di Polizia Eco Zoofila, prontamente chiamati dagli stessi, sono intervenuti sul posto i militari dell’Arma dei Carabinieri della locale Stazione che hanno provveduto a prendere in consegna le persone identificate per lo svolgimento delle formalità di rito.
I sette fermati, tutti italiani di cui cinque residenti a Rozzano e nessun operese, sono stati denunciati a piede libero dai Carabinieri. Tre di loro poi sono stati arrestati.
L’ottimo lavoro della Polizia Eco Zoofila specializzata nei reati ambientali e fortemente voluta dal Sindaco operese Ettore Fusco sta quindi dando i suoi risultati anche in termine di prevenzione dei crimini di altra natura. Non più di dieci giorni fa, infatti, gli agenti con le divise verdi hanno messo in fuga un auto con probabili spacciatori di droga in un area dismessa a confine tra Opera e Locate dove, ignoti, sono soliti scaricare pneumatici usati. I sospetti però non stavano scaricando materiale, come sembrava agli agenti nell’avvicinarsi all’area dell’ingresso dell’ex Saiwa, ma bensì svolgevano un traffico di stupefacenti che in quella strada di Locate di Triulzi, che porta al Santuario della Fontana, è piuttosto florido.
V.A.