Buccinasco, 11 marzo 2009 – Dopo il Consiglio Comunale Aperto in cui è stata deliberato all’unanimità di isituire nella giornata del 21 marzo a Buccinasco la "Giornata Nazionale Contro le Mafie", mentre l’Amministrazione Comunale deve ancora diffondere il calendario delle iniziative, l’opposizione di centro-sinistra, unita e compatta, ha anticipato la loro locandina, nella quale vengono riassunti i due anni di polemiche sul ritardo della consegna dei beni confiscati e soprattuto della destinazione d’uso degli immobili.
Dalle 18.00 alle 20.00 di sabato 21 marzo, i partiti del centro sinistra invitanoi cittadini, la società civile, le associazioni del territorio ad un presidio con aperitivo/happy hours di fronte ai locali di Via Bramante, 14 per discutere, dibattere e trovare le soluzioni.
La locandina contiene le motivazioni della protesta contro "la pessima gestione dell’immobile di via Bramante" e chiedono l’applicazione immediata della Legge 109 del 1996 per tutti i beni sequestrati alle mafie sul territorio di Buccinasco e chiedono il ripristino del vecchio progetto che aveva già ottenuto permessi e finanziamenti in modo da rendere disponibili per i cittadini i
locali in breve tempo:
"Sono passati quasi 20 mesi da quando con la delibera n° 239 del 2 agosto 2007, l’attuale maggioranza, revocava le precedenti delibere inerenti la destinazione a scopo sociale dei locali di Via Bramante 14.
Con successiva delibera veniva assegnata all’associazione ANTA la gestione dei locali, per realizzare un polo ambientale polifunzionale. Ad oggi nulla di tutto ciò è stato fatto. L’associazione ANTA non si è mai vista e pare che questa situazione perdurerà per i prossimi anni privando quindi i cittadini della possibilità di usufruire di una struttura che, se non fosse stato revocato il vecchio progetto, sarebbe stata già oggi disponibile e restituita alla cittadinanza.
Il risultato concreto di questa operazione è sotto gli occhi di tutti… dopo 20 mesi dalla sciagurata decisione di revoca delle precedenti delibere i locali di Via Bramente sono ancora chiusi.
Anche sotto il profilo economico siamo all’assurdo: nel precedente progetto il comune contribuiva con una quota di 30.000 euro, oggi il comune dovrà sborsare almeno 150.000 euro.
Anche per quel che riguarda l’immobile di via Odessa, l’amministrazione Cereda ha affidato ai “soliti amici” i locali per realizzare un asilo privato. Questi locali erano stati destinati ad una comunità educativa per i minori, una esigenza
emersa dalle difficoltà che si incontrano ad inserire i minori quando il tribunale indica questo percorso.
Vogliamo ricordare che si aveva ben presente il problema degli asili nido tanto che era previsto il raddoppio dell’Asilo Nido Scarlatti e l’apertura di un micro nido.
Le scelte di questa amministrazione non hanno nessuna motivazione positiva e logica ma rispondono solo ad interessi che nulla hanno a che fare con il benessere della nostra comunità, soddisfano solo interessi privati."
Insomma, maggioranza e opposizione, sono d’accorso solo sul giorno, il 21 marzo, per celebrare la Giornata Contro Le Mafie, ma, sui metodi e modi, sono molto divisi. Analogamente, come per le amministrazioni di centro-sinistra di Corsico, Cesano e Trezzano che celebrano una analoga giornata, dal titolo diverso, ma, dallo stesso contenuto, ma, sempre il 21 marzo, ma, senza Buccinasco, amministrazione di centro-destra.
V.A.