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Proverbio: D'aprile non ti scoprire.

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Viaggio nella favela nel cuore di Corsico

Corsico (6 marzo 2009) – Un vero e proprio villaggio è la scena che la Polizia Locale di Corsico e i Carabinieri della locale stazione si sono trovati stamane all’interno di due capannoni dell’area ex Pozzi, nel corso di un blits che è scattata verso le ore 7 di stamani. Quattro pattuglie della Polizia locale e una dei carabinieri hanno accerchiato l’area industriale abbandonata di via Alzaia Trento, un tempo sede di una delle più prestigiose aziende per la produzione di ceramiche.

ll blitz

In uno dei due capannoni, che si presume sia abitato da una quarantina di rumeni, dopo un fuggi fuggi generale,  sono stati sorpresi 11 rumeni, che abitavano all’interno del capannone più distante dall’Alzaia, nell’altro sei  ucraini, che avevano occupato il primo piano dell’edificio adiacente alla strada.

Uno degli edifici interessati

Organizzati come una tribù, tutti  gli occupanti vivevano in mini alloggi,  i quali erano disposti  intorno al fuoco/cucina, dove venivano preparati i pasti, in modo da permettere che tutta la comunità potesse mangiare e stare insieme. 

Le fatiscenti "unità abitative" realizzate all’interno

Più in là uno ampio spazio del capannone dedicato allo stoccaggio di tutto il materiale, raccolto e/o rubato nella nostra città, in particolare sono state trovate diverse biciclette rubate per essere smontate e ricostruite con pezzi differenti allo scopo di impedirne la facile identificazione.

Batterie e biciclette

Quindi, un villaggio che aveva una propria economia, che traeva le proprie risorse con furti e accattonaggio per sbarcare il lunario e sopravvivere nella nostra città.

Tra i numerosi materiali, oltre alle biciclette,  una sessantina di batterie d’auto, tutte in buone condizioni e radio trafugate da macchine di residenti della zona.

L’Assessore alla Sicurezza, Errante, mentre ci mostra il degrado del posto

 

Un villaggio, che nonostante le precarie condizioni igieniche, aveva anche dei "comfort":  con cavi volanti  si erano allacciati alla corrente elettrica, fatto che ha permesso loro di avere televisori e antenne paraboliche per vedere i canali satellitari.

Nel corso del blitz sono stati trovati  solo uomini e qualche bambino, mentre, le donne dovevano essere già uscite per andare a mendicare in tutta la città.

Il materiale stoccato

Questa la cronaca del  blitz  coordinato dalla Polizia locale di Corsico che ha permesso di individuare i responsabili e di mettere fine all’attività illecita.

Come dovrebbe essere

Così, dopo gli accertamenti, è emerso che uno dei sei ucraini, tutti irregolari, ha anche un mandato di cattura internazionale per furto e reati contro il patrimonio ed è stato trasportato a San Vittore insieme ad altri due connazionali. Trovati sul posto e denunciati anche 11 rumeni di etnia Rom.

I mini alloggi

“Invece di spendere soldi per le ronde o per inutili accademie di polizia regionale – dice il sindaco, Sergio Graffeo – perché non vengono dati fondi ai Comuni per riqualificare aree industriali abbandonate, permettendo la creazione di nuovi servizi rivolti ai cittadini?”.

Le sedici persone, tutti uomini, sono state fermate e trasportate al comando della Polizia locale per essere identificate. Ciascuna di loro sarà denunciata (il reato è penale) per occupazione abusiva di suolo pubblico. Sono ancora in corso gli accertamenti presso la questura di Milano, anche se è già stato verificato che un ucraino è destinatario di un mandato di cattura internazionale e che altri due hanno violato le disposizioni della Bossi-Fini. Sono stati tutti trasportati a San Vittore. 

Un altro "mini-alloggio"

“Abbiamo raccolto decine di denunce di furto, soprattutto di biciclette e autoradio – dice l’assessore alla Polizia locale, Filippo Errante – ed eseguito una serie di indagini per rintracciare i responsabili. Una volta individuato il loro rifugio, abbiamo pianificato un controllo mirato, con la collaborazione dei carabinieri, sempre disponibili a sostenerci in operazioni di contrasto anche verso coloro che si rendono responsabili di reati minori. L’operazione di oggi ci ha permesso di scoprire un vero e proprio vaso di Pandora, sgominando, probabilmente, una banda specializzata soprattutto in furti di biciclette”.

V. Aggio

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