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Milano. Sequestrati oltre 50 chili di pesce avariato in un ristorante di via Lorenteggio

Milano, 27 febbraio 2009 – “A seguito dei controlli della Polizia Municipale, effettuati insieme con i Carabinieri, un parrucchiere cinese di viale Monza è stato temporaneamente chiuso per la presenza di tre lavoratori in nero. L’esercizio è stato riaperto dopo che il titolare, un cinese di 30 anni, ha pagato una sanzione di 2.500 euro e ha regolarizzato la posizione lavorativa dei tre connazionali”.

Lo comunica il vice Sindaco e assessore alla Sicurezza Riccardo De Corato. I controlli sono stati eseguiti da una pattuglia dell’Annonaria insieme ad agenti del Nucleo Tutela dei Lavoratori dei Carabinieri.

“Questa operazione – spiega De Corato – dimostra come la comunità cinese continui a porsi al di fuori delle regole. Il loro comportamento danneggia gli esercenti che invece rispettano le leggi e gli stessi lavoratori. Non è tollerabile che per offrire un servizio a costi più bassi si facciano lavorare in nero delle persone. Pertanto con questo intervento lanciamo ai cinesi che operano in questo settore un chiaro segnale di rispetto della legalità”.

La Polizia Municipale in collaborazione con il servizio veterinario dell’Asl ha sequestrato in un ristorante di cucina italiana di proprietà di un cinese, in via Lorenteggio, diverse quantità di alimenti trovati in cattive condizioni di conservazione. Sequestrati 33 kg di pesce (gamberi, sogliole, tonno, polpi e sardine) conservati in sacchetti di plastica senza alcuna differenziazione, 3 kg di salmone confezionato e scaduto, 3 kg di manzo senza etichetta di provenienza e distrutti 15 kg di frutti di mare in cattivo stato di conservazione. Il titolare, un cinese di 31 anni, è stato denunciato per frode alimentare e cattiva conservazione di alimenti.

“Continuano – aggiunge De Corato – i positivi controlli della Polizia Municipale e del servizio veterinario dell’Asl nei ristoranti italiani ed etnici della città per garantire la sicurezza alimentare dei cittadini. Non possiamo infatti permettere che si metta a rischio la salute dei milanesi. Dall’avvio del servizio, ovvero in poco più di un mese e mezzo, sono già stati effettuati 40 interventi, accertate 90 violazioni alle normative igienico sanitarie e denunciate quattro persone. Quattro giorni fa, un ristorante cinese di via Lomazzo è stato chiuso temporaneamente per violazione ai regolamenti di igiene e cattiva conservazione degli alimenti e il proprietario cinese è stato denunciato”.

Nella notte, a seguito dei controlli antiprostituzione eseguiti da 16 agenti della Polizia Locale coordinati da un commissario aggiunto in 30 località della città, sono state comminate multe per 6.300 euro a 14 “lucciole”. Due, una cinese di 38 anni e una nigeriana di 35 anni, sorprese in via Piccinni, via Pergolesi e via Adamelli, erano clandestine. La nigeriana, già arrestata due volte per inottemperanza al decreto di espulsione, è stata denunciata a piede libero. Tra le altre vie controllate: via Rombon, viale Ortles, via Adamello, viale Umbria, viale Toscana, via Vittadini, via Baldo, via Borselli.

Redazione

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